Arrivato a casa di Zayn quest'ultimo lo accolse con un espressione preoccupata sul volto. Il moro viveva da solo, la madre tornava a casa una volta ogni paio mesi, quindi Louis pensò che sarebbe potuto restare con lui e avrebbero potuto aiutarsi a vicenda . Ma per farlo avrebbe avuto bisogno di un lavoro, non poteva di certo vivere sulle spalle dell'amico, lo fece accomodare in salotto e gli chiese cosa fosse successo e perché sembrava così turbato. Louis gli spiegò quello che era da poco successo a casa sua, l'amico ascoltava attento ogni parola, e notò come ogni minuto che passasse a raccontare, Louis diventasse sempre più agitato. " È completamente fuori di testa," sbottò " io proprio non capisco stiamo così bene da soli, non ci manca niente. Non abbiamo bisogno di qualcun altro che si occupi di noi e che magari voglia pure dirci cosa fare o meno" sbuffò innervosito. Zayn sapeva cosa provava l'amico ,quelle che gli stava rifilando erano tutte scuse e lui sapeva qual era il vero problema." So che hai paura, Louis , lo so, ma tua madre è adulta e sa quello che fa, tu non puoi decidere della sua vita e non puoi decidere di chi deve o no innamorarsi. Non puoi nemmeno cancellare il suo passato, quindi rassegnati e con il tempo vedrai, lo conoscerai e accetterai la cosa" cercò di farlo ragionare ma il castano sembrava non voler sentir ragione. " Io non voglio conoscere e accettare nessuno, sono venuto qui perché credevo che tu avessi potuto aiutarmi e ospitarmi, lavorerò e darò una mano in casa, solo dammi un occasione Zay." Dopo questa dichiarazione Zayn non seppe resistere e nonostante sapeva fosse sbagliato disse " d'accordo amico puoi restare qui, va di sopra e sistemati nella stanza degli ospiti, ma promettimi che almeno proverai a restare in buoni rapporti con tua madre." Salì in camera e sistemò le poche cose che aveva portato con lui. Dopo essersi fatto una doccia fresca per riprendersi un po' si mise a letto. Louis continuava a rigirarsi nel letto, il letto sembrava essere ricoperto di spilli è tutti i pensieri tristi fecero capolinea nella sua mente "perché devono venirmi in mente proprio ora tutti i mali del mondo" sussurrò quasi in lacrime Louis, era davvero stremato. Si levò a sedere e prese il Pc che si era portato da casa sua e visto che non riusciva a dormire sarebbe stato utile sfruttare positivamente il tempo, così aprì un paio di siti di ricerca di lavoro, trovò disponibile un posto come lavapiatti in una pizzeria di periferia ma la paga era troppo bassa e inoltre abitando al centro della città ci sarebbe stato anche un ulteriore costo di carburante per il viaggio. Continuò a cercare e trovò interessante un posto come cameriere in un bar ma era troppo lontano anche questo. Era ormai a corto di speranze quando improvvisamente scorrendo tra i vari annunci uno gli saltò all'occhio " Cercasi uno spogliarellista di bella presenza, tra in 18 e 25 anni, per il locale "Ops-Hi" paga 280 £ a settimana, per ulteriori info chiamare il numero 023*** oppure rivolgersi di persona al proprietario al locale, in via Vincents Walk n 142". Era vicino, la paga era buona, si sarebbe divertito, era perfetto. Sollevato almeno da questa notizia positiva decise di provare a riaddormentarsi, chiuse il pc e lasciò Morfeo lo cullasse.
Un rumore assordante invase le orecchie di Harry, socchiuse gli occhi e si accorse di non essere a casa sua, staccò la sveglia e ricordò di essere rimasto da Nick, poi in un lampo gli vennero in mente le parole di Nick che scorrevano come un fiume in piena nella sua mente. Il tumore, la morte, l'amore, la paura. 'Non lo vedrò più, presto non mi sarà più accanto e non lo sentirò più. Io continuerò a servire i suoi clienti. Lui, come tutti quelli che l'hanno preceduto, avrà una risposta a quell'interrogativo: esiste un posto in cui andiamo tutti e siamo felici?!' pensò triste il riccio. Harry stava per avere un attacco di panico e tutte quelle parole si ripetevano nella sua testa come un' ossessione, non aveva nessuna intenzione di lasciare quelle coperte e andare a scuola, voleva restare vicino a Nick. Pensava già al senso di colpa che l'avrebbe pervaso se le cose fossero andate male. Non poteva morire, doveva riprendersi stare bene e così avrebbe potuto chiudere con lui i rapporti senza sensi di colpa. Ma se non fosse andata così ? Doveva cominciare ad accettarlo e avrebbe anche dovuto iniziare ad accettare il fatto che avrebbe dovuto rompere con Zayn, una volta tanto che qualcuno lo prendesse un po' più intensamente. Sbuffò stanco di avere la mente invasa da quei brutti pensieri e si accoccolò a Nick, che appena sentì la mano di Harry aggrapparsi ai suoi fianchi aprì gli occhi lentamente e quando realizzò fosse realmente lui e non la sua immaginazione, assunse un espressione confusa, non era da Harry abbracciare qualcuno. "Hai per caso sbattuto la testa ?" chiese il più grande con tono divertito, il riccio in risposta fece per ritrarre il braccio ma venne bloccato dal moro. "Va bene, va tutto bene Harry, e per quanto vorrei che restassimo qui per sempre a bearmi dei tuoi tocchi, dei tuoi sguardi, e dei tuoi sorrisi 'illumina stanza' abbiamo da fare entrambi" disse il più grande sorridendo, allora Harry riluttante si alzò, sbuffò sonoramente e si infilò in bagno.
Parcheggiò la macchina, prese lo zaino e i libri e si recò all' ingresso di corsa. Quel 'momento' passato con Nick al risveglio e i pensieri che gli assillavano la mente gli avevano turbato la giornata e l'avevano fatto ritardare cosa che avrebbe fatto a prescindere. Correva con la testa bassa, con una mano reggeva lo zaino e con l altra tentava di infilarci dentro i libri che era passato a prendere da casa e non aveva avuto il tempo di sistemarli. Poi un tonfo, un dolore alla spalla destra e tutti i libri sparsi sul pavimento, stava per iniziare a maledire tutto, quando vide tra i vari libri un volantino, 'aspetta, aspetta' disse tra se, ' non è forse l'Ops-Hi?' stava per dire alla persona che aveva di fronte che anche lui lavorava in quel locale, ma alzò lo sguardo e lo vide. Due occhi blu come il più bello dei cieli limpidi gli si incastrarono nei suoi, fu una frazione di secondo ma ai due sembrò un infinità, non si erano mai guardati negli occhi, Harry cercò di evitare di pensare alla fitta che aveva avuto allo stomaco e lo stesso fu per Louis, il tempo si fermò e in quegli attimi il riccio pensò che quegli occhi così belli facessero male davvero a chi li guardava, così nello stesso momento entrambi spostarono lo sguardo spaventati da quello che avevano appena provato. Il primo a parlare fu Louis " beh cos'hai? Sei diventato un vegetale? Harry si alzò di scatto lo afferrò per la maglietta e disse "sembrava di averti già detto che non devi rompermi il cazzo", lo lasciò, raccolse le sue cose, poi prese il volantino lo accartocciò e glielo tirò addosso, "hai perso questo" disse sprezzante si voltò e lo lascio così su due piedi.
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Hate that i Love you.(Larry Stylinson)
FanficDue occhi blu come il più bello dei cieli limpidi gli si incastrarono nei suoi, fu una frazione di secondo ma ai due sembrò un infinità, non si erano mai guardati negli occhi, Harry cercò di evitare di pensare alla fitta che aveva avuto allo stomaco...