I could still see your ghost

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Buio.

Tutto ciò che vede è buio, cerca di svegliarsi ma non riesce, dov'è finita? Cosa le succederà adesso?

Ha così tanta paura.

Isadora apre gli occhi e tutto ciò che vede è sangue, è della sua testa, i suoi capelli chiari sono pieni pieni del suo sangue.

Perché però non sente dolore?

Scende dall'auto e vede a terra un cadavere sull'asfalto coperto da un  telo bianco, è troppo basso per essere Chris, sicuramente è l'autista.

Ha la sicurezza quando vede Chris nell'ambulanza davanti a lei, la raggiunge e guarda i paramedici mormorando. <Posso venire con voi? Ho tanto sangue in testa>.

Il paramedico sulla cinquantina continua a parlare con la sua collega giovane, come se non avesse sentito Isadora.

Isadora prova a toccargli il braccio e a scuoterlo, ma sembra proprio non vederla.

Presa dal panico, sale lo stesso sull'ambulanza, Chris è disteso con i suoi occhi neri aperti, ha il respiratore ed è attaccato a delle macchine che lo monitorano.

<Mi dispiace tanto>. Sussurra a fatica.

Isadora si siede al bordo della barella e gli risponde. <So che l'hai fatto in buona fede, sono contenta di vedere che stai abbastanza bene. I paramedici non si sono proprio curati di me, è tuo il sangue che ho in testa?>

Chris sembra attendere un po', ha gli occhi grandi e pieni di pianto, annuisce.

Prende la mano ad Isadora, sorridendole, poi mormora di nuovo. <Mi dispiace così tanto>.

La ragazza gli tiene la mano stringendola, rimangono così per tutto il viaggio in ospedale.

Arrivati, portano via Chris, mentre nessuno parla o guarda Isadora, lei lo trova strano, ma non insiste per farsi visitare, è ancora troppo sconvolta.

Si dà una ripulita e cerca il suo cellulare, ovviamente non ce l'ha addosso, vuole avvisare Federico, ma non ha la minima idea di come fare.

Decide così, di stare al fianco dell'unica persona che conosce, Chris.

Lo segue nella sua stanza, lui è affranto al letto,  ma sembra stare bene, non ha neanche un graffio.

<Posso stare con te altre cinque minuti?>. Gli chiede Isadora entrando nella stanza.

Lui fa un leggero sorriso, si alza dal letto e l'abbraccia, mormorando. <Piccola, puoi stare con me tutto il tempo che vuoi, anzi non voglio che tu vada via>.

Isadora sorride, stringendolo di più, intanto gli domanda. <Sai come avvisare gli altri?>

Chris sospira, gemendo. <Loro lo sanno già, ma non possiamo parlarci>.

La biondina smette di abbracciarlo, perplessa, Chris però non le da spiegazioni, piuttosto le prende la mano ed escono dall'ospedale.

La ragazza gli porge molte domande. <Cos'è successo? E' possibile che siamo già stati dimessi? Perché non andiamo dagli altri? Se è morto l'autista non dobbiamo testimoniare?>

Chris rimane un po' il silenzio, per poi gemere. <Non farmi domande, per favore >.

I hate that i need youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora