6.

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Il giorno dopo Izuku si ritrovò in bagno e mentre con una mano era intento a lavarsi i denti, con l'altra stava tirando su i pantaloni, tutti in una sola volta, ed il motivo era abbastanza palese a tutti: Non aveva sentito la sveglia e adesso era in ritardo per la prima ora.

Così era uscito veloce di casa, mentre la madre dormiva ancora profondamente, fortunata...

Arrivato a scuola, si erano fatte le 8.28h entrando veloce nella sua aula, spalancando quasi la porta.
Un silenzio si era formato nella classe, ed il professore lo stava osservando stranito, così come tutta la classe.

Che figura di merda.

"Midoriya?"
"Mi scusi il ritardo..." la voce era bassa, mentre raggiunse l'unico posto libera che aveva visto.
E tutto tornò come era prima, senza che Izuku fosse al centro dell'attenzione.

Finalmente si sedette, senza prestare attenzione a chi aveva al suo fianco, sospirando esasperato e con il respiro mozzato per la corsa.
Prese dal suo zaino il libro ed il quaderno, cercando poi l'astuccio, che, ovviamente, aveva dimenticato a casa.

"Scusami, avresti.. - la sua voce morì non appena lo vide proprio lì, al suo fianco - una penna...?" si schiarì la voce, facendo finta di nulla.
Quegli occhi si puntarono sui suoi, sentendosi chiamato.
"Si." ed il biondo gli passò una penna blu, facendo, così anche lui, finta di nulla.
"Grazie..."

Sta mattina l'universo voleva dirgli qualcosa, o...?

Lento prese la penna appoggiata al suo banco.

Ma c'era un altro piccolo problema: dove erano arrivati con la spiegazione??
E così, titubante, cercò di chiamare la sua attenzione, mentre con voce bassa gli domandava:
"Dove siete arrivati?" una domanda semplice, ad una persona con un rapporto complicato.

E dire che si conoscevano solo da una settimana e mezza.

Katsuki, silenzioso, gli passò il suo quaderno degli appunti senza neanche degnarlo di uno sguardo.

Abbassò lo sguardo verso gli appunti,e per sua sorpresa Katsuki aveva una scrittura davvero bella, quasi elegante e gli appunti erano così ordinati, puliti...
Da come si faceva vedere, non lo avrebbe mai detto, era una persona così ordinata?

Fortunatamente non avevano fatto molto, e così riuscì velocemente a copiare, passandogli impacciatamente il quaderno.
"Grazie."
"Mh."
Neanche dai messaggi si poteva essere così secchi e freddi con le risposte...

La lezione andò avanti e i due non si erano più scambiati nessuna parola o sguardo, o almeno, questo Bakugou, Izuku lo osservava con la coda dell'occhio sentendosi... Un guardone...

Doveva perdere le speranze, era così dannatamente curioso delle cose che gli giravano intorno, che sembrava un guardone agli occhi degli altri.

L'odore di Katsuki gli invadeva le narici, quasi da stordirlo, e doveva dire la verità, aveva davvero un buon odore, lo aveva già detto??

Riguardo alle ferite della rissa, stavano pian piano guarendo, il livido stava sparendo e sul labbro ormai c'era solo una piccola crosticina.

Avere vicino Izuku lo infastidiva più del dovuto, ma non era un fastidio da odiare la persona, no... Non sapeva spiegarsi quale sensazione stava provando, era un fastidio strano e odiava non avere il controllo di sè.
Per questo avere intorno quell'ammasso di lentiggini lo mandava in bestia, gli confondeva le idee, le emozioni...

Ma almeno non gli stava più parlando, ma purtroppo per Izuku aveva notato le occhiatine che gli tirava.
Era quasi ironico, si vedeva che non lo conosceva per nulla, anche se, nessuno lo conosceva davvero.

am i...? - bkdk.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora