Capitolo 8

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Tornata a casa posò la borsa sul divano e prese il libro. Salì le scale che portavano al secondo piano, camminò per il corridoio. Aprì la porta della sua stanza e si stese sul letto. Rilesse due volte il titolo di quel libro. "Uno, nessuno, e centomila". "Bah, che tipo strano che è il prof". Fece un piccolo sorriso. " Ma se è uno non può essere nessuno o centomila". Apri il libro e iniziò a leggere. Sentì bussare alla porta. " Si chi è". La donna delle pulizie una donna robusta dai lineamenti forti rispose in tono eccitato: Zuccherino, c'è un ragazzo molto carino che ti sta aspettando alla porta, che faccio, gli dico di salire?" Emma chiuse il libro e rispose: " No no Susanna digli che sto scendendo io". Susanna disse: " Va bene, ma guarda un po' la mia Emma come cresce, ora ha pure i ragazzi sotto casa" Emma rispose: " Ma smettila!". Si sistemò i capelli e scese. Nella sua vita Emma tre cose odiava più al mondo: Le urla dei professori, i pianti di Francesca ogni volta che un ragazzo la mollava, ma più di tutto che Susanna la chiamava Zuccherino. Arrivata alla porta c'era Miki. Era un ragazzone con capelli castani, mani paffute, occhi azzurri, aveva un sorriso che ti faceva stare bene. Miki disse: " Ti va di andare a prendere un gelato" lei sorrise e rispose: "Perchè no?". Chiuse la porta, ma prima di chiuderla del tutto vide che Susanna li stava spiando. Quando chiuse la porta le venne da ridere. Allora MIki chiese perché ridesse, Emma sorrise gli mise il braccio intorno al collo e rispose: " Cose di Susanna".

Una ragazza che aspira a diventare qualcosa di grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora