Capitolo 3

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La mattina seguente uscì molto presto da casa verso le 5:40. Andò a prendere un cornetto nell'unico negozio aperto a quell'ora. Era amica del proprietario. Job per caso ce lo hai un cornetto alla Nutella? Con molta Nutella? Lui rispose: Che succede Emma mancanza di affetto? Lei disse: Magari lo conoscessi. Ne lui ne lei parlarono più. Job si limitò a darglielo e lei se lo mangiò in pochi secondi. Salutò e si diresse alla casa del prof di Letteratura. Arrivata al cancello nero che dava su un via letto sconnesso, fece un gran respiro serrò le mani in due pugni e inizio ad incamminarsi verso la porta di ingresso che dava nella casa. Suonò e dopo qualche minuto un uomo esile con le rughe sulla faccia ed un sorriso caldo disse: Emma che ci fai a quest'ora qui? Tra un po' c'è scuola devi riposarti vai cara ci vediamo dopo. Lei senza darsi tempo di riflettere disse: No professore la prego è di questo che volevo parlare della scuola per favore. E va bene entra ma poco va bene? Grazie professore. Il soggiorno era grande con un grande divano, le pareti erano tappezzate di libri e quadri di eroi e di miti, di impressionisti e futuristi, di tutte le correnti possibili. Si sedettero li e lei inziò a parlare.

Una ragazza che aspira a diventare qualcosa di grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora