Capitolo 18

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-Uccidetele-

Al suono di questa parola, a Taylor e Sam saltò un battito. La seconda si accovacciò sopra l'amica urlando disperatamente una richiesta di aiuto mentre Devin ingoiò un nodo alla gola e scattò il suo sguardo sorpreso verso Colin; Yannick, con un sorriso sghembo, avanzò in direzione delle due vittime pronto ad iniziare l'opera. Era eccitato dal pensiero di poter fare fuori le due ventenni, nel branco era riconosciuto il suo modo spietato e "creativo" nel compiere questo tipo di azioni. Non aveva alcun tipo di pietà per nessun essere vivente nel momento in cui gli veniva dato l'ordine di uccidere; Uomini, donne,bambini e anziani, nessuno aveva mai avuto la fortuna di essere graziato da parte sua.

-P-Padre, un momento!- Balbettò il più giovane precipitandosi verso le ragazze per difenderle -Forse le hanno soggiogate, ecco perché non ricordano nulla! U-Ucciderle non ci porterà da nessuna parte!-

"Ma che sto facendo? Sicuramente adesso sono spacciato!" Pensò Devin terrorizzato.

-Ti avevo avvertito...-
Sospirò il padre, alterato, verso il figlio e dalle sue dita fuori uscirono i suoi lunghi artigli neri -Che bastava solo un'altra tua parola per ucciderti e io non amo ripetermi-

Taylor guardava le spalle del ragazzo, che stava in piedi davanti a loro, tremare; non poteva vedere il suo viso, tuttavia non le ci voleva molta fantasia per poter immaginare quale fosse, in quel momento, la sua espressione.
Gli occhi di Colin erano diventati gialli dalla rabbia, le zanne uscirono dalla sua bocca pronto ad affondarle nella gola di suo figlio il quale, in lacrime, rimase pietrificato al suo posto consapevole del fatto che a breve avrebbe dovuto affrontare la sua ora; il giovane deglutì e tentò di salvare la sua vita e quella delle due ragazze un'ultima volta.

-Quello che voglio dire è che possiamo usarle a nostro vantaggio!-
Gridò Devin portando, di scatto, le mani in prossimità del volto per difendersi dall'imminente attacco.
L'Alpha si calmò bloccando il suo braccio al cielo che stava per scagliarsi contro il figlio.

Calò un pesante silenzio, Taylor non credeva ai suoi occhi, non credeva a tutto quello che stava accadendo davanti a lei. Lentamente si mise in ginocchio osservando incredula la creatura che si trovava nel suo salotto, ormai, distrutto.
Sam non era da meno; con la bocca aperta, osservava terrorizzata la spaventosa creatura che tornò alla sua forma umana in pochi secondi.
La manica della sua camicia nera si era strappata a causa della sua trasformazione parziale la quale, dagli artigli, si espanse per tutto il braccio.

-Ditemi che sto sognando...-
Sussurrò Sam mentre Taylor deglutì.

Improvvisamente alla castana tornarono in mente alcune scene vissute con Ryder e Xavier in quei mesi...

***

"- Ma come fa a non piacervi il biancospino? Sono dei fiorellini bellissimi!-

-Sono dei fiori inutili e non hanno niente di speciale. Sono insignificanti-

-Ryder, per cortesia, puoi dire a tuo fratello che non capisce nulla di botanica? Ma come si fa a disprezzare dei fiori così piccoli e carini?-

-In realtà Taylor... Neanche a me fanno impazzire. Insomma, ci stanno piante e fiori molto più belli come il glicine per esempio o anche i tulipani-

-Persino le margherite fiorite dal piscio dei cani sono più belle rispett- -

-Sei sempre il solito volgare Xavier! E tu sappi che mi hai delusa tantissimo-
La ragazza assottigliò gli occhi verdi verso il biondo che rise alla fine della sua frase."

***

"-Ma siete mai andati da un medico? È impossibile che appena state sotto al sole, vi vengono questi sfoghi sulla pelle... Non è la prima volta che ve li vedo e smettetela di grattarvi che poi è peggio!-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26 ⏰

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