𝐓𝐑𝐄𝐃𝐈𝐂𝐈

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Luis Enrique era tornato da Madrid con le idee chiare: le convocazioni uscite il giorno successivo di fatto confermarono gran parte dei giocatori che avevano affrontato parte della fase a girone della Nations League a giugno, e dall'altro lato ci furono anche alcune novità, volti nuovi dovuti ad alcuni infortuni che avevano costretto il tecnico spagnolo a virare su profili del tutto innovativi.

Il Barcellona accolse la sosta nazionali dopo il 3-0 rifilato all'Elche, e gran parte della rosa blaugrana si sfaldò per raggiungere i rispettivi ritiri nazionali con amichevoli, Nations League e competizioni varie in preparazione, naturalmente, al Mondiale che sarebbe iniziato di lì a pochi mesi.

Madison viveva i suoi giorni migliori, gli ultimi di totale relax in attesa dell'inizio della sua nuova avventura universitaria e nel frattempo continuava a scriversi con Pablo; tuttavia, rispetto a quando stava con il Barcellona, si vedevano un po' meno, dato che la ragazza non poteva certo andare ad assistere agli allenamenti della nazionale - con i media appostati fuori dal perimetro del campo sul quale si allenavano, tra l'altro - e prendere l'occasione per aspettarlo alla fine della seduta quando c'era suo padre ad allenarli, e quindi li avrebbe visti subito. Che dire, almeno un po' di discrezione, a parere di Madison, ci voleva.

Non gli aveva ancora detto nulla, di Pablo.
Anche se, ad essere onesta, non pensava ci fosse qualcosa da dire, non ancora quanto meno. Dalla sera che aveva passato al mare con lui, sembrava non essere cambiato nulla: si comportavano allo stesso modo, scherzavano, si deridevano giocosamente e si lanciavano le solite frecciatine con le quali si erano ormai abituati a flirtare, mentre a volte riuscivano addirittura ad essere seri e mandarsi emoji dolci, o a formulare una frase senza prese in giro, o chiamarsi con i diminutivi simpatici che si erano affibbiati l'un l'altra. Eppure, nonostante questi comportamenti ormai consueti, era tutto diverso, in quanto Madison era divenuta consapevole del fatto che si stava innamorando di lui: si era già innamorata, prima di allora, ma non aveva avuto alcuna relazione dato che le sue cotte si erano naturalmente concluse con insoddisfazione, non essendo mai ricambiate e anzi, mai nemmeno rivelate ad alta voce. Stavolta era diverso, stavolta percepiva qualcosa dall'altro lato e sentiva che non era qualcosa di propriamente temporaneo, ma una cosa destinata ad evolversi a differenza di tutte le sue — seppur scarne — esperienze precedenti

Insomma, suo padre non sapeva nulla.
E fu quello il motivo per cui, il giorno prima di Portogallo-Spagna, andò un po' in allarme, come normale che fosse, quando nella conferenza pre partita che stava tenendo insieme a Pedri González, sentì un giornalista nominare sua figlia e chiedere al giovane calciatore come stesse affrontando la batosta amorosa dopo che Madison aveva iniziato a frequentare, secondo le voci, un altro giocatore del Barcellona di cui non fu fatto il nome.

Più volte, terrorizzato, Luis Enrique aveva chiesto conferma alla figlia del fatto che, semmai ci fosse stato un ragazzo, glielo avrebbe detto subito. Motivo per cui il tecnico della nazionale spagnola considerava solo voci infondate quelle che udiva uscire dalle bocche dei giornalisti, e la risposta del suo giocatore un'ennesima conferma del fatto che sua figlia si trovasse bene con lui e con la rosa blaugrana avendo instaurato splendidi legami d'amicizia. E ritenne, peraltro, fin troppo gentile la stessa affermazione perentoria di Pedro, ritenendo che domande sulla vita privata dei ragazzi fossero inadeguate a prescindere, ma ancor di più in una conferenza stampa pre partita.

Comunque, il deciso "non parlerò di Madison in questa sede, né in nessun'altra" che Pedri rifilò ai giornalisti bastò a quietare le voci di gossip e a tagliare corto la conferenza, lasciando poi il tempo ai due di tornare al centro sportivo per il raduno e la partenza per il vicino Portogallo, dove avrebbero disputato l'ultima partita dei gironi di Nations League, partita che avrebbero dovuto vincere per sperare di accedere alla fase finale della competizione, complicatosi con la sconfitta di qualche giorno prima contro la Svizzera.

𝐅𝐈𝐗 𝐘𝐎𝐔 || Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora