2 - bellocci strapompati e sbruffoni

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Quella sera Kylie era a casa, la madre era uscita a cena con il suo compagno, Mike, lasciandola da sola seduta in cucina con il progetto di scienze davanti.

<<Non ti sopporto più. Vorrei che non ti avessero inventato>> inveì esasperata contro il progetto. Si passò una mano sul viso e sbuffò <<Fantatico, ora parlo anche da sola. Sono ufficialmente pazza>> prese in mano due fili <<Okay. Filo rosso, filo blu. È facile>> li unì e l'unico risultato che ottenne fu uno sbalzo di corrente <<È ufficiale: scienze è la materia peggiore che esista>> prese il telefono e accese la torcia.

Si fece luce ed arrivò alla porta di casa, poi uscì e si precipitò nella casa di fronte. Suonò il campanello e nell'attesa si rigirò il telefono fra le mani.

<<Hai bisogno di qualcosa?>> la domanda le fece alzare la testa. A parlare era stato un ragazzo, non lo aveva mai visto. I capelli biondi gli ricadevano disordinatamente sul viso, gli occhi di un azzurro brillante e i muscoli scolpiti.

Si prese qualche secondo prima di rispondere, secondi nei quali lo scrutò attentamente. Quando si rese conto che era a torso nudo e in boxer si risvegliò dallo stato di trance e tornò con lo sguardo sul suo viso.

<<Madison non c'è?>> chiese, impiegando tutta la sua concentrazione per mantenere lo sguardo alto.

<<No>> rispose lui <<Cosa ti serve?>>

<<Stavo facendo un progetto di scienze, l'ho collegato alla presa ed è saltata la corrente>>

<<Sai dov'è il quadro elettrico?>> Ky annuí <<Ti aiuto io>> continuò. Quando fece per uscire di casa la ragazza lo fermò.

<<Magari prima mettiti una maglietta>> parlò facendolo suonare come un ordine <<e anche dei pantaloni>> non ricevette risposta, ma solo una porta sbattuta in faccia. Credette che il ragazzo avesse cambiato idea sull'aiutarla, ma dopo poco riaprí la porta, e stavolta vestito.

Si incamminarono verso casa Miller entrambi senza proferire parola, finché lei non decise di rompere il silenzio.

<<Non sapevo che Madison avesse un figlio>>

<<È mia zia>>

<<E per quanto ti fermerai qui?>> in risposta alzò le spalle.

Entrarono in casa e Kylie lo condusse nello sgabuzzino, dove si trovava il quadro elettrico. Poi si spostò e lo lasciò lavorare.

<<Vieni qui, così vedi come si fa>> la richiamò lui. Si avvicinarono, fin troppo. I loro respiri si mescolavano perfettamente e l'odore di tabacco misto menta inebriò le narici di Kylie. <<Devi tenere premuto questo>> spiegò <<e nel frattempo tiri su questi due>> lo fece e la casa si illuminò all'istante.

<<Che sta succedendo qui?>> una terza voce li fece voltare.

<<Madison, ciao!>> Kylie si allontanò velocemente dal ragazzo.

<<Zia Mads>> la salutò lui.

<<Cosa state facendo?>>

<<Era saltata la corrente e le ho spiegato come riattaccarla>> rispose lui.

<<Ky, dov'è tua madre?>>

<<È uscita a cena con Mike>>

La donna annuí <<Ash, andiamo>> ordinò al nipote. Quest'ultimo si girò, scoccò un occhiolino alla ragazza e poi uscì di casa. Le due rimasero sole e Madison le si avvicinò <<Ti avverto, Kylie. Stai lontana da Asher. Quelli come lui non fanno bene alle ragazze come te>>

UnexpectedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora