Ninjago - Cuore Di Drago -

Prologo

"Il drago è l’armonia degli opposti.
I draghi vivono dentro e fuori le fiabe, sono in bilico tra il bianco della pagina e il nero del mistero, a volte ti spaventano con le loro fiamme, a volte invece vengono a salvarti quando nel tuo castello tutto è perduto"
"I Draghi sono draghi proprio perché gli uomini non possono nulla contro di loro"

Tutte la favole iniziano con un "c'era una volta" , parlano di come i principi salvano le loro principesse da grandi e feroci draghi infuocati.
Non sempre le favole raccontano la verità.
I draghi non sono quel che sembrano nei libri letti ai bambini. Sono diversi , speciali, umani.
Questa è la storia di come l'impurità diventerà il simbolo della salvezza.
Di come due cuori se pur così diversi , possano collegarsi e creare un legame assai potente.
Tutto iniziò con tre draghi sorelle e di come abbandonare le loro figlie abbia portato a un vero e proprio cambiamento.
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Qualche anno prima
"Mi leggi una storia?" Chiese la piccola bambina con i suoi grandi occhi nocciola, seduta in mezzo alle sue due nuove amiche.
"Non la solita" fece il broncio l'altra bambina , con i capelli rosso fuoco , e con occhi grandi e verdi.
"Io invece voglio risentirla !!!" Urlò la bambina.
"Va bene va bene!" La terza bambina sorrise e prese il libro con copertina argentata e lo sfogliò mentre si mise al mezzo alle altre due.
Aprendo il libro , comparve una famiglia composta da tre persone seduti intorno a un grande tavolo rotondo.
La bambina cambiò tristemente pagina mentre la sua piccola amica le se mise davanti con un grande sorriso stampato in volto.
"Ho una fantastica idea"
Le più grandi si scambiarono un leggero sguardo e i loro occhi tornarono presto sulla più piccola.
"Quando cresceremo, andremo a vivere insieme, come una grande famiglia" esclamò
"Ma non siamo parenti" disse la rossa
"E quindi ? Sarete comunque le mie sorellone"  fece un grande sorriso che fece commuovere le altre due.
"Bhe non sarebbe una brutta idea" disse la mora alzandosi dal letto.
"Davvero?"
"Certo , siete voi la mia famiglia dopotutto" continuò.
Fu l'ultima frase prima di una grande tragedia.
Le tre bambine si addormentarono con un solo pensiero in mente , crescere e crearsi la propria di famiglia.
Un urlo fece svegliare la più grande , giusto di pochi mesi , ma aveva un istinto incredibile, a causa di un forte odore di bruciato.
"Mary , Mary ! Svegliati" scuotó la sua amica che in risposta si girò dall'altro lato. "EDDAI" urlò scaraventandola giù dal letto facendo un grande rumore , il ché svegliò anche la più piccola che si strofinò i suoi occhi assonnati.
"Che state facendo?"
"EVELYN , AVRESTI POTUTO UCCIDERMI" si alzò di corsa strofinandosi i vestiti per pulirsi.
"SHHHH" le zittí con la mano.
"Non lo sentite anche voi?"
Un urlo le fece saltare in quel momento.
"USCITE TUTTE"
"C'È UN INCENDIO"
"FUOCO"
Le voci urlarono e il primo istinto di Evelyn fu avvicinarsi alla porta per aprirla. Ma non si mosse "è bloccata"
La piccola Airi spaventata si nascose dietro Mary che cercò di farsi venire in mente un idea.
Il fuoco nel mentre stava avanzando , dall'odore forte che iniziò a manifestarsi in quel momento.
"LE FINESTRE" urlò Mary e Evelyn le raggiunse di corsa aprendole.
"Dovremmo fare un salto verso quell'albero" esclamò la piccola Evelyn "possiamo farcela"
Mary annuì "vai prima tu" disse ad Evelyn che annuì, la quale si aggrappó a un ramo di un albero per sostenersi.
Il fuoco continuò ad avanzare e in pochi tempo aveva riempito quasi tutto il muro del loro orfanotrofio.
"Mary....ho paura" gli disse Airi.
"Non averne , ci siamo noi...ora dai una mano ad Evelyn e vai da lei"
Si avvicinarono insieme alla finestra.
"E tu?"
"Io vengo dopo di te ovviamente" cercò di rassicurare la piú piccola che fece un enorme sorriso in risposta.
"Ok ci siamo" esclamó Evelyn prendendo la mano di Airi e aiutandola a salire sull'albero con lei.
Il pavimento iniziò a scricchiolare.
"MARY! MUOVITI" le urlò dietro Evelyn incitandola a muoversi.
"Il fuoco , sta iniziando a diventare troppo forte" esclamó Mary iniziando a perdere la speranza.
"Mary" disse tristemente la più piccola.
"Noi non ce ne andremo senza di te , sei la nostra famiglia, dammi la mano"
Evelyn si allungò e fece lo stesso Mary.
"Non c'è la faccio"
"Si che puoi" la incitó Evelyn.
Airi in quel momento prese coraggio e si avvicinò alla sua amica.
"Mary salta , ti prendiamo noi"
Mary annuì e saltò, chiudendo gli occhi.
Ma non successe nulla. Evelyn la teneva da una mano , e Airi dall'altra mentre videro le fiamme avvolgere il loro orfanotrofio ma erano salve.
Fu l'inizio di un grande momento e di come le loro vite iniziarono a intrecciarsi.