Alessandra
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Sono le 9:05, la prima ora scolastica l'abbiamo passata con un supplente, davvero strano. Giuro, non ho mai visto un prof cosí strano in tutta la mia vita. Ha una 50ina di anni, è alto e magro, ha un cane gigante, e ogni volta che parla si tocca la pancia con un sorriso leggermente inquietante in volto. Ma non lo so: non saprei descriverlo, però ci ha fatto passare un'ora tranquilla (mica tanto) e divertente, sí, fa troppo ridere. Il bello? Lui non se ne rende nemmeno conto.
Lasciando da parte il prof Boesi, ovviamente non posso non dire 4 parole sui miei compagni.Siamo in tutto 22, il giusto a mio avviso, e, sorpresona: ci sono 6 maschi!!!
Sono felicissima di questo, pensavo che gli unici maschi fossero i due all'inizo (tra cui Gaetano), ma, invece, mi sbagliavo.
Non che io sia contro le ragazze, solamente che se dovessi scegliere fra una classe con più maschi e fra una con piú femmine, sceglierei senza pensarci la prima. Con i maschi mi sono sempre trovata più a mio agio, e poi, ammettiamolo, certe volte esagerano, ma sono l'anima della classe dai, senza di loro sai che noia...
In generale, non abbiamo avuto ancora tempo per conoscerci bene, si, durante la prima ora il Boesi ci ha fatto domande su di noi, ad esempio come ci chiamiamo, quali sono i nostri hobby, che abbiamo fatto durante le vacanze e perchè abbiamo scelto proprio questo liceo. Ci ha riferito anche che purtroppo non sarà un nostro prof, ma da quel che ho capito sarà abbastanza presente.In tutto ciò, ho imparato qualche nome: il mio (graziee), quello di Gaetano (graziee 2.0), uno di nome Fabio, uno di nome Maurizio, un altro di nome Christian, e, per le femmine, solo una: Victoria, una di quelle che più si è fatta avanti.
Ora, il prof Boesi sta parlando con una mia compagna, credo che il professore conosca qualcuno della sua famiglia. Comunque, dopo quest'ora abbiamo ben 2 ore con il prof di greco e latino. Il prof ancora non lo vedo...Sarà in ritardo sicuramente-
«Alessandra, cosa ne pensi del prof Boesi, strano vero AHAHAH??» Beh, l'avevo dato per scontato, Gae, che domande!
«Ma daii, pensavo se ne fossero accorti tutti, quello sicuro, però per me ci sta un botto...» Dico.
«Hai ragione, peccato che non insegnerà nella nostra classe! Si mette a urlare all'improvviso, ma non è per niente severo» Mi dice, ma la nostra breve conversazione viene interrotta dall' arrivederci del prof, e, guardando meglio, ci accorgiamo di una donna sulla soglia della porta. Non so nemmeno io il motivo per cui avevo dato per scontato che fosse un uomo. Il prof esce, ed eccola entrare....Lei?
Mi sembra di averla già vista, anche se non ricordo né il dove né il quando....
Il silenzio cala.Francy
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Ringrazio Sandra per avermi fatto vedere dove si trova la 1G, cavolo, da fuori questo edificio non sembrava cosí grande!
Mi piace dove si trova: in fondo al corridoio, vicino a un piccolo atrio. Sembra essere un posto tranquillo, di certo isolato.
Aspetto prima di entrare vedendo che in classe c'è un altro docente.
Quando esce, ci presentiamo.
Si chiama Antonio Boesi, non insegnerà nella 1G, e, anche se abbiamo avuto un minuto scarso, ho capito che una persona così non l'avevo mai vista: è buffa, in senso positivo.
Siccome ero già in ritardo di qualche minuto, decido di non intrattenerlo al lungo, ci salutiamo, ed entro in classe.
Appena fatto il primo passo, mi concentro su una ragazza. La stessa di questa mattina, quella in ritardo. Guardandola, mi scappa un sorriso innocuo. Lei invece mi guarda in modo smarrito.
Mi presento. Tutti si alzano in piedi e salutano. Finalmente conosco una delle mie 3 classi.«Buongiorno a tutti ragazzi e ragazze, quest'anno sarò la vostra prof.ssa di greco e latino, spero di farvi comprendere al meglio le lezioni e le due lingue, se avrete dubbi, non esitate a chiedermeli: se volete direttamente durante la lezione, o, se preferite, alla fine. Farò anche ripetizioni per chi proprio dovesse fare molta fatica, tuttavia per ora riesco a farle solo nel periodo estivo; se la questione dovesse interessarvi in futuro, poi ne riparlerò con i singoli studenti, coloro che avranno la media gravemente insufficiente o insufficiente» Mentre parlo, vedo una parte che annuisce, l'altra, come se stesse temendo qualcosa...Ci metto qualche secondo e capisco:
«Tranquilli, questa prima lezione la passeremo raccontandoci un po' di noi...Mica mi metto a fare lezione il primo giorno!» Dette queste parole, fanno tutti i sospiro di sollievo.
«Va bene dai, inizo io» Dico, e, stranamente, ho puntata su di me l'attenzione di tutti...
«Mi chiamo Francy Colasanto, vengo dalla Puglia, da Bari precisamente. Il mio colore preferito è il viola, la cosa che più odio è il bullismo e amo leggere, grazie» Appena finisco, vedo 3 ragazzi dell'ultima fila alzarsi e applaudire.
Arrossisco e sorrido, mi accomodo, lo stesso faccio fare a loro, ne guardo uno e gli domando se vuole parlere di sè.
«Ehh che esagerazione, accomodatevi ragazzi. Tu, vuoi parlare un po' di te?» Domando.
«Certo prof, allora, ovviamente non dirò tutto perchè sa, se no farei passare cosí tutta l'ora AHAHA» Dice con aria fiera. Eccolo, il tipico pagliaccio della classe. Almeno uno ci deve per forza essere, altrimenti non può essere considerata tale.
Ma non ci do importanza.
«Addirittura un'ora intera, e chi sei?! Allora facciamo così, la prossima lezione la passeremo ad ascoltare tutto quello che vuoi dirci sulla tua vita, eh? Ragazzi siete d'accordo?» Dico io scherzando.
La classe scoppia in una leggera risata. Ma non ha il tempo di rispondere che prende parola il ragazzo: «Davvero un'ottima idea prof Colasanto! Mi piace! Oggi quindi racconterò le cose principali, proprio quelle di cui non si può fare a meno» Dice sempre con fierezza, lo faccio partire. Si alza.
«Ciao a tutti raga» saluta tutti con la mano «mi chiamo Fabio, ho 15 anni, dovrei essere in seconda ma in 3 media mi bocciarono, quindi eccomi qua. Sono solare ed estroverso...poiiii -si mette la mano al mento- ah si! Mi piace molto uscire con i miei amici, fare casino, giocare a calcio e sono un amante dell'avventura!» Si siede.
Prendo io la parola: «Molto bene Fabio, qualcosina già si era intuita. Potrei chiederti perchè sei stato bocciato?» Chiedo curiosa e anche un po' dispiaciuta.Alessandra
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Questa prof mi ha fatto una bella impressione fin da quando è entrata, da poco, saranno passati 10 minuti, 15 tò, ma riesce a tenere a bada la classe, nella maniera giusta fra l'altro, pochi ci riescono. Poi, c'è una cosa di lei che subito mi ha colpita, indovinate....
L'accento pugliese che ha! Anch'io ho origini pugliesi, non mi ci è voluto molto a capire che lo fosse anche lei...Lo ha marcatissimo, si sente tantissimo: questa é pura musica per le mie orecchie.
Tralasciando l'accento che ha, mi è piaciuto anche il modo in cui ha trattato un mio compagno, uno dei pochi, fortunatamente, casinisti: Fabio. In relatà mi sta simpatico, non è nemmeno maleducato...Diciamo il solito buffone della classe a cui piace stare al centro dell'attenzione.
Scopro qualcosina su di lui, quella che più mi ha colpito è che venne bocciato in 3 media, mi incuriosisce: di solito alle medie non si boccia, chissà che sarà successo!
Per il resto, mi sembra il tipico ragazzo d'oggi.
La prof gli domanda il motivo, ecco brava.
«Molto bene Fabio, qualcosina già si era intuita. Potrei chiederti perchè sei stato bocciato?» Gli domanda tranquillamente.
«Certo prof, nessun problema: in pratica avevo saltato molte lezioni per dei problemi in famiglia, e poi i miei voti non erano di certo fra i migliori...» Dice, povero, chissà che problemi aveva. No, non sono affari miei. Dico fra me e me. Il ragazzo riprende parola: «Poi in quella scuola erano molto severi...» Aggiunge, con un'espressione...Triste? La prof annuisce facendo una faccia comprensiva e lo ringrazia.
Finito il turno di Fabio, la prof Colasanto inizia a fare il giro della classe e a chiederci cose nostre, piú o meno le solite.
. . .E' il turno di Gaetano. Avevo ragione: fa sport. E quanti! Allora, mo' fa calcio anche lui, ma per passione, basket, tennis e scii. Che figoo: anche a me piacerebbe sciare, purtroppo non ci ho mai provato.
Finito il suo turno, la prof guarda verso di me. Mi sorride. Appena lo ha fatto, ecco svelato dove e quando l'avevo vista. Ripensandoci, divento rossa per la vergogna.
Giuro, ero più morta che viva!
Vedendo il mio rossore, mi sorride ancora di più..Ok, momento imbarazzante.
Dopo qualche secondo prende parola, e, rivolgendosi a me mi chiede: «Tu, come ti chiami?» La guardo, mi blocco.
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E tu, cosa scegli?
Romance⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ °•● ❤️🩹 ●•° ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ ⎯ Le strade di Alessandra, 14enne che si lascia prendere dall'ansia e dalla timidezza e proprio per questo fa fatica a socializzare; e Francy, 38enne che vede il bene in qualcosa in cui gli altri ci ved...