𝐖𝐡𝐞𝐧 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐬𝐞 𝐬𝐨𝐦𝐞𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐲𝐨𝐮 𝐜𝐚𝐧𝐧𝐨𝐭 𝐫𝐞𝐩𝐥𝐚𝐜𝐞.
Il numero 30 del Barcellona, il Golden Boy, il ragazzo dei record.
E poi lei, la figlia di una leggenda, la mascotte della squadra, con un peso troppo grande da portare...
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madismartinez: I'll miss you my babe.
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frenkiedejong: ❤️
ferrantorres: 👼🏻🤍
5sergiob: bye little Xana ❤️
antogriezmann: petite princesse❤️
siramartinezc: my two big loves🫀
ivanrakitic: little girl but very big smile🥺
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📍2022, Barcellona.
madismartinez ha pubblicato un post.
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madismartinez: always two steps away from you✨
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siramartinezc: I miss her every day❤️
mikkykiemeney: ❤️❤️❤️❤️❤️
alvaromorata: ❤️🩹
pedri: ❤️
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Per Madison la sua sorellina Xana era tutto. La famiglia era tutto: lo era lei ma anche Sira, più grande, e il fratello Pacho con il suo incredibile fare protettivo; lo era sua madre Elena ma soprattutto papà Luis. Non esisteva persona sulla faccia della terra che non conoscesse Luis Enrique Martínez Garcia, ma non esisteva persona sulla faccia della terra che conoscesse Luis Enrique Martínez Garcia così bene come lo conosceva Madison. Avevano uno strano rapporto. Uno strano bello, però. Non quel solito rapporto padre-figlia, era più profondo, come se non condividessero solo il patrimonio genetico ma un pezzo della stessa anima: si capivano, sempre, si guardavano e facevano discorsi senza bisogno di parlare. Madison pensava che l'anima gemella non dovesse essere per forza coincidere con l'amore romantico della propria vita, ma potesse essere quella persona con cui si condivideva tutto. E la sua anima gemella era papà Luis. Difficile spezzare quell'uomo, o anche solo farlo piegare: nulla avrebbe penetrato la corazza dell'uomo famoso, del padre di famiglia, dell'allenatore internazionale e della figura di riferimento della famiglia. Nulla, tranne la perdita di Xana. La piccola di casa, il sole che illuminava le loro giornate, il sorriso che la sera, tornato a casa da un giorno no, ti rimetteva a posto: questa era Xana, un angelo più che una persona, gioia e sensibilità incarnate in un corpo umano. La sua dipartita aveva portato un'inevitabile spaccatura nella famiglia: non c'era più lei a riaccendere la luce, e nessuno si ricordava di farlo perché era compito suo; anzi, più che compito, era un merito, lo faceva inconsciamente. Papà Luis era disperato e non si dava pace. Nessuno se la dava. Eppure, nonostante sentisse una mancanza viscerale ogni minuto, come se le avessero strappato a forza il cuore fuori dal petto, Madison cercava di pensare che quanto accaduto non fosse una tragedia ma una benedizione: Xana forse non era adatta a questo mondo, era troppo buona per vivere in uno così patetico e crudele come lo è questo. Meritava di meglio. Pensava che, dovunque fosse, stava bene. Aveva lasciato un vuoto nei loro petti, nella loro casa, nelle loro vite e nei loro giorni, ma stava bene. Madison non voleva pensare altro.
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Devo ammettere che ho molti dubbi su questa storia, mi piace scriverla ma c'é qualcosa che ancora non mi convince e che mi ha portato a dubitare se pubblicarla o no. Il fatto che oggi sia il compleanno di Gavi mi ha dato il segnale definitivo: é il momento giusto per farvela leggere. Questo prologo solo per dare un contesto alla storia, nel quale la protagonista é una figlia di Luis Enrique che vive quindi con il costante dolore della perdita della sorellina Xana alla quale era molto legata. Entro sera pubblico il primo capitolo, cosicché possiate iniziare a conoscere Madison e gli altri personaggi. Ringrazio chiunque passerà di qua a leggere qualcosa 🩵
