Capitolo quattro

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•Draco
Hermione é così bella, é seduta al tavolo dei Grifondoro. Parla con Ginny e con Harry, ma non degna di uno sguardo Weasley (il che mi fa anche abbastanza piacere).
•Hermione
Stavo raccontando a Ginny ciò che era successo con Draco quando una voce alle mie spalle mi ha chiamata:
"Sangue Marcio! Girati e ascolta quello che ho da dirti." era una voce acuta, sicuramente di Pansy Parkinson. L'ho ignorata e lei mi ha afferrata per il colletto della camicia.
•Pansy
"Schifosa Mezzosangue, impara a non ignorare i Purosangue... sopratutto se ti chiamano."
"Lasciami in pace Pansy!" ha ringhiato lei.
"No. Adesso ascoltami" ho detto afferrandole il polso "Stai lontana da Dracuccio mio, chiaro? Non ho paura di chiamare i mangi...emh, i miei amici Tiger e Goyle! Non avranno pietà di te solo perché sei una ragazza..." detto questo mi sono sentita ghermire da dietro, una mano pallida mi aveva afferrato la spalla.
"Qualche problema con Hermione, Parkinson?" ha domandato Draco gelido.
"D-D-Dracuccio mio..." ho detto imbarazzata "Come mai mi hai chiamata Parkinson e non Pansy? Non-non l'avevi mai fatto."
"Sta' zitta per favore. Hermione vieni con me." e le ha afferrato la la mano trascinandola con sé.
"Dracuccio, Dracuccio aspetta!" ma erano già spariti, portati via da una scala.
•Draco
"Hermione, io..."
"Dimmi Draco."
"Mi scuso per il comportamento di Pansy."
"No, stai tranquillo." ha detto afferandomi le mani.
Le mie dita erano intrecciate nelle sue, i suoi occhi nocciola, da perdercisi dentro, mi fissavano e le sue labbra erano stirate in un sorriso forzato. Non ho resistito: ho lasciato che si appoggiasse lentamente al muro, ho lasciato le sue mani e, appogiandole sul muro, l'ho baciata. Un bacio lungo, indescrivibile.
Sarei simasto li in eterno, tra le braccia della persona che amo, se non ci avesse separato un ragazzo: alto, magro, lentiggini, capelli rossi. Weasley.

ANNI AD HOGWARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora