part nine

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per il resto della nostra vita;

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per il resto della nostra vita;

quella mattina ci svegliammo presto, la sera dovevamo tornare in germania per un concerto, ci sarebbero stati anche mio padre e mia madre. volevo con tutto il cuore che il concerto andasse bene, che fosse memorabile, volevo che i miei genitori sapessero quanto io e i ragazzi fossimo bravi e potenti insieme.

facemmo colazione tutti insieme in un bar vicino all'aeroporto e già la mattina notai qualcosa di strano in tom. era esaltato, lui e i ragazzi continuavano a lanciarsi occhiatine sorridendo. non capivo, ma non mi feci tante domande.

-
dopo pranzo andammo all'areoporto e partimmo.
io e tom eravamo seduti vicini, io vicino al finestrino anche se tom da classico bambino mi odiava per essermi messa lì

tom: tienilo tu mon cher

mi mise il suo bellissimo cappellino nero per stare più comodo appoggiato sulla mia spalla, si addormentò come un bambino.

bill: io te l'avevo detto, è pazzo di te "mon cher"!

risi un po' nervosamente, mi sentivo un po'in colpa per aver dubitato dei suoi sentimenti, per aver pensato che le sue parole all'inizio non fossero sincere. ma adesso sapevo che mi amava, per la prima volta nella sua vita amava qualcuno veramente.
mentre dormiva gli accarezzai la testa dolcemente mentre lui sorrideva inconsciamente, era così bello. sembrava un bambino, era stupendo. tutto di lui mi piaceva. era unico.
pochi minuti dopo mi addormentai a anche io sulla sua testa.
mi svegliai con la sua mano nella mia, a quanto pare era sveglio, ma comunque non si era mosso di un centimetro.

t/n: ehi, buongiorno. da quanto sei sveglio?

tom: buongiorno mon cher, da una mezz'ora, perché?

t/n: come mai non ti sei spostato?

tom: non volevo ti svegliassi, eri così bella mentre dormivi

gli misi una mano sul viso e lo baciai, per poi stringere ancora di più la mia mano nella sua, lui fece lo stesso.

-
arrivammo dopo tre orette dalla partenza. all'aereoporto c'era simone, la madre dei gemelli. tom corse subito ad abbracciare sua mamma.
dopo lei mi guardò, guardò il figlio e lui fece come un cenno per annuire. tom si girò verso di me e mi disse di andare da loro

simone: ma ciao bellissima, tu dovresti essere t/n giusto?

t/n: si, salve. lei è la madre di tom vero?

maybe.. ✮ -  tom kauliz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora