1- Paradiso o Inferno?

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"Non è mai troppo tardi
per ricominciare."

~ 𝓛𝓲𝓵𝓲𝓽𝓱 ~

Siamo agli inizi dell'anno.
Gennaio è uno dei mesi che odio, essendo che man mano il freddo rispetto agli altri mesi si fa sentire sempre di più.

Ho passato il capodanno insieme al mio migliore amico Matthew. Ci siamo conosciuti al corso di musica del liceo. Abbiamo riso e scherzato per le strade di New York.

A cena abbiamo mangiato qualche fetta di pizza e bevuto una birra fino a quando i nostri occhi hanno visto in uno di quei pannelli elettronici della città, iniziare il countdown.

Mentre i numeri scorrevano all'indietro ripensavo al mio 2022. Un anno al dir quanto pesante e stressante ma che mi ha portato anche tante soddisfazioni. Ad esempio il titolo di Bachelor's degree in musicologia. E adesso dopo quattro anni di studio mi ritrovo a cercare un lavoro.

***

Sono le 10:30 del mattino.
Mi sento così stanca dopo aver camminato così tanto. Sbadiglio e allo stesso tempo mi stiracchio. Successivamente mi metto seduta e appoggio i piedi sul tappetino.

Do uno sguardo fuori dalla finestra notando che è una bella giornata.
Il sole risplende e stranamente tira una leggera brezza piacevole.

Mi dirigo in bagno e una volta presi tutti i prodotti necessari do inizio alla mia routine. Faccio una doccia calda e rilassante in modo tale da poter far rilassare i muscoli del corpo.

Dopodiché mi vesto e opto per qualcosa di comodo: un maglione di lana bianco e un semplice pantalone della tuta color beige. Infilo i miei piedi nelle mie amate pantofole a forma di coniglietto e prendo il mio computer.

Scendo al piano terra e lo accendo.
Preparo la colazione mentre nel frattempo cerco se c'è qualche annuncio che mi permetta di trovare un lavoro. Sono giorni che cerco e cerco senza mai trovare qualcosa.

Matthew mi ha proposto di entrare a far parte di un team di musica dove poter fare ripetizioni. Ho reclinato l'offerta perché per quanto possa amare la musica io ho bisogno di cambiare direzione.
Sento di dover guardarmi di più attorno per non ritrovarmi a fare le stesse identiche cose.

Improvvisamente il cellulare squilla.
Leggo sul display il nome di mio zio Bill.
Clicco il tasto per accettare la chiamata e rispondo: "Hey zio Bill".
"Hey Lili come vanno le cose?". Mi chiama Lili fin da quando ero piccola.
Espiro esausta. "Si va avanti..." mormoro sedendomi sulla poltrona in salotto.

Mio zio mi è stato sempre vicino fin da quando i miei genitori si sono lasciati. È stato sempre come un'ancora di salvezza, su cui potevo aggrapparmi ogni volta che ne avrei avuto bisogno.

"Ahh...cosa succede? Quel tono di voce mi dice che qualcosa non va." afferma con il suo tono marcato e dolce allo stesso tempo.
"Io...sto cercando un lavoro" rispondo cercando di non far trapelare dubbi.

"Sicura che sia solamente questo?" zio Bill anche solamente da un telefono, non so come fa, ma riesce sempre a capire se qualcosa non va.
" Be'...al momento, devo riuscire a pagare in tempo l'affitto, sono indietro di un mese...se non pago entro questa settimana verrò sfrattata...ma non ti preoccupare troverò un modo."

"Un lavoro hai detto?" domanda interessato.
"Già, un lavoro e ci sto provando da giorni a trovarne uno che sia adatto a me ma...a quanto pare la fortuna non è dalla mia parte."
Quest'ultimo resta in silenzio per un po'.
"Sei ancora in linea?"
"Sì Lili, ci sono e...ascolta stavo pensando...ho un posto libero qui al Eden Lounge DC, non so se ti potrebbe andar bene?".

Rimango per qualche istante silenziosa.
Poi dopo aver digitato velocemente sul mio portatile il nome di quel locale.
"È un nightclub?".

"Sì. Non so se potrebbe andarti bene, il tuo compito sarebbe di servire ai tavoli. Inoltre la sera suona una rock band niente male. Che ne pensi? Ti andrebbe?".

Ansia. Sento l'ansia pervadere il mio corpo.
"Posso pensarci un po'? Insomma...voglio essere sicura al 100%..." domando titubante.

"Purtroppo mi dispiace tesoro ma hai tempo solo fino a stasera è un problema?".
Be' a dir la verità è un po' presto ma decido di rassicurarlo spiegandogli che avrei cercato di dargli una risposta il più presto possibile.

"Bene allora, quindi se ti vedrò stasera al mio locale saprò che avrai accettato." afferma euforico.
Sorrido.
"Ti voglio bene Lili" dice dolcemente.

"Ti voglio bene anch'io zio".
Attacco la chiamata e mi soffermo a guardare le foto del locale sul sito dello zio. Non è niente male anche se io non ho mai avuto l'occasione di entrare nei panni di una cameriera...in posti del genere.
Da ragazzina insieme a una mia compagna di classe, Erika Litz, una ragazza alquanto simpatica con cui ho ancora sono amica.

Abbiamo lavorato part-time in uno di quei locali dove vendono Bobble Tea e pasticcini vari.
Servivo ma da dietro un bancone mentre adesso si tratta di servire ai tavoli. E se facessi cadere qualche bicchiere?

Scuoto la testa.
Cerco di non farmi venire strani pensieri o paranoie senza alcun senso. Vado a prepararmi per andare a fare un po' di compere. Indosso una felpa oversize e un jeans ciano chiaro e delle snickers. Prese le chiavi esco di casa.

***

È giunta l'ora di scegliere.
Ho comprato un po' di vestiti per stasera. Perché sì, alla fine ho deciso di buttarmi e di accettare la proposta. Decido di indossare una canottiera nera, un giubbotto in pelle e un jeans del medesimo colore accompagnato da delle vans. Non voglio dare tanto nell'occhio.

Mi trucco un po' andando ad applicare su i miei occhi celesti del mascara, poi utilizzo un po' di correttore per andare a nascondere le mie occhiaie. Metto un semplice lucida labbra e infine senza andare a esagerare aggiungo un po' di cipria rosa chiaro alle mie gote.

La mia pelle lattea adesso è un po' meno spenta.
Sistemo i miei lunghi capelli corvini con una semplice coda bassa, lasciando qualche ciuffetto davanti al viso.

Non vivo molto lontana dal locale, perciò decido di avviarmi a piedi. Le luci della città mi circondano e alcune persone camminano velocemente altre invece sono prese tra chiamate e risate.

Dopo una una quindicina di minuti arrivo alla mia destinazione. Già sento la musica provenire da dentro il locale. Non so il perché ma ha un quel qualcosa che mi attira.

L'insegna mostra il nome del locale ed è accompagnato da un albero disegnato con luci a led azzurre che illuminano gran parte del vialetto.
Fatto un respiro profondo con determinazione mi avvicino ed entro nel locale.

continua...

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