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3 ANNI DOPO

Oggi è il sedici maggio del 2010 e tra una settimana compio 19 anni, ricordo ancora perfettamente quello che successe esattamente tra anni fa con Tom e mi sento ancora in colpa. Abbiamo litigato parecchie volte in questi anni e dovete sapere che quando incomincio ad avere un semplice battibecco con qualcuno non do più peso alle parole. Proprio per questo tutto quello che mi è uscito dalla bocca verso i confronti di Tom fu davvero grave, non pensavo di essere così esagerata.
Mi sono però scusata molte volte anche se alcune Tom non le accettò e gli dò anche ragione, sono stata davvero pesante.

Io, Bill, Gustav e Georg siamo diventati sempre più amici e con Tom tutto il contrario (anche se secondo Adele Tom non vorrebbe proprio essere mio nemico). Io non le credevo.
Io e Madison nom ci parlammo più e penso sia stata la scelta migliore, a quel concerto non ci sono mai più andata. Madison è così stupida a fare quella sceneggiata, ha davvero fatto succedere l'inferno in quel lungo periodo. Ha fatto di tutto pur di farmi allontanare da Tom, ma non ci riuscì; io amo davvero tanto Tom.

UN PAIO DI GIORNI DOPO

Ci trovavamo ancora in quel grande hotel, lussuoso e costoso, molto pregiato in cui una mattina del venti maggio Gustav parlò con Bill, io mi trovavo al piano di sotto dove di solito io e la band andiamo a fare colazione. Quel giorno c'era davvero molto sole e anche se non era ancora giugno decisi di andare a farmi un bagno in piscina.
Al bancone presi un semplice caffè macchiato e velocemente lo bevvi per poi dirigermi verso l'ascensore. Premuto il terzo tasto l'ascensore partì ed io ero sola soletta, mi guardai per tutto il tempo allo specchio per poi arrivare al punto di convincere la mia autostima a salire proprio come fece l'ascensore.

Finalmente si fermò e si aprirono le porte, il corridoio sembrava un deserto e quel lungo tappeto rosso rubino con dettagli oro luccicante di velluto era più pulito del solito, non si sentiva nemmeno una mosca, sentivo addirittura il battito del mio cuore e il mio inspirare e espirare. Uscì dall'ascensore e camminai verso la mia stanza passando dalla 529. Lì si che si sentivano delle voci, ho riconosciuto per prima quella di Gustav.
Gustav: Che ne dici di far entrare nella band la bellissima Ady Müller?
La seconda voce non sono riuscita ad analizzarla.
X: Dovremmo prima ascoltare e visualizzare le sue qualità.

Non sono più riuscita a sentire nulla dopo questo, avevo però capito che per farmi entrare nella band dovranno prima testarmi.
Ero felicissima! Stavo per entrare nella band dei Tokio Hotel! Visto anche che , io sono rimasta ancora ai Devilish mentalmente. Mancavano tre giorni al mio compleanno, forse volevano farmi una sorpresa!
Mi squillò il telefono e lo uscì dalla tasca dei miei cargo neri militare, era Bill.
Bill: Ady, vieni un attimo in camera nostra, io e Gustav vorremo parlare con te.
Ady: Va benissimo ragazzi, arrivo subito. Dissi chiudendo la chiamata.

Arrivai davanti alla porta 529 e bussai con tre colpi di pugno. Mi aprì Gustav e mi disse di entrare, lo feci e vidi Bill che stava sorridendo, Gustav che stava chiudendo la porta e che poi si mise a braccia incrociate, Georg che giocava ai videogiochi e Tom che stava al telefono. Bill cominciò.
Bill: Ok Ady, domani ti va di venire in studio con noi? Vorremmo sentirti cantare, quando ti sentiamo parlare pensiamo avessi una voce angelica. Disse guardandomi negli occhi, sembrava affascinato da essi. Continuò esclamando: Che begli occhi cristallini che hai. Disse con voce delicata, avvicinandosi e dandomi una carezza, sorridendo.

Lì mi sciolsi completamente, ricordai mio padre.

Almeno un messaggio, ragazzinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora