por una cabeza;
il pomeriggio del giorno dopo avevamo un altro concerto, sempre in spagna, ma questa volta a Barcellona. partimmo presto, verso le dieci del mattino, così da poter arrivare lì alle sedici in punto. quel giorno decidemmo di prendere il treno.
avevo indossato un jeans a zampa blu scuro con una canotta celeste e i miei anfibi. dato che kaulitz non era mai originale nelle sue scelte mise un jeans del mio stesso colore, scarpe e cappello bianchi e una maglietta azzurra, come la mia. amavo quella maglietta, quando ci siamo conosciuti ce l'aveva addosso e fu la prima cosa che notai, vidi come il blu faceva risaltare i suoi meravigliosi occhi nocciola e i suoi rasta biondini che non lasciava mai slegati. e questo mi dispiaceva perché senza quei cappellini e la coda era davvero bello.gustav: non è comodo portare la batteria da soli sapete? volete darmi una mano o no?
disse un po' scocciato gustav, ma senza risultare antipatico, infondo gustav era sempre dolce con tutti.
in ogni modo nessuno rispose, ci limitammo a trattenere le risate.gustav: dai tom non sta portando quasi nulla, aiutami imbecille
forse gustav non era proprio SEMPRE dolce
tom: che mi tocca fare va...
tom mi prese in braccio tipo sposina e mi porto nel treno, ridemmo a crepapelle mentre ci baciavamo delicatamente le guance a vicenda, per poi finire con un bacio sulle labbra che videro tutti.. compresi i paparazzi.
la notizia si diffuse più velocemente di quanto mi aspettassi, dopo sole due ore tutti sapevano del nostro bacio.
bill: ragazzi..
bill giro il telefono verso me e tom, facendoci vedere la foto
t/n: cazzo..
sussurrai per poi poggiare la testa nelle mie mani, accovacciandomi sulle mie gambe
tom: siamo venuti bene
lo guardai non male, di più. uscii dalla cabina e andai in bagno. tom mi seguii
tom's pov:
ma che cazzo le prendeva? non voleva che la vedessero con me? non voleva che sapessero che stavamo insieme?
oh cazzo, stavamo insieme? non lo sapevamo neanche noi, nessuno lo sapeva, tranne georg, a quanto paregeorg: vai dalla tua ragazza! che aspetti?
mi fiondai da lei.
appena spalancata la porta del bagno la vidi a terra, con le mani nei capelli, mi guardava, senza piangere. e questo mi fece strano, lei piangeva sempre, per ogni minima cosa.tom: mi aspettavo piangessi sai?
t/n: se sto male per te non piango. so che non vuoi che lo faccia kaulitz
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maybe.. ✮ - tom kauliz
Fanfiction"sperando tu abbia detto di sì, ti presento la casa in cui vivremo per tutto il tempo a nostra disposizione. e ti chiedo, ancora una volta, se tu vorrai davvero essere mia per tutta la vita. se vorrai condividere tutto, in salute e in malattia in ri...