Flashback - Settembre 2013
Punto di vista di Rose
Finalmente, è arrivato il giorno che ho aspettato per tutta l'estate. È il 1° settembre e sto per partire per il mio primo anno a Hogwarts! Gli ultimi giorni sono stati frenetici e incredibili: io e la mamma abbiamo passato ore a Diagon Alley per comprare tutto ciò che mi servirà. Ho scelto la mia bacchetta, comprato libri pieni di incantesimi e storie sui quattro fondatori della scuola, e ho persino sentito qualche racconto emozionante sulla Prima e Seconda Guerra Magica. Hogwarts mi aspetta, e non vedo l'ora di vivere le avventure di cui ho solo letto.
Inizio questo viaggio speciale insieme a mio cugino Albus Severus Potter. A differenza mia, però, lui sembra molto più nervoso e preoccupato. Ha paura di non essere all'altezza del suo nome, e anche se non glielo direbbe mai nessuno, sente un peso enorme sulle spalle. Sono certa che, una volta arrivati a Hogwarts, si accorgerà che è speciale per chi è lui, non solo per il suo cognome.
1° Settembre - Stazione di King's Cross, Binario 9¾
Mamma mi guarda con quel sorriso dolce che mi rivolge sempre quando si sente orgogliosa.
Mamma: "Rose, allora, come ti senti? Sei emozionata?"
Io: "Emozionata è dire poco, mamma! Non vedo l'ora di arrivare." Mi guardo intorno. "Ma dove sono gli zii? E Albus e James? Se non arrivano subito, rischiamo di perdere il treno!"Papà: "Stai tranquilla, Rosie. Arriveranno presto. Ricordi la promessa che ci siamo fatti quando hai ricevuto la lettera quest'estate?"
Io: "Certo che la ricordo, papà: 'Non parlare con chi non è strettamente necessario e non frequentare i Serpeverde'. Vedi? Non dimentico nulla."Mamma: "Sai, Rose, non ti abbiamo mai imposto tante regole, ma questa è importante. Tienila a mente."
Io: "Ma certo, mamma! Vi ho mai deluso?"Mamma: "Mai, tesoro. Sono così fiera di te. Sembra ieri che ti tenevo in braccio, e ora... sei già pronta per Hogwarts."
Papà: "Guardate, stanno arrivando!"
In quel momento vedo arrivare zia Ginny, zio Harry, e i miei cuginetti.
Zia Ginny: "Scusate il ritardo. Qualcuno..." guarda Lily con un sorriso, "...non voleva proprio svegliarsi."Zio Harry: "Anche Albus è emozionato, vero, Al?"
Albus abbassa lo sguardo e risponde con un sorriso appena accennato. "Sì, papà. Sono solo un po' nervoso."
Papà: "Forza, ragazzi, salite sul treno! Sta per partire."
Mentre saliamo, vedo mamma che si asciuga una lacrima. Non l'ho mai vista così emozionata.
Mamma: "Buon viaggio, tesoro!"E anche zio Harry è lì, con zia Ginny, a salutare i suoi figli con gli occhi lucidi.
Sul treno per Hogwarts
James: "Allora, come vi sentite? Emozionati, preoccupati, impazienti? Parlate!"
Io: "Sono tranquilla... ma questo viaggio sembra non finire mai!" Dico, guardando il paesaggio scorrere fuori dal finestrino.
James ride, guardando suo fratello. "E tu, Al? Sei così silenzioso. Per caso hai paura? Non ti mangia nessuno, sai? Fattela una risata!"
Albus lo ignora, un po' irritato. "Non sei divertente, James. Non ho paura, sono solo in ansia per la cerimonia dello smistamento."
Io: "Ah dai, Al! Sul serio?"
Albus sbuffa. "Sì, Rose, è importante. E se finissi in Serpeverde? Sai che disastro sarebbe per la nostra famiglia?"
Io gli sorrido per rassicurarlo. "Non succederà, Al. Siamo entrambi figli di ex Grifondoro, e se proprio ci tieni, puoi chiedere al Cappello Parlante di mandarti in Grifondoro, come fece tuo padre."
Albus: "Hai ragione. Male che vada, glielo chiederò anch'io."
James scuote la testa, sorridendo. "Voi parlate troppo! Vado a salutare dei miei amici, quindi ci vediamo dopo."
Dopo che James se ne va, io e Albus continuiamo a parlare un po' per ingannare il tempo.
Un'ora dopo
???: "Scusate, è libero qui?"
Un ragazzino biondo, dall'aria un po' timida, appare sulla soglia del nostro scompartimento.
Io: "Ehi, ciao! Sì, entra pure."
???: "Grazie. Ho cercato un posto libero per tutto il treno, ma è tutto pieno."
Albus lo guarda curioso. "Piacere, Albus Severus Potter."
Io: "E io sono Rose Minerva Weasley."
???: "Io sono Scorpius Malfoy. Piacere di conoscervi."
Mi blocco, sorpresa. "Aspetta... Malfoy? Quel Malfoy?"
Scorpius: "Shhh... Abbassa la voce, per favore."
Albus è un po' a disagio. "Rose, i nostri genitori ci hanno detto di stare lontani dai Serpeverde."
Io: "Sì, ma Scorpius non è un Serpeverde... o almeno, non ancora."
Scorpius sembra dispiaciuto, ma risponde con sincerità: "Non sono come la mia famiglia. Mio padre è cambiato molto, e anche se non è perfetto, non è più quello di una volta."
Albus annuisce. "Scusa. Non era mia intenzione giudicarti. Come pensi che affronterai la scuola, se tutti sanno chi sei?"
Scorpius fa spallucce. "Non lo so. Ma non voglio pensarci ora."
Io: "Allora, Scorpius, in che Casa speri di finire?"
Scorpius: "A dire il vero, non ci ho mai pensato. Non mi importa."
Io ridacchio. "Vedi, Albus? Anche a lui non importa!"
Arrivo alla stazione di Hogsmeade
Quando arriviamo, il treno rallenta e si ferma nella stazione buia e piena di vapore di Hogsmeade. Siamo finalmente a Hogwarts.
Io mi rivolgo a Scorpius, sorridendo. "Sai, Scorpius, alla fine non sei affatto male. Che ne dici, amici?"
Scorpius ricambia il sorriso e mi abbraccia all'improvviso. "Sì, Rose. Amici!"
Albus li guarda, forse con un po' di gelosia, ma poi si rilassa. "Sai, Scorpius, anche tu non sei niente male. La maggior parte delle persone mi cerca solo per il cognome che porto."
Scorpius allunga una mano verso Albus. "Allora, amici?"
Albus stringe la sua mano. "Amici."
Io: "Forza, dobbiamo andare! O saremo gli ultimi ad arrivare!"
Albus e Scorpius: "Arriviamo, Rose!"
E così, insieme, ci incamminiamo verso il castello, pronti a iniziare la nostra avventura ad Hogwarts.
Parte 2.
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The next generation
Fantasynon perderti le nuove avventure dei figli del Golden trio ma soprattutto nuovi misteri, nuovi amori e nuove amicizie, ma soprattutto nemici che diventano amici