Era un semplice giornata di sole, una normalissima giornata di sole.
Ed Izuku volle uscire di casa, non aveva ancora avuto modo di perlustrare la zona e di capire quanto effettivamente fosse bella."Ciao mamma torno più tardi!" alzò la voce per farsi sentire dalla donna.
"Fai attenzione per favore!" e la sentì dal piano di sopra ed Izuku così uscì di casa.La zona era davvero bella, il sole era ancora alto nel cielo e gli era sempre piaciuto fare giri da solo per pensare a qualsiasi cosa, per riflettere...
E con sè si portava sempre un libro, così da appostarsi da una parte e leggerlo con tutta la calma del mondo e in quel quartiere si aspettava di trovare un bel posto appartato, in mezzo a mille fiore, con davanti il mare, gli uccellini che cantavano...Okay, stava andando oltre, forse una pachina isolata andava più che bene.
E finalmente, dopo aver visto quel che più gli interessava, poco lontano dalla città adocchiò un piccolo bosco e data la sua curiosità che ogni giorno lo attanagliava, si avvicinò per darci una occhiata. forse avrebbe trovato il suo piccolo angolo tranquillo.
"Wow..." una volta lì, si accorse di quanto potesse essere poetico quel posto, in mezzo aveva un piccolo stagno, non c'era una panchina, ma un tronco avanti all'acqua sembrava essere stato messo lì appositamente da qualcuno.
"Bingo!" e subito ci si sedette sopra, aprendo il suo buon libro, ed iniziando a leggere tranquillo.
Ma doveva ricredersi dopo qualche minuti, un rumore di foglie secche e rami, gli fece alzare lo sguardo verso il suono, un po' spaventato di quello che poteva uscire fuori da lì.
"Ma che..." un animale forse??"Izuku?"
"Katsuki?""Cosa ci fai qui?" la voce era più cattiva del solito, e non appena mise a fuoco la figura del biondo, notò un livido abbastanza visibile sullo zigomo, e come se non bastasse, un taglio grande sul labbro.
Che cosa si era fatto?!Izuku scese lento dal tronco.
"Chi ti è successo al viso...?" domandò titubante, prima o poi il suo ficcanasare ovunque, lo avrebbe portato alla rovina.
"Che cazzo te ne frega?"
Oh, okay, forse davvero doveva farsi gli affari suoi, sembrava davvero cattivo e incazzato."Non hai una bella cera." ma non volle comunque mollare l'osso.
"Ti ho detto: che cazzo te ne frega?" si avvicinò minaccioso, ma Izuku rimase fermo sul punto.
"Ti hanno picchiato?" ed ecco che adesso il biondo era totalmente vicino a lui, e lo stava guardando dall'alto, stringeva i pugni, ma il verdino rimase sul posto senza muoversi di un centimetro."Non sai davvero farti gli affari tuoi, vero? Fottuto stalker, come hai trovato questo posto?" chiese, non voleva toccarlo, neanche sfiorarlo, ma si stava davvero spazientendo e lui sapeva molto bene come riuscirci in pochi secondi.
"Stavo guardando la zona e volevo trovare un posto per stare tranquillo e ho trovato questo, tutto qui." spiegò brevemente, e Katsuki si morse il labbro superiore, chiudendo gli occhi ed ispirando molto profondamente."Questo posto..." doveva dirlo?
"Cosa?" lo incitò a continuare, guardandolo fisso negli occhi.
"Questo posto è mio." decise di non dire la verità, ogni volta doveva comportarsi in questa maniera, come se lui non avesse nessuna emozione, come se fosse solo un figlio di puttana in cerca di risse e litigi."Ho capito." disse, e chiuse libro.
"Me ne andrò solo se mi dirai cosa è successo." incrociò le braccia, assumendo un'espressione seria.
"Mi sembra di averti già detto di fare attenzione a come ti muovi, ma vedo che non ti piace ascoltare gli altri, mh?" si sporse verso di lui, avvicinando i loro volti, ma Izuku non stava facendo una piega.Non lo avrebbe mai detto Katsuki, ma quesi ragazzo aveva le palle dopo tutto.
Il biondo sospirò rumorosamente.
"Vattene, e fatti i cazzi tuoi, non te lo voglio ripetere."
"E se dicessi di no? Cosa faresti?" abbozzò un sorriso veloce, quasi istigandolo.
"Se non vuoi ritrovarti appeso ad un albero, ti conviene andartene." Izuku ne era certo che Katsuki non volesse alzare le mani, lo capiva dai suoi movimenti, immaginando che se lo avesse voluto fare non avrebbe perso troppo tempo.
Ma voleva capire cosa fosse successo al nuovo... Amico?"Voglio solo capire se va tutto bene!" lo indicò con entrambe le braccia.
E fin troppo velocemente, si ritrovò una mano del biondo che gli tenendo stretto la mascella, obbligando Midoriya a guardarlo.
Il verdino sussultò fissandolo e subito un'espressione di terrore prese posto, forse davvero lo voleva appendere ad un albero...Bakugou fece scontrare il suo respiro contro quello del verdino, che quasi non sentiva mancare il respiro da quanto erano vicini.
"Non mi piace chi mi sta troppo addosso, e tu in questo momento lo stai facendo." disse sottovoce, come se non volesse farsi sentire da nessun altro oltre che lui.Izuku aveva il cuore che gli batteva contro il petto, forte, molto forte, sarà per lo spavento... Ma sapeva che non era solo quello, anche se lo avrebbe negato fino all'infinito.
"Ti è chiaro?" il biondo vedendo che il verdino non rispondeva, usò un tono più duro, affilando quegli occhi magnetici.
"Si..." finalmente rispose, ed il biondo subito dopo lo lasciò andare con forza, spingendolo all'indietro.
Izuku guardò ancora per qualche secondo il biondo, per poi rigirarsi e andarsene verso casa sua.Il cuore che ancora batteva veloce, le sue mani che tremavano dallo spavento e la sua testa che era chissà dove.
Il profumo di lui gli era entrato anche in testa, da quanto era forte, e quelle dita, le sentiva ancora nel punto in cui lo aveva preso malamente.
Strizzò gli occhi per qualche secondo, cercando di ricomporsi.
E nel mentre che il biondo vedeva andare via il verdino, abbassò lo sguardo verso l'erba, sospirando molto profondamente.
Non voleva alzargli le mani, ma quel ragazzo non sapeva davvero farsi gli affari suoi, e lui, lo stava istigando.Si sedette sul tronco, guardando il suo riflesso nell'acqua, toccandosi il punto in cui ormai aveva il sangue secco.
Cos'era successo?
Aveva fatto a botte e questo era stato appurato, ma con chi? Dabi, un ragazzo che andava alla sua stessa scuola, il classico spaccone, che, secondo Katsuki doveva soltanto starsene a cuccia.
Il ragazzo si era permesso di prenderlo per il culo, imitando il padre che picchiava la madre ed era andato su tutte le furie, iniziando a prenderlo a pugni e lo avrebbe ammazzato se solo non lo avessero fermato.
Certo, anche Dabi era forte, ma non quanto lui, si era messo contro la persona sbagliata e lo sapeva.Ma voleva fare il figo, il duro.
Mentre picchiava il corvino, in testa, le immagini del padre che schiaffeggiava la madre, che la prendeva a pugni, gli saltavano in mente, come quando muori, che ti vedi tutta la vita davanti in un secondo.
Scosse il capo, volendo evitare di ricordare certe cose, odiava quando succedeva, ma sapeva che ormai il padre era in carcere, a marcire.
"Dio..." disse sottovoce passandosi le mani sul viso e restando seduto per minuti infiniti, fin quando non si sentiva calmo, fin quando poteva essere una persona civile e senza avere la mania di dover per forza rompere tutto.
E non appena fu così, scese da quel tronco, andando verso casa sua, lento e con ormai il sole che stava tramontando.
Osservava i colori che pian piano, senza che lui neanche lo notasse, diventavano sempre più scuri lasciando posto al rosso e l'arancione, che gli mettevano una certa calma.E passando per la sua via, vicino a tutte le case, vide una donna con in mano un po' troppi sacchetti della spesa, avvicinandosi veloce alla donna.
"Vuole una mano?" la domanda era semplice, e la signora dagli occhi terribilmente famigliari lo guardò sussultando.
"Tesoro! Ma che ti sei fatto in faccia??"Cazzo.
Che coglione.La donna mise immediatamente per terra la spesa, allungando le braccia in alto e prendendo il viso del ragazzo dai capelli biondi.
Katsuki la fissò con un'espressione sorpresa, per poi schiarirsi la voce e allontanando le mani della donna con gentilezza.
"Non si preoccupi-""Mamma arrivo!" La voce gli arrivò chiara come il sole dritto nelle orecchie.
Era uno scherzo?
"Katsuki...?" la voce del verdino interruppe il contatto visivo dei due sconosciuti.
"Io... Devo andare." e subito se ne andò, mentre la donna cercava di fermarlo, inutile dire che il biondo non si girò neanche una volta.
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am i...? - bkdk.
Fanfiction[ no quirk! ] Izuku si trasferisce in una nuova città, con la madre, cambiando così vita, amici e abitudini, ma cosa succederà quando come compagno di corso di scienze, si troverà al suo fianco un gradasso che se la tira?