Parte 10

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Charles's pov

"È il momento che entri, sta parlando di te"
Leggo il messaggio che mi ha mandato Arthur e prendo un bel respiro.
Mi appunto la giacca e la sistemo tirandola leggermente giù.
Quando sono pronto faccio segno con la testa, al ragazzo avanti alle porte, così prontamente lui le apre e entra prima di me.

Entro nella sala seguendo il cameriere e guardo dritto di fronte a me e la vedo.

Dio se è bella.

Ha i capelli tirati perfettamente all'indietro e racconti in un chignon.
Il suo abito è da togliere il fiato.
Ha un vestito lungo che abbraccia perfettamente le sue curve accennate, è completamente in una specie di pizzo nero, ma lascia intravedere tutto.
Potrebbe risultare volgare ma addosso a lei è semplicemente divino.
È un vestito della sua collezione, riesco a ricordarmelo.
Ricordo di averlo visto nei bozzetti che mi avevano inviato.
Non pensavo potesse essere così bello.

Deglutisco mentre continuo a camminare verso il tavolo e intanto la ispeziono, passo i miei occhi su ogni centimetro del suo corpo.

Nella sala è calato un silenzio tombale, l'unico rumore udibile è il ticchettio delle mie scarpe eleganti.

Quando vedo il suo sguardo incrociarsi con il mio, accenno un sorriso e arrivo al tavolo.

Al mio tavolo ci sono i genitori di Aurora, Beatrice , Michelle, poi i miei occhi si posano sull'individuo che mi provoca un senso di rabbia, Danny.

Cerco di rimanere impassibile e mi siedo, sentendo il suo sguardo infuocato addosso.

Prova a fare qualcosa stronzo e vedi come ti metto KO.

Neanche trenta secondi da quando mi sono seduto, e mi devo rialzare per andare sul palco vicino al Aurora.

Mi alzo e mi sistemo la giacca con un sorriso, che finisce di allargarsi quando intravedo con la coda degli occhi Danny con quasi il fumo dalle orecchie.

Mi posiziono vicino ad Aurora e vedo che mi guarda esterrefatta.

Dio quando vorrei prenderle la faccia e baciarla.

Le sorrido con il sorriso migliore che ho. So che le fossette ai lati della mia bocca la fanno impazzire.

Poi Sophia mi passa il microfono e me lo porto alla bocca non distogliendo mai i miei occhi da i suoi.

<<buonasera a tutti e buonasera Aurora! Sono il tuo finanziatore>> dico sorridendo, mentre dalla sala si alza il suono delle mani battere.

Solo in quel momento distogliamo lo sguardo per guardare verso la sala e vedo tutti gli invitati alzati ad applaudire.

Da lontano vedo il tavolo di mio fratello e mi scappa una leggera risata quando vedo quante mosse fanno i miei amici.

Sposto il mio sguardo verso il tavolo di Aurora e vedo Danny alzarsi per ultimo, dopo essersi guardato intorno, e battere le mani in modo provocatorio.
Mi fissa con sguardo pieno di sfida e non posso far altro che ricambiare lo sguardo mentre la rabbia mi torna a salire.

Sophia nota il mio stato e mi sfila gentilmente il microfono dalle mani e se lo porta vicino alla bocca.

<< io direi che sarebbe bello se deste inizio alle danze, con un bel ballo>> dice la ragazza guardandoci e la sala infuoca gli applausi come ad approvare quello appena detto da Sophia.

Guardo Aurora come per chiederle il permesso e quando lei incrocia i miei occhi, inclino la testa e gli porgo la mano.

Aurora posa i suoi occhi da cerbiatto sulla mia mano e dopo poco ci appoggia la sua.
Le sorrido e insieme scendiamo dal palco verso lo spazio sottostante, lasciato appositamente vuoto per creare la pista da ballo.

Pages 2 || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora