Parte 3

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Il monegasco sale ultimo scalino, e io non posso far altro che guardarlo.
Ha un jeans chiaro, una maglietta nera perfettamente aderente ai suoi addominali, i capelli nel suo disordine cercato e i soliti anelli al dito che fanno risaltare le vene delle sue mani.

Il mio cuore perde un battito quando lui incrocia il suo sguardo al mio.
Rimaniamo lì a fissarci per attimi che sembrano infiniti.
I suoi occhi percorrono la mia figura, e come se non fosse passato neanche un giorno, il mio corpo inizia a bruciare sotto il suo sguardo attento.
Il mio stomaco si chiude quando nei suoi occhi leggo un fuoco, quel fuoco che mi ha fatto innamorare di lui.

Cazzo Aurora non può farti questo effetto dopo un'anno! Datti un contegno.

Scaccio via dalla mia testa tutte le fantasie più peccaminose e lascio spazio al ricordo di Miami, così in un battito di ciglia, mi ritrovo a odiarlo di nuovo e penso che dal mio viso si capisca, visto che Charles cambia leggermente espressione.

Inizia ad avvicinarsi a me molto cautamente, come se avesse paura che con un passo sbagliato io possa andarmene.
Quando ormai è quasi a un metro da me, le mie gambe iniziano a vacillare, ma cerco di controllarmi il più possibile.

<<ciao>> mi dice il ragazzo titubante e vicino a un'attacco di cuore.
La sua voce inebria le mie orecchie e percorre tutto il mio corpo lasciandomi fitte violente.

Non rispondo e cerco di deviare il mio sguardo dal suo. Dietro di lui a qualche metro di distanza c'è quel traditore di Arthur, che ci sta osservando, così gli rifilo uno dei miei sguardi più brutti e lui di tutta risposta mi mima con le labbra un "scusa".

Giuro che me la paghi Arthur!

Charles segue il mio sguardo e capisce a chi sia rivolto, così ritorna a guardarmi.
<<non è colpa sua, non te la prendere con lui! Non sapeva che sarei venuto qua con i miei amici.>> mi dice richiamando il mio sguardo.
<<in realtà non sapevo neanche che siete rimasti amici, Arthur non me l'ha mai detto>> dice abbozzando un leggero sorriso.

Io non rispondo, riesco solo a guardarlo.
<<Aurora, possiamo parlare? È passato un'anno>> mi chiede.
<<non ho voglia di parlare>> rispondo dura.
<<se tu mi ascoltassi un secondo, potrei spiegarti tutto>> dice implorante.
<<Charles non mi interessa, sono andata avanti! Non ho bisogno delle tue spiegazioni. Sono fidanzata e sono felice così>> dico a muso duro mentre il mio cuore inizia a vacillare sotto al suo sguardo triste.

Non farti ammaliare, tu sei felice con Danny!

<<lo so che sei fidanzata e non voglio di certo scombinarti la vita>> dice il ragazzo.
<<allora cosa vuoi Charles?>> gli chiedo già stanca.
<<parlare con te, niente di più. Non mi interessa di cosa, l'importante è che parliamo>> dice lui sincero, e non so perché ma anche la mia testa si fa ammaliare da lui.
<<va bene>> dico sapendo di fare un'enorme sbaglio.

Il suo sguardo triste in un secondo cambia, lasciando spazio a una luce nei suoi occhi e facendo uscire le sue fossette ai lati della bocca.

Dio mio!

In un gesto involontario mi mordo le labbra e vedo Charles guardare questo mio gesto.
I suoi occhi si accendono di nuovo di un fuoco a me molto conosciuto, e il mio corpo inizia a fremere.

La tensione è troppo alta.

<<puoi andarmi a prendere un'altro drink?>> gli chiedo cercando di smorzare la situazione.
<<certo, sempre il tuo solito mojito?>> mi chiede sorridendo.
Io annuisco e rimango sbalordita da come se ne possa ricordare.
<<ok aspettami qua, torno subito>> dice portandomi una mano sul braccio in un tocco fugace e  involontario, per poi sparire verso le scale.
Io rimango ferma a guardare il mio braccio in preda alla confusione più totale.

Pages 2 || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora