part six

2K 118 30
                                    

liberi;

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

liberi;

quella sera non tornammo in hotel, girammo per madrid tutta la notte tenendoci per mano come una coppietta di anziani.
lui era così bello.

tom's pov:

lei era così bella.
quella ragazza bella e forte quando era con me spariva, lasciando spazio alla dolce e felice bambina che era dentro di lei, che usciva fuori solo con me.

quella notte entrammo in un pub per ripararci dalla dolce pioggia estiva.
parlammo tanto, del passato e di un possibile futuro, non un futuro insieme, un futuro serio. forse qualche parola di troppo mi scappò dato che l'unica cosa che mi veniva in mente pensando al futuro eravamo io e lei stesi su un divano a vedere film brutti insieme ai nostri figli. che cazzo mi stava succedendo?
bevemmo, e non poco. entrammo reggevamo l'alcool ma quella sera eravamo entrambi brilli, eravamo entrambi in grado di dire la dura e sincera verità.

t/n: vieni con me

mi prese per mano e mi portò fuori, io rimasi sulla soglia della porta per un po', ammirando lei, la mia mon cher, che ballava sotto la pioggia mentre il sole sorgeva alle sue spalle. era un sogno, il mio sogno.
andai da lei, mi abbracciò così forte da non farmi respirare. ballammo per pochi minuti in realtà, ma con lei i minuti si trasformavano in ore, giorni, anni. il tempo si bloccava quando lei era nelle mie braccia, avrei voluto durasse per sempre. avrei voluto tenerla così stretta per tutta la vita, avrei voluto che mi guardasse con quegli occhi tutta la vita.

amavo il suo essere così spontanea quando era felice davvero, amavo che da brilla ripeteva sempre di sentirsi libera, e finalmente, di sentirsi bella. e cazzo se era bella.
la perfezione. lei sapeva di un tramonto a manhattan, una tazza di caffè lasciata sul bancone della cucina la sera prima, di cioccolato al rum, della lasagna di mia madre, il nero, della notte rumorosa durante il periodo di carnevale, l'inverno, la seta, roma, i rossetti scuri, le stelle. tutto quello che avevo in torno mi ricordava lei.
e glielo dissi. così tante volte che per farmi stare zitto mi baciò, un bacio così lungo che non ci permise di respirare, un bacio bello e puro come la sua anima.
e in quel preciso istante l'ansia che avevo di distruggerla svanì, insieme alla notte.

-
t/n's pov:

la mattina dopo mi ritrovai abbracciata a lui, con la testa sul suo petto e la sua mano sul mio fianco come per assicurarsi che io stessi lì con lui.
si svegliò poco dopo e iniziò a giocare con i miei capelli

tom: sei sexy da appena sveglia mon cher

gli sorrisi e gli diedi un bacio sul collo. mi alzai per fumare una sigaretta in balcone e lui rimase lì a guardarmi senza dire una parola
feci un tiro dalla mia marlboro, poi lo guardai sussurrando
:le cose che mi hai detto ieri me le ricordo

avevo lo sguardo triste, pensavo che si sarebbe arrabbiato per aver mostrato "debolezza" difronte a me. luì capì la mia frustrazione e si avvicinò a me.
prese la sigaretta dalla mia mano e mi abbracciò da dietro, sfiorando con le sue dita il mio interno coscia e non solo

tom: pensi che mi importi? perché io sono così contento di avertelo detto.

mi girai e lo guardai dritto negli occhi per poi prendere la marlboro e buttarla via. iniziammo a baciarci, la mia schiena era appoggiata alla ringhiera del balcone mentre le sue mani stringevano le mie cosce e il mio culo. io lo spinsi via ridendo e lo buttai sul letto per poi sedermi a cavalcioni su di lui, le sue mani sui miei fianchi  mi fecero inarcare la schiena. evidentemente questa scena piacque molto al mio kaulitz, così tanto da farlo gemere appena il mio seno sfiorò il suo petto.
mi tolse la maglietta, io feci lo stesso con la sua. mi mise dolcemente sotto di lui per poi sfilarmi gli slip. lasciò baci umidi sul mio collo, per poi passare al seno, e dopo sempre più in basso.
non riuscivo a non tremare, lui andò sempre più veloce fino a quando strinsi i capelli di tom  nelle mie mani, urlando e gemendo come mai nella mia vita.

lui torno a guardarmi dritta negli occhi per poi baciarmi, si stese accanto a me e iniziò a percorrere tutta la mia figura con il suo dito indice. scrutando con attenzione ogni singola parte del mio corpo.

dopo un po' uscii dalla stanza per andare a prendere qualcosa da bere al bar dell'hotel. trovai i ragazzi lì seduti a parlare, scoppiarono a ridere appena mi videro. avevo la maglia di tom, cazzo

tom: t/n la tua- maglia..

vidi tom scendere di fretta le scale per evitarmi la figura di merda davanti ai ragazzi

tom: bill io poss-

bill: sono contento per te tom, con tutto il cuore.

si abbracciarono mentre georg e gustav mi fecero cenno di unirci.
bevemmo qualcosa insieme e dopo ore io e tom tornammo in camera, ridendo come matti per l'episodio appena accaduto.

bill's pov:

io conoscevo tom, ormai sapevo come trattava le sue ragazze. ma con t/n è sempre stato diverso, lei faceva uscire la parte migliore di tom, quella che non vedevo da anni e anni. non sapevo cosa fossero, se stessero effettivamente insieme o meno, ma in ogni caso vederli mentre si scambiavano sguardi del genere mi ha fatto scendere una lacrima di gioia, e per questo sarò sempre e per sempre grato a t/n di averlo reso felice dopo tanto tempo.

tom's pov:

un unico pensiero mi frullava in testa, un'unica cosa che mi importava davvero.

tom: t/n tu vuoi davvero che io sia più di un semplice amico per te?

avevo paura della sua risposta.

t/n: kaulitz, io e te non siamo mai stati solo amici, e comunque si, forse..

sorrise e non aggiunse più nulla, entrambi sapevamo che quel "forse" era un si.

spazio autrice:
ciao a tutti! scusate ma questo capitolo l'ho improvvisato abbastanza, scusate se non sarà di vostro gradimento e prometto di recuperare con il prossimo.
intanto volevo soprattutto ringraziarvi per il supporto, in pochissimi giorni la storia è andata oltre le 400 letture.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
vi voglio bene♡
-✮

maybe.. ✮ -  tom kauliz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora