Parte 4 Un pub per due

155 14 4
                                    


HARRY

Il campus vanta anche la presenza di un orto.

A casa lo abbiamo anche noi, viviamo in campagna, ma non mi è mai piaciuto zappare sotto al sole, sudare e faticare. Lascio che lo facciano i miei anche se tentano continuamente di coinvolgermi.

Questa mattina, invece, quando gli istruttori ci hanno assegnato il compito di estirpare le erbacce cresciute in mezzo all'insalata e dissodare un pezzo di terreno, ne sono stato felice.

Qualsiasi cosa fatta con Lou diventa una gioia.

Ci mettiamo le canottiere, dei guanti da lavoro e prendiamo gli attrezzi.

Io inizio col ripulire dalle infestanti e Lou usa la zappa. Ci scambieremo, per non annoiarci e per non sforzarci troppo in movimenti ai quali non siamo abituati.

Canticchio un motivetto e Lou mi asseconda ma dopo poco si zittisce, la fatica gli impedisce di sprecare fiato.

Lo osservo. E' tonico e i muscoli guizzano già imperlati di sudore.

E' bellissimo e desiderabile.

Cerco di distogliere lo sguardo ma faccio fatica a restare concentrato sul mio pezzo di terreno. Lou è una calamita per i miei occhi.

" Ci vorrebbe un cappellino, Harry. Il sole picchia duro."

" Faccio un salto al bungalow, Lou, e li vado a prendere."

" Porta anche una borraccia, ne avremo bisogno."

Parto e non mi dispiace affatto mollare il lavoro, è una vera noia, ma sento fisicamente la distanza da Lou e non è una bella sensazione.

Quando torno, lo trovo a parlare con un tipo, un certo John, alto, biondo, gran bel ragazzo.

Ridono e se la raccontano come se si conoscessero da una vita.

John ha preso la vanga e rigira le zolle che Louis ha dissodato.

Gli passo berretto e acqua e mi rimetto in ginocchio a continuare il mio lavoro certosino.

" Potresti venire anche tu, Louis. Beviamo due birre, ascoltiamo un po' di musica, quattro chiacchiere... Ci divertiamo."

Ma che cacchio vuole questo, adesso?

" Sarebbe simpatico, sì, Harry, ti va di andare al pub questa sera?"

" Ah, no. Lui è troppo giovane, non lo fanno entrare."

Non mi fanno entrare? E chi l'ha detto?

E poi proponi un'attività a cui non posso partecipare?

Vuoi escludermi? Vuoi Louis tutto per te, voi due da soli?

A parte l'umiliazione per essere stato definito troppo piccolo, davanti a Lou, la faccenda mi addolora e mi puzza anche un po'.

Non mi fido per niente di questo tipo che compare nel momento preciso in cui mi allontano da Lou, sembra premeditato.

E' stato ad aspettare e controllare che fosse solo, per avvicinarsi.

Io questo tizio lo schifo e credo mi si legga in faccia.

Sento la rabbia salire, quando continua ad insistere per portarmelo via.

" Ascolta, John, non lascerò solo il mio amico. L'età è solo un numero, un dato anagrafico. In realtà, Harry è molto più maturo di tanti miei amici anche più grandi di me. Io mi trovo bene in sua compagnia e non desidero trascorrere una serata lontano da lui, per altro lasciandolo solo. Ti ringrazio dell'invito, ma la risposta rimane no."

SOMETHING GREATDove le storie prendono vita. Scoprilo ora