Capitolo 8

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-Taylor, hai fatto il caffè per il tavolo cinque?-

-No caro Luis, ma ne ho fatto uno buonissimo per me-

-Mi chiedo come fai a non esser stata ancora licenziata-

Taylor, con un'alzata di spalle, ammiccò all'amico finendo il suo caffè in un sorso solo; successivamente ne preparò un altro per il tavolo che lo aveva richiesto.

-Incredibilmente mi sei mancata in questi due giorni, non credevo -

-Io non ti ho minimamente pensato ad essere sincera-

Il ragazzo dalla pelle mulatta le fece il il dito medio per poi darle le spalle per dirigersi a prendere alcuni dolciumi dal retro per rifornire il bancone. Nel frattempo, l'altra ragazza che lavorava con loro in sala era un fulmine a prendere le comande che quasi si trovavano entrambi in difficoltà a starle dietro.

-Mi puoi ripetere come hai fatto a procurarti quel livido sul viso? Oltretutto coperto orribilmente e inutilmente da un fondotinta più chiaro rispetto alla tua pelle-
Chiese Luis una volta tornato dalla collega.

-Non posso ripetere una cosa che non ho detto- fece spallucce -Quindi fatti gli affari tuoi-

-Dai dimmelo, chi è stato?-

-Perché dai per scontato che sia stata opera di qualcuno e non una mia distrazione?-

-Se fosse una tua distrazione, riderei fino alla morte. Sappilo-

Taylor roteò gli occhi al cielo e mise sul vassoio i due frappè, la loro collega si affrettò ad afferrarli per portarli al tavolo da cui furono ordinati lasciando continuare i due amici a parlare.

-Ho sbattuto contro il muro ieri notte per andare al bagno-

-Se fosse la verità, riderei molto-
Sorrise amichevolmente, Luis.

-Perché pensi che io stia mentendo?-

-Perché, punto primo: non mi hai guardato negli occhi mentre me lo dicevi; punto secondo: ho notato che strofini l'indice e il pollice della mano destra quando menti- il ragazzo diede il resto ad una coppia di fidanzati ringraziandoli della piccola mancia regalata -Però non voglio insistere, se ti crea disagio quest'argomento, la smetto. Dimmi solo che non c'entrano quei due che stanno a casa tua-

-Nono, non sono stati assolutamente loro-
Scosse la testa Taylor per poi caricare la lavastoviglie cercando di nascondere la difficoltà che stava provando nel parlare del suo livido.

Luis era tutta la mattina che la guardava lavorare distrattamente, di solito Taylor era molto attenta nonostante fosse una persona goffa di natura. Aveva intuito che qualcosa in lei non andava , tuttavia rispettò il voler evitare l'argomento che la metteva visibilmente a disagio.
Taylor si era accorta del comportamento più composto dell'amico riguardo i suoi confronti e stava in dubbio se raccontargli o meno l'accaduto. Secondo lei, già troppe persone sapevano della sua vita privata; non ci mise molto a raccontare tutto a Sam il giorno dopo l'accaduto la quale cercò il più possibile di distrarla e farla divertire come solo lei sapeva fare.

-Sai, ieri la mia amica Samantha ha detto che questo weekend riuscirà a venire per farmi un saluto, ci tengo che tu la conosca-

Luis le sorrise per poi continuare a pulire il bancone -Mi farebbe molto piacere, dev'essere una ragazza tosta da quello che mi racconti, tutto il contrario di te insomma-

-Sei uno stronzo-

-Grazie- le mandò un bacio, Luis -Ma resterà a dormire da te o non hai posto?-

-La ospito io, sì. Io dormo su un letto matrimoniale, potremmo tranquillamente dormire in due-

I miei coinquilini sono vampiri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora