III

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IL GIORNO DOPO (16 maggio)

Quella mattina non suonò la sveglia come tutti i giorni scolastici, finalmente fu sabato e potevo rilassarmi. Appena sveglia accesi il telefono per guardare l'ora, erano le 9:35 e nel frattempo notai un messaggio da un numero sconosciuto:
Ciao sei Ady? Risposi di sì e controllai la foto profilo, era Tom.
Cominciò quindi la conversazione e lui mi chiese se quel giorno fossi libera per incontrare lui e il resto della band. Senza esitare accettai alle quattro del pomeriggio avevo l'appuntamento.

Scesi le scale dirigendomi in bagno e nel frattempo dando il buongiorno alla mamma. Mi lavai la faccia con acqua fresca e mi guardai allo specchio, la mia faccia stava letteralmente dicendo che quel giorno non ero in vena di fare qualcosa. Quindi mi sistemai un po' i capelli pettinandoli e acconciandoli con una semplice treccia. Mi misi un po' di mascara e andai in cucina. Aprii il frigo e come sempre non trovai granché, quindi mi feci un semplice toast.

Salii al piano di sopra sedendomi sulla sedia della scrivania guardando le foto di me e Madison, pensando a quello che mi aveva detto la sera prima. Insomma, non è normale, si ok gli piace Tom Kaulitz come membro della band ma non lo conosce davvero, non può provare fastidio o giudicare il nostro "rapporto".
Le mandai un messaggio chiedendole cosa stesse facendo ma visualizzò senza rispondere,era come se fosse offesa. Ripensai al giorno prima dell'incontro con Tom, Madison quel giorno aveva due biglietti per il concerto dei TH e l'altro voleva darlo a me, ma si sapeva che ormai non lo darà più. Lei è troppo esagerata, è gelosa.

1 ORA E MEZZA DOPO

Si fecero le 11:00 e di nuovo non mi sentii bene, inizialmente vedevo sfocato ma pensai che fosse solo un momento passeggero. Solo che dopo pochi minuti la situazione peggiorò: vedevo maggiormente sfocato e mi sentivo come svenire, mamma se ne accorse e mi vide di nuovo tutta bianca. Era solo un calo di pressione ma ormai mi ci ero abituata anche se mi capitò solo una volta. Mi tranquillizzarono però le dolci parole della mamma, con la sua voce delicata cercava di calmarmi e ci riuscì.
Dopo questo episodio andai in bagno e mi feci una doccia tiepida. Si fece ora di pranzo ma io non avevo molta fame, aspettavo solo quel fottutissimo orario per incontrare la band. Mi arrivò una notifica nel mentre che mi stavo rivestendo:
Tom: Bambola sto venendo a prenderti prima, dobbiamo parlare. Quel messaggio mi spaventò e mi salì un brivido in tutto il corpo.

Velocemente mi preparai, indossai dei semplici cargo molto leggeri e un top. Salii in camera e mi guardai allo specchio, notai il mascara che avevo messo prima che colava. Mi struccai e misi solo del semplice burro cacao, in quel momento pensavo solo alle parole che potrebbe dire Tom quando ci saremo incontrati. Provavo timore e nel frattempo sentii suonare al campanello, mi affacciai dalla mia piccola ma grande sorpresa e vidi Tom che teneva qualcosa in mano. Non si vedeva bene, però sembrava una piccola cosa luccicante. Non mi feci film mentali e salutai la mamma uscendo dalla porta. Tom mi prese per un braccio e mi tirò verso la sua bellissima macchina... in fondo, bella come lui...

Mi sedetti al posto passeggero.
Tom: Ady stai tranquilla e non preoccuparti, ho una sorpresa per te.
Ady: Oddio Rom mi hai fatto spaventare, mi piacciono le sorprese... Dissi con tono un po' misterioso.
Tom: Benissimo allora... Disse prendendomi delicatamente la mano e porgendomi una collana. Era bellissima, non era una collana che potresti vedere quotidianamente. Era d'argento con un ciondolo particolare con un diamantino sopra, aveva dei riflessi azzurri e rosa e io, guardandola pezzo per pezzo piano piano mi innamorai di quella collana.
Tom sospirò.
Tom: Ady, questa collana te la regalo per ringraziarti di quanto tu mi volessi bene. Lui non era tipo da queste cose, ma apprezzai lo stesso ovviamente.
Mi bloccai e in mente mi si rappresentò la scena di Madison al posto di dietro che ci guardava mentre delicatamente Tom mi stava baciando. Secondo me sarebbe stata gelosissima!

Mi risvegliai e mi accorsi che quel momento che stavo immaginando del bacio non era solo una semplice immaginazione, Tom mi stava baciando davvero, le nostre labbra si toccavano e quel bacio lentamente diventò sempre più passionale. Posai la collana sul sedile sedendomi a cavalcioni sopra Tom, si misero in contatto anche le nostre lingue ma realizzando mi staccai e...
Ady: Tom, io non vorrei rovinare così la nostra amicizia. Insomma, ci siamo rincontrati da due giorni e non mi sembra opportuno passare già a questi momenti.

Lui mi guardò, sembrava parecchio deluso e mi respinse verso il sedile passeggero scendendo poi dalla macchina e lasciandomi sola.
Pensai di sentirmi una delusione per lui.

Almeno un messaggio, ragazzinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora