Capitolo 10

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Il contatto era sconosciuto. Per qualche secondo pensò a cosa fare e alla fine rispose. "Chi parla" . Dall'altra parte una voce di una donna spaventata rispose: " Lei è la fidanzata, la compagna insomma l'amica di Miki?" Emma si disse di non discutere su cosa fosse lei per Miki e rispose: " Si che succede?". La mamma disse che si era sentito male che era svenuto di colpo che che adesso era in ricovero in una clinica lì vicino, gli disse anche se poteva venire perchè Miki lo voleva. Lei disse che sarebbe arrivata subito. Si infilò dei jeans e una felpa. Senza capire bene scese le scale velocemente. E velocemente spiego quello che aveva capito della situazione. Uscì L'aria era fresca e violenta. Lei stava in terzo liceo è ancora non poteva guidare ma aveva il motorino che usava molto poco perchè lei di fatto usciva molto poco. Arrivò alla clinica. Gli spiegarono quale era il piano e quale fosse la stanza. Ci entrò. E nella stanza vide due signori di metà età, con i visi segnati da rughe e occhiaie. Visi tesi e stanchi, che con i loro occhi assenti fissavano Emma. E accanto a loro un ragazzo disteso sul letto con la mascherina di ossigeno, gli occhi chiusi, le mani aperte sulle lenzuola bianche del letto. Al dito aveva attaccato come una pinzetta che collegato ad un monitor segnava i battiti cardiaci di Miki. Quel ragazzo che amava tanto, che lo riteneva fratello, cugino, fidanzato. Appogiò il casco e le chiavi sulla scrivania e si sedette sulla sedia accanto al lettino. Dopo un pò iniziò a piangere forte. Fino a che non c'è la fece più e appogiò la faccia sul lenzuolo. Dopo un po i genitori uscirono per andarsi a prendere qualcosa al bar. Allora Emma prese la mano di Miki e disse: " Non fare lo stronzo, io ti sto aspettando, sei la persona che amo di più, svegliati ti prego". Prima che Emma si addormentasse del tutto disse piano piano: Ti prego torna da me io ti am.... . Un infermiera entrò e disse: lei che ci fa qui è un parente? Se non è un parente si può anche accomodare fuori. Emma disse: Si em.... Si sono la cugina di secondo grado. L'infermiera allora accettò, chiuse le luci e la porta. Emma si addormentò.

Una ragazza che aspira a diventare qualcosa di grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora