(capitolo 15) parco divertimenti

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Terza persona pov

Il giorno dopo salirono tutti sulla macchina di Rafael, Roby davanti e Anna e Brahim dietro.

Durante il tragitto Roby aveva obbligato Rafael a mettere su la sua musica, quindi ora Roby e Anna si trovavano a cantare a squarciagola canzoni di cui Rafael e Brahim non sapevano nemmeno l'esistenza, mentre quest'ultimo si teneva il cuscino da viaggio sulle orecchie per non rompersi i timpani per quanto stessero gridando le due ragazze.

Arrivati, parcheggiarono la macchina ed entrarono.

"Andiamo sulle montagne russe!!??" Chiese Roby eccitata, e subito Rafael acconsentì, "io no, passo, soffro troppo di vertigini" disse Anna, "io sto giù con lei, magari andiamo a guardare qualche bancarella" si aggiunse Brahim mettendo un braccio attorno alla vita della sua ragazza.

Rafael e Roby acconsentirono, e dopo essersi messi d'accordo di trovarsi vicino ai gommoni d'acqua, le due coppie si avviarono ognuna per la propria strada.

"Alora niña, cosa vuoi fare?" Chiese Brahim dopo un po' che camminavano, Anna alzò le spalle, "non lo so" rispose con aria vaga.

"Idea!" Disse ad un certo punto lui, Anna si girò a guardarlo curiosamente, "sarebbe?" Chiese, "sfidiamoci ai tiro a segno, chi prende il peluche più grande vince" spiegò lui.

"E va bene, tanto non abbiamo nulla da fare" rispose lei con un sorriso in volto.

Alla fine, Brahim vinse, ma diede lo stesso il grosso orsacchiotto ad Anna, sapendo quando le piacessero i pupazzi.

"Come li dovrei chiamare?" Chiese Anna mentre camminavano verso la bancarella dello zucchero filato.

"Non ne ho idea" disse lui, "lui si chiama Sparky" disse alzano il peluche più grande, "carino" rispose Brahim con un sorriso.

"Mentre lui.." pensò Anna alzando il pupazzo più piccolo, "ah! Ce l'ho!" Saltò lei come se avesse appena trovato una scoperta mondiale, "illuminami signorina" la sfidò Brahim, "lo chiamerò---BRAHIM JR" disse lei gonfiando il petto di orgoglio per avergli dato quel nome.

"Gli hai sul serio dato il mio nome?" Chiese Brahim con aria scherzosa, "si certo, e comunque c'è un JR alla fine, questo vuol dire che è tuo figlio" spiegò lei; lo spagnolo scosse la testa mentre un sorriso gli cresceva in volto, "e potrei sapere perché l'hai chiamato come me?" Chiese, "beh dai, è abbastanza evidente, guardalo, è piccolino, puccioso, così carino, e con due occhioni furbi ma buoni, proprio come te" spiegò lei come se fosse normale, ma per Brahim quelle parole furono fantastiche, poteva non sembrare molto, ma per lui significava il mondo intero, così in risposta sbuffò in modo affettuoso e mise il braccio destro sulle spalle di Anna, continuando a passeggiare insieme a lei.

Alla fine, si rincontrarono con Rafael e Roby, fecero altre giostre, tra cui gli autoscontri, i gommoni e una giostra, e poi uscirono dal parco divertimenti, soddisfatti e felici.

Durante il tragitto per tornare a Milano Anna si addormentò, e quando arrivarono, verso le 21 di sera, Brahim si fermò ad ammirarla per alcuni minuti, osservando i suoi capelli non lunghi ma neanche corti, le sue ciglia lunghe anche senza mascara e le sue labbra rosee e carnose.

"Cuanto te amo" disse Brahim passando una mano sul volto di Anna.
"Romeo potresti sbrigarti?" Disse Rafael spuntando dalla portiera anteriore lasciata aperta.

"Sisi" si affrettò a dire Brahim, poi, per non svegliarla, aprì la portiera e la portò fuori in braccio.

Dopo aver salutato velocemente Rafa e Roby, salì in casa della sua ragazza e una volta dentro andò in camera da letto e, dopo averle messo il pigiama, la mise delicatamente sul letto, tirandole poi il piumone sopra le spalle.

Si preparò anche lui

Si andò a preparare anche lui per andare a letto e una volta pronto si infilò sotto le coperte insieme alla ragazza, che subito si rannicchiò contro il suo petto.

"Ti amo tanto mia Giulietta"

Capitolo di passaggio! Aggiornerò prestoo

No te preocupes (Brahim Díaz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora