Le pizze sono arrivate poco fa e Simon le aveva appoggiate sul tavolino davanti al divano. L'aroma riempie l'aria, riscaldando l'atmosfera tra di noi, mandando via il silenzio di prima. Il biondo ne prende un pezzo e si siede comodamente sul divano, allungando le gambe sul pouf. "Ehi, Unicorno, non te la prendere se non ho ordinato anche un clown per farti divertire" scherza, mordendo il cibo che teneva tra le mani.
"Molto divertente," rispondo con un sorriso ironico, afferrando anche io un pezzo di quella prelibatezza. "Forse sei tu il clown."
"Io? Clown?" scuote la testa, fingendo di essere offeso. "Non è colpa mia se hai un modo così... buffo di parlare. È quasi come se tu fossi nata per far ridere la gente."
Il suo sorriso è provocatorio, ma c'è una scintilla di divertimento nei suoi occhi che mi fa rilassare un po'.
"Oh, davvero? Perché a me sembra che tu stia ridendo solo di te stesso"
Solleva le sopracciglia e mi guarda con un'espressione di falsa sorpresa. "Non credo, comunque hai un po' di salsa sul top," dice, indicandomi il petto. Mi guardo, cercando di trovare la macchia, ma tutto sembra a posto. Lui ride.
"Ah sì? Dove?" chiedo, cercando di capire se sta scherzando o se sta dicendo la verità.
"Proprio lì," risponde, indicando di nuovo il punto sbagliato. Mentre rilancio un'occhiata per ricontrollare, mi fionda una fetta di pizza in faccia. Mi colpisce sul naso e scivola lentamente, lasciando una scia di salsa e mozzarella con tanto di würstel e patatine
"Ma che diavolo-" esclamo, cercando di ripulirmi. Lui esplode in una risata fragorosa e il suono rimbomba nella stanza.
"Tu sei troppo facile, Unicorno!" ride, appoggiandosi al divano e tenendosi la pancia. "Non pensavo che ci saresti cascata!"
Mi alzo e prendo un tovagliolo per pulirmi, cercando di non ridere. "Sei un idiota, lo sai?" dico, ma non posso fare a meno di sorridere. Il suo buonumore è travolgente.
"Non pensare nemmeno di sfuggire alla mia vendetta, Unicorno. La pizza in faccia è solo l'inizio."
"Ah sì?" mormoro con tono di sfida, guardandolo con uno sguardo che promette rivincita. Si ferma per un attimo, alzando un sopracciglio, poi esplode in un'altra risata contagiosa.
"Non sei pronta, Unicorno," dice, incrociando le braccia sul petto come se avesse già vinto. "Mi sottovaluti."
Non rispondo, ma il mio sguardo è pieno di determinazione. Prendo un pezzo di pizza, faccio finta di mangiarlo, e poi lo lancio direttamente verso di lui. Simon cerca di schivarlo, ma non è abbastanza veloce e il pezzo lo colpisce sulla spalla.
"Ti avevo avvertita" risponde con un sorrisetto malizioso.
Ed è questione di un attimo si avvicina, facendomi indietreggiare istintivamente. Cerco di mantenere la calma, ma il mio cuore batte forte per l'emozione e l'anticipazione. "Non ti avvicinare!" dico seria, ma la mia voce si tradisce con il divertimento che provavo. Il biondo continua ad avanzare e mi guarda con gli occhi socchiusi, come un predatore che ha appena trovato la sua preda, mentre mi sento l'adrenalina scorrere nelle vene.
Poi si lancia all'attacco: afferra il mio pezzo di pizza e lo schiaccia contro il mio naso, ridendo di gusto mentre cerca di strofinare la salsa su tutto il mio viso. "Te lo avevo detto che avrei vinto" dice tra una risata e l'altra, come se stesse cercando d'insegnarmi una lezione.
"Smettila!" grido, ma anche io non riesco a trattenere le risate. È impossibile non ridere quando lui è così. Il suo tocco è provocatorio, ma c'è anche una gentilezza sotto la sua esuberanza che mi fa sentire a mio agio, nonostante la situazione un po' imbarazzante.
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IL CUSTODE DELLE STELLE
RomanceEmily per questo nuovo anno di college ha solo un obiettivo: passarlo e viverlo con positività. Ma avendo appena avuto l'ennesimo litigio col suo ragazzo, Thomas, ciò sembra quasi impossibile. Inoltre, come se non bastasse un nuovo ragazzo fa ingres...