Costi quel che costi..io ti aspetterò

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POV: Maria
Sono passati due giorni da quel appuntamento con Giacomo e da quando mi hanno dimessa dall'ospedale. Come sto? Sinceramente sto meglio e sono felice di sapere che sono rimasti tutti al mio fianco nonostante mi conoscessero solo da qualche mese. Giaco? Beh, non ho fatto altro che pensare alle sue parole, l'ho visto sincero, i suoi occhi parlavano da soli e sono così profondi che quasi sembra impossibile non caderci dentro. Il problema è che ho paura, paura di ferirlo, paura di non ricambiare i stessi sentimenti, paura di farlo soffrire. Ho paura di non riuscire a dargli abbastanza o di non essere all'altezza di un suo prototipo di donna. Non ho mai ricevuto amore e non ho avuto mai l'occasione di dare amore, adesso ne ho l'opportunità, certo, ma non voglio correre, voglio fare le cose con calma. Ho aspettato Giacomo troppo tempo e adesso che é qui con me, non voglio rovinare le cose. Sicuramente lo perderò ma voglio che sappia che, anche se dovessero passare mesi o se le nostre strade dovessero cambiare, il mio cuore rimarrà comunque suo. Bando alle ciance, oggi finalmente iniziano le riprese di "Mare Fuori" , li ho fatti aspettare fin troppo e credo che sia arrivato finalmente il momento hahah. Ammetto di avere giusto un po' d'ansia, stanotte avrò chiuso occhio per circa 2 ore ma è stato difficile non pensare alla giornata di oggi. Faccio spettacoli al teatro da quando avevo circa 4 anni e, nonostante recitare su un palco con un pubblico sia diverso da farlo davanti ad una telecamera, ammetto di avere più ansia, forse sarà la paura di fare qualcosa di sbagliato o di non riuscire ad entrare troppo nel personaggio ma d'altronde è normale. Ho la consapevolezza di avere sempre Matteo al mio fianco, anche se non abbiamo molte scene insieme ma sia lui che Giacomo ieri mi hanno promesso che sarebbero rimasti con me fino all'ultimo ciak. Visto che sono già in ritardo corro subito a farmi una bella doccia e vado a vestirmi. Oggi indosso un pantaloncino di tuta nero con un top del medesimo colore, voglio stare comoda visto che sul set devo stare dalle 8 fino a tarda sera. Scendo giù per fare colazione e trovo Matteo ancora in pigiama, il solido ritardatario.
Maria: "Buongiorno fratellone, ancora in pigiama sei? Dai corri a vestirti che tra poco passa Giacomo a prenderci che dobbiamo farci trovare sul set alle 8"
Matteo: "Hai paura di fare tardi sul set o di far aspettare il tuo spasimante?"
Ah già, dimenticavo un dettaglio, ieri sera Giacomo si è proposto di passarci a prendere stamattina per arrivare sul set tutte e 3 insieme. Adesso che ci siamo ritrovati, vogliamo riprenderci il tempo che ci siamo persi e soprattutto le nostre vecchie abitudini, anche se adesso siamo solo un po' più grandi.
Maria: "Matté sono le 7 del mattino e già me scassat o cazz"
Matteo: "come siamo scontrosi stamattina"
Maria: "ti vai a vestire o ti butto il latte in faccia?"
Matteo: "preferisco la prima opzione"
Mamma: "sono le 7 del mattino e già state a litigare tutti e due?"
Maria: "Non è colpa tua se hai un figlio a scoppio ritardato"
Matteo: "Parla per te!" Grida dalla sua stanza da letto. Passata mezz'ora sentiamo un clacson suonare, sarà Giacomo che è appena arrivato. Usciamo di casa, ci salutiamo e Giacomo sfreccia per Napoli fino ad arrivare sul set, la Marina Militare.
Maria: "Quanto mi è mancata".
Entriamo e veniamo accolti subito da Ivan che ci illustra il programma di oggi. Ci ha mostrato i camerini, le stanze dedicate al trucco e parrucco, la sala costumi e le scene che gireremo oggi. Visto che ne siamo troppi, abbiamo i camerini condivisi, io ad esempio ho il camerino con Matteo e Giacomo, un po' contro a questa decisione visto che loro sono due maschi mentre io sono una femmina. Spogliarmi davanti a mio fratello non sarebbe un problema ma davanti a Giacomo si. Vabbè li costringerò a farmi cambiare per prima così subito passo ad aggiustare i capelli e a farmi truccare. Infatti così abbiamo fatto. Il camerino è stupendo, ha una finestra che affaccia sul mare ed é super spazioso, c'è addirittura un divano dove possiamo riposarci durante le pause. Mentre Giacomo e Matteo si cambiano, io corro nella sala del trucco e parrucco dove mi accoglie uno staff spettacolare, sono super attrezzati e super bravi. Loro mi spiegano il mio personaggio in base alle caratteristiche che gli ha spiegato Ivan, in poche parole io sono la sorella di Edoardo Conte che viene interpretato da Matteo, mi chiamo Sofia Conte e la nostra famiglia é strettamente legata a quella dei Ricci dove c'è Ciro Ricci che viene interpretato da Giacomo. Leggendo i copioni che avevo ricevuto prima dell'incidente, ho scoperto solo dopo qualche puntata che io e Ciro in realtà siamo fidanzati e io finisco in carcere perché provo ad ammazzare un signore che voleva violentare la sorella di Ciro, Rosa. Mettiamo le spiegazioni da parte e voliamo a girare la mia prima scena. Sono in cortile e dovrei correre nel campetto su una panchina dove c'è seduta la banda di Ciro, devo comunicargli che Nazario, un nostro caro amico stretto, é stato ammazzato da Carmine Di Salvo, il nostro più grande nemico. Ammetto di essere parecchio in ansia e faccio respiri molto profondi, infatti, nel mentre che Ivan prepara le attrezzature per poter girare, Giacomo nota il mio strano modo di respirare.
Giacomo: "va tutto bene?"
Maria: " si, cioè no, sono parecchio in ansia. Non pensavo fosse così difficile girare davanti ad una telecamera"
Giacomo: "sta tranquilla, anche se dovesse andare male, non è un problema. Sono stato su un paio di set prima di avere questa occasione ma, anche se erano piccoli ruoli, sbagliare é normale. Ti ricordi quando dovevamo fare uno spettacolo al teatro? Cos'è che dicevamo sempre?"
Maria e Giacomo: "se andrà male, dopo lo spettacolo ci mangiamo una pizza gigante"
Giacomo: "esatto, proprio così"
Ivan: "Dai ragazzi, siamo pronti per la prima scena. Tutti in posizione"
Maria: "Grazie Jack" entrambi ci lasciamo con un sorriso e ci mettiamo in posizione, sarà una giornata veramente lunga. Ore 21:30, abbiamo finalmente finito il primo giorno di riprese. Abbiamo girato tantissime scene spezzettate per episodi, non immaginavo fosse così duro e faticoso registrare un'intera serie TV. La cosa positiva sapete qual è? É che ho avuto al mio fianco tutto il tempo sia Giacomo che Matteo, entrambi non mi hanno lasciato un secondo sola, anche quando loro erano in pausa e io avevo delle scene da registrare nel braccio femminile, mai un secondo sola. Il cast é qualcosa di spettacolare, ognuno di noi sostiene l'altro e ci aiutiamo sempre a vicenda con dei consigli super utili, sia per il campo artistico che vita privata. Ho davvero trovato delle persone speciali con il quale condividere questa avventura e non vedo l'ora di passare il resto dei mesi su questo set. Come è andata la scena di stamattina? Dire benissimo non è nulla in confronto, certo, non sono riuscita a farla buona in un solo ciak ma, anche se era buona, Ivan ce la faceva ripetere perché a lui piace fare le cose per bene e soprattutto perfette, un po' puntiglioso e perfettino ma a me va bene così. Anche se le scene sono andate meglio del previsto, Giacomo ha comunque insistito per andare a mangiare una pizza, però c'è un problema. Quale? SOLO IO E LUI. Matteo si è già organizzato con gli altri del cast e visto che non poteva disdire e Giacomo ha insistito per tornare alle vecchie abitudini, ci andiamo solo io e lui. Sto iniziando a pensare che lo abbiano fatto apposta ma, quando andrò a casa, la farò pagare a Matteo.
Maria: "Ma quindi? Si può sapere dove mi porti a mangiare questa benedetta pizza?"
Giacomo: "No, é una sorpresa"
Maria: "Ancora con queste sorprese? Sono due giorni che ti ho rivisto di nuovo e già non ti sopporto più"
Giacomo: "sisi, tutti noi ci crediamo infatti".
Ma lo sentite? Quanto odio quando mi provoca.
Giacomo: "Che c'è, il gatto ti ha tagliato la lingua?"
Maria: "Sto parlando con Giacomo Giorgio o con Ciro Ricci?". Dopo questa battuta ho scatenato una risata da parte di entrambi, un suono magnifico. Amo quando la mia risata si mischia a quella di Giacomo, una melodia che starei ad ascoltare per ore. Mi trasmette così tanta tranquillità e spensieratezza che con Giacomo riderei sempre. Sapete dove mi ha portata? Alla nostra pizzeria preferita da quando siamo bambini. Ogni volta che finivamo tardi le prove per uno spettacolo, le nostre mamme ci portavano sempre qui. Ho appena scoperto che aveva già prenotato un tavolo per due, ora capisco perché Matteo non poteva disdire. Ci sediamo e prendo parola.
Maria: "Te la ricordi ancora"
Giacomo: "Certo che me la ricordo ancora, qui ci ho passato gli anni migliori della mia vita, non ricordo momento più felice se non quando entravamo qui e mangiavamo la nostra pizza preferita"
Maria: "É ancora la mia pizza preferita"
Giacomo: "Anche la mia, prendo solo quella ormai haha" . Arrivano le nostre pizze e noi iniziamo a mangiare. Durante tutta la cena abbiamo riso e scherzato come due bambini ma ci siamo anche concessi qualche minuto in più per parlare e capire cosa è successo in quegli anni che le nostre vie furono spezzate dai troppi problemi, fino a quando non mi fa questa domanda.
Giacomo: "Oltre ad Alberto hai avuto qualcun altro?"
Maria: "No. Ho incontrato Alberto quando ero malata di anoressia. Provavo ad affogare i miei ricordi e i miei problemi nell'alcol ma giuro, non ho mai toccato droghe o fumo, solo lui lo faceva. Quando prendeva quella roba schifosa io provavo solo odio, mi faceva schifo. Ti rendi conto che non l'ho mai baciato una volta? Stavo con lui solo per dimenticare te, per dimenticare quei momenti felici passati insieme all'uomo della mia vita, il mio primo grande amore". Mi fa cenno di continuare mentre sta in silenzio perso nei miei occhi spenti nel raccontare.
Maria: "Adesso riaverti qui sembra quasi strano, come se avessi paura di ritornare quella bambina ed essere ferita e delusa di nuovo. Giaco, io non ti voglio perdere, non voglio che per un mio banale errore tu ti possa allontanare da me. Io con te sto bene, fin troppo bene, la tua mancanza mi ha distrutta così tanto che neanche pensavo di arrivarci ad oggi. Adesso che sei qui io non riesco ad immaginarmi più di nuovo senza di te". Mi accorgo che avevo il viso coperto di lacrime e subito mi affretto ad asciugarle.
Giacomo: "Piangi Ciù Ciù, tu di me non ti devi vergognare. Sentendo il tuo racconto mi sento uno schifo, uno stronzo. Io da te non volevo allontanarmi, se non lo facevo avrei messo nei guai la mia famiglia per colpa di papà, non me lo sarei mai perdonato. Anche io ho provato a dimenticarti, ho provato con più di 2 ragazze ma nessuna era come te, nessuna riusciva a farmi battere il cuore come ci riesci tu, nessuna riusciva a farmi ridere come fai tu. Quando è successo quell'incidente io avevo paura di perderti di nuovo, ma sta volta sul serio. Io ti amo Mari, ti amo troppo, non riuscirei a pensare un mio futuro senza piccole te che rincorrono per casa chiamandoci mamma e papà. Io un futuro lo voglio con te, con il mio primo amore, la donna che ha in mano il mio cuore da quando avevamo 3 anni"
Maria: "Giaco io non mi sento pronta. Mi sento così confusa che non riesco a capirci più nulla. Ti amo anche io, ma non voglio correre. Ho la costante paura di poter fare altri sbagli, di poter essere delusa di nuovo. Io manco ce lo vedo un futuro"
Giacomo: "A me non mi importa, possono passare anche 10, 15, 20 anni, non mi perderai più. Costi quel che costi...io ti aspetterò" .

*Spazio Autrice*
Ciao ragazzeeeeee, come state? Finalmente ho pubblicato il capitolo 10. Ci è voluto tanto tempo per scriverlo ma finalmente eccolo qui. Adesso la scuola é finita e credo che avrò molto tempo a disposizione per poter continuare la storia. L'ispirazione non mi manca e quindi vi prometto che inizierò ad aggiornare molto più spesso. Voi come state? Avete finito la scuola? Come sempre, fatemi sapere sia qui che su IG cosa ne pensate della storia, cosa succederà secondo voi o qualsiasi altra richiesta o curiosità avete. Ci vediamo presto con un nuovo capitolo. Baci baci ❤️

Anema e Core Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora