<<Puoi... puoi abbassarmi la zip?>> gli chiese.
Asher deglutì rumorosamente, poi con una falcata si avvicinò a lei. Aveva un groppo in gola, non erano mai stati così tanto vicini e in più, l'alcol e la droga che aveva in corpo, non gli permettevano di ragionare lucidamente.
Passò le mani sulla schiena della ragazza, partendo dal basso fino ad arrivare alle spalle, le quali sfiorò delicatamente. Poi, arrivò alla zip e l'abbassò lentamente.
Era una tortura, per entrambi.
Quando l'abbassò completamente, il vestito cadde ai piedi di Kylie.
Asher si fece indietro, osservando il corpo della ragazza e ammirandolo. Era bellissima e avrebbe voluto farla sua più di ogni altra cosa.
Kylie alzò i piedi per uscire del tutto dal vestito, poi alzò le braccia ed indossò la maglietta.
Asher aveva ragione, le stava enorme ed era più lunga del tubino che indossava.
Poi, lei si girò. I loro sguardi si incatenarono.
Rimasero a guardarsi per un tempo che sembrò infinito, ma non era imbarazzante.
In quel momento, nel quale Kylie non desiderava altro che avere le labbra di Asher sulle sue, le se accese una lampadina e si ricordò di Julie.
<<Io devo andare>> scosse la testa per poi uscire dal bagno e tornare al piano inferiore.
Asher, ovviamente, la seguì.
<<Kylie, aspetta>> cercò di afferrarla per il polso, ma la miriade di gente in mezzo a loro glielo impedì. Arrivarono fino alla cucina. Kylie si appoggiò al bancone e cercò di riprendere fiato, aveva il batticuore. Non riusciva a togliersi dalla testa la sensazione che aveva provato quando le mani di Asher l'accarezzarono delicatamente, le era rimasta impressa tutta la dolcezza che trasmetteva il ragazzo in quel momento. Aveva sentito come un fuoco dentro di lei, quando entrarono in contatto. Questo, però, non doveva succedere per ben due motivi: per prima cosa, Asher era un bollino rosso e, secondo, Julie era interessata a lui. Nonostante credeva che quella a sbagliare fosse proprio la rossa, in quanto avrebbe dovuto accorgersi dello strano legame dei due, non avrebbe mai fatto niente che avrebbe potuto compromettere la loro amicizia. Julie era parte della sua famiglia e, la famiglia viene prima di tutto. <<Perché sei scappata?>> le chiese mentre si avvicinava lentamente. Si posizionò esattamente di fronte a lei, mettendo le mani ai lati del suo corpo, impedendole così di fuggire una seconda volta.
Le parole le morirono in gola.
<<Non avevamo nient'altro da dirci>> in realtà, entrambi avevano ancora tanto da dirsi, solo che nessuno dei due lo avrebbe fatto.
<<Non serviva parlare in quel momento. So che l'hai sentito anche tu>> man mano che parlava, Asher era sempre più vicino al suo viso.
<<Sentito cosa?>> finse di non sapere di cosa stesse parlando, ma in realtà lo sapeva benissimo. E sì, l'aveva sentito anche lei.
<<La scintilla, Puffetta. E mi crederesti se ti dicessi che in tutta la mia vita, l'ho provata solo con te?>> adesso i loro visi erano letteralmente attaccati. Sentivano entrambi il respiro dell'altro sul collo e i loro nasi si sfioravano in continuazione. Kylie rimase pietrificata. Un mix di emozioni prese vita dentro di lei e, il suo istinto di sopravvivenza le suggerì di fare l'unica cosa che in quel momento non avrebbe voluto fare: allontanarsi.
<<Levati dal cazzo, Britt>> ordinò, ma Asher capì subito che non era ciò che voleva davvero. A tradirla probabilmente era stato il fatto che la frase era uscita sotto forma di sussurro, oppure i suoi occhi che non facevano altro che spostarsi tra le labbra e gli occhi del biondo.
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Unexpected
Genç Kurgu> > > - > - Imprevisto /im·pre·vì·sto/ Non previsto, dovuto a circostanze puramente fortuite; inaspettato; un ostacolo.