Seguì Neville avvicinarci al caminetto.
Prese da un vaso vicino della polvere che riconobbi all'istante.
"Questa è la polvere per la Metropolvere?" chiesi eccitata.
"Sì. La conosci? Sai come si utilizza?"
"Certo!"
Ne presi un pugno, entrai nel caminetto e buttai la polvere a terra.
"Diagon Alley!" esclamò mentre delle fiamme verdi mi avvolsero.
Immersa nelle fiamme verdi mi emerse nella mente quando Harry Potter prese la sua prima Metropolvere durante il suo secondo anno: sbagliò a pronunciare Diagon Alley e finì a Nottun Alley.
Mi accorgo della possibile grande stupidata che ho appena commesso ma non c'è molto tempo per rimpiangere sul latte versato. Le fiamme si abbassano e davanti i miei occhi si apre la grande via di Diagon Alley piega di negozietti colorati.
Posso tirare un respiro di sollievo!
La strada è stranamente vuota. Penso sia dovuto al fatto che oggi è il primo settembre quindi le compere in vista dell'inizio della scuola sono state fatti nei giorni precedenti.
Penso a quella strada anche solo il giorno prima: deve essere piena zeppa di famiglia, ragazzi, studenti in cerca di tutto ciò che serve per l'anno scolastico, i colori, i maghi dai grandi cappelli a punta, la frenesia e la felicità dell'aria, il profumo di dolciumi magici...
Le fiamme verdi si riaccendono alle mie spalle.
"Mamma mia, Marta, sei qui! Mi sono preoccupato. Te ne sei andata... poteva succedere di tutto..."
"Lo so, ho reagito senza pensare. Scusami."
"Dopo quello che ho combinato non sembrerò più responsabile come prima e mi faranno tornare a casa subito." mi rimprovero preoccupata.
"L'importante è che sei sana e salva. Ora andiamo a prendere la tua prima bacchetta!"
Entriamo nel negozietto e la prima cosa che noto sono gli infiniti scaffali pieni di bacchette magiche conservate accuratamente nelle proprie scatole.
La stanza è molto buia, illuminata solo da qualche lanternina qua e là. C'è anche una scrivania con una grande lampada al di sopra. E lì seduto c'è un signore anziano con capelli bianchi che gli arruffano la testa.
"Ohh, buongiorno Martha! Neville..." Ollivander fa un cenno di saluto a Neville.
"Buongiorno a lei signor Ollivander.
Mi scusi ma come fa a sapere il mio nome?"
"Oh signorina, io so molte cose e anche un ottimo intuito. Inoltre non hai mai sentito dire che qui nel mondo magico le notizie si diffondono velocemente?" risponde contento.
Probabilmente ora tutto il mondo magico è a conoscenza della mia situazione. Probabilmente non si parla d'altro!
"Comunque non siamo qui per questo! Vediamo che ti trovo." mi dice Ollivander avviandosi verso uno scaffale.
Ne prende una scatola e ci soffia sopra. Una nuvola di polvere si alza e fa tossire me e Neville.
"Crine di unicorno, 13 pollici e mezzo, dura. Prova questa."
La prendo in mano e la avito un po'. Niente.
Ollivander me ne fa provare di diverse ma con tutte non accade niente.
"Visto che tu sei più unica che rara direi di tentare questa. Piuma di coda di fenice, 15 pollici, sufficientemente flessibile."
La prendo in mano e la agitazione un po'. La lampada sulla scrivania si ruppe all'istante. Era lei!
"Scusate! Ora sistemo! Reparo!"
Tutti i pezzi di vetro iniziarono ad avvicinarsi e ad imcollarsi tra di loro fino a ricostruire la lampada perfettamente com'era qualche secondo prima. Tutti i presenti avevano un'espressione sorpresa. Ho eseguito il mio primissimo incantesimo in maniera impeccabile!
Trascorriamo il resto del pomeriggio tra i negozietti alla ricerca di tutto il necessario.
Quando tornammo ad Hogwarts con la Metropolvere era ormai sera e l'Hogwarts Express era appena arrivato nella stazione di Hogsmeade.
I ragazzi dei primo anno vennero guidati verso il tour con le barche attorno al castello per poi partecipare alla cerimonia dello Smistamento mentre gli altri furono accompagnati dalle carrozze guidate dai Thestla.
"Forse sarebbe meglio se ti cambiassi, se non vuoi fare tardi al tuo Smistamento."
Ah vero! Mi ero quasi scordata. Non potevo entrare ad Hogwarts se prima non conoscevo la mia casa d'appartenenza. Però a differenza degli altri ragazzi io avrei fatto il mio Smistamento all'inizio del terzo anno.
Pensando alla parte positiva è che probabilmente ho vinto un record: strega più vecchia a ricevere lo Smistamento.
Vado in un bagno per cambiarmi.
Indosso la mia uniforme appena comprata e lascio i miei vestiti nel baule che ho comprato il pomeriggio.
Il baule viene portati in quello che sarà il mio dormitorio.
Scendo in Sala Grande e quando sono sull'uscio noto che lo Smistamento già iniziata. Anzi è quasi giunta al termine perché è chiamato l'ultimo ragazzino timido e lentiginoso che viene smistato in Tassorosso.
"Martha Chase!" la professoressa McGonagall mi chiama per conoscere la mia casata.
Inizio a camminare nello spazio centrale tra i lunghi tavoli e sento tutti gli sguardi fissi su di me. Alcuni non sanno ancora chi sono e chiedono in giro; molti sanno già chi sono.
"Non hai mai sentito dire che nel mondo magico le notizie si diffondono velocemente?" Ora capisco cosa volesse dire Ollivander con "velocemente".
Mi accomodo sullo sgabello. Tutti mi osservano curiosi e io arrossisco violentemente imbarazzata anche se non lo do a vedere.
La professoressa McGonagall mi poggia il Cappello Parlante sul capo.
"Ahhh, Martha Chase! Che gradevole novità! Sei gentile e empatica, cerchi sempre di aiutare tutti ma sei anche intelligente, ingegnosa, determinata, parecchio testarda e ambiziosa. Inoltre ti piace l'ordine e il controllo...saresti un leader perfetto!
Un ragazza assai curiosa, proprio come la tua storia! Staresti bene dovunque dato che le tue capacità sono molto equilibrate. Ma dove ti posso mettere?
Mhhh...direi di evitare serpeverde nonostante ti possa aiutare verso la via della grandezza. Sai...sei troppo pura di cuore!"
"Perché non posso stare in serpeverde? La casata di appartenenza non definisce quello che sei. E poi esistono serpeverde buoni!"
"Certo...certo...ma forse è meglio non rischiare. Vedo che potrai fare grandi cose. Sei troppo preziosa!"
"Ma non cambierà niente! Poi starò qui solo per le lezioni anche se non penso farò molta amicizia: sono appena arrivata e già tutti mi guardano strana. E come dargli torto casco letteralmente dal cielo all'improvviso e vengo ammessa direttamente al terzo anno. Non sono una strega, neanche nata babbana dato che non ho mai ricevuto la mia lettera di ammissione. Come ha detto lei sono strana e non c'è una determinata cosa in cui sono brava perciò non vedo il motivo per cui gli altri dovrebbero avvicinarsi a me per fare amicizia. Probabilmente passerò questi anni da sola ma almeno potrò stare ad Hogwarts e magari dimostrare che non tutti i serpeverde sono cattivi!"
"E va bene dai: mi hai convinto! Ti smisterò in serpeverde. Se è quello che vuoi..."
"Sì, è quello che voglio! Voglio dimostrare a tutti che la propria casa non determina ciò che si è!!"
"Bene allora, SERPEVERDE!" annunciò il Cappello Parlante.
in tutta la stanza calò il silenzio. La professoressa McGonagall mi toglie il capello dal capo con aria molto sorpresa e inizia un debole applauso. Mi alzo dallo sgabello e mi dirigo verso l'unico posto libero del tavolo della mia casa ma non prima di voltare lo sguardo verso il tavolo dei professori e diciamo che la McGonagall non è l'unica sorpresa.
Mentre vado a sedermi sento molti commenti del tipo:"Certo che è molto strana! Cioè sbuca dal nulla ed entra al terzo anno." "È serpeverde! Per di più, hai visto quanto tempo ci ha messo? È anche testellante!" "Secondo me non è nemmeno nata Babbana. Non riuscirà nemmeno a fare un incantesimo. Bhe almeno ci sarà da divertirsi!"
Noto solo ora di averci messo tantissimo tempo. Più di uno Smistamento medio.
Attraverso il corridoio a testa alta guardando i ragazzi che mi sparlano che invece smettono subito e abbassano la testa.
La professoressa annunciò il via del grande banchetto e sul tavolo apparirono tantissime leccornie.
Riempì il mio piatto con del pollo accompagnato da verdure e cremoso purè di patate. Divorai il cibo affamata della giornata trascorsa. Mangiai anche un buonissimo pudding al cioccolato.
Al termine del banchetto, quando tutte le pance erano belle piene a dovere, la professoressa McGonagall augurò una buonanotte a tutti e mi invitò a raggiungerla nel suo ufficio.
Percorsi i corridoi e mi trovai per la terza volta in meno di 12 ore davanti all'ingresso con il grifo.
"Gatto!" esclamò ed entrai.
Nella stanza c'erano la professoressa, Neville ed Hermione e...Harry Potter.
"Ohh, Martha... finalmente ci possiamo incontrare!"
"Ciao Harry." dissi in tono imbarazzata.
"Martha tutto bene? Ti è piaciuto il banchetto?" mi chiese la McGonagall.
"Sisi tutto ok. Penso di dovermi solo ambientare."
"Certo, poi nel tuo caso ancora di più ma non ti preoccupare starai bene. Penso che faranno tutti a gare per averti come amica. Dovevi sentirli prima: non facevano altro che parlare di te. Hai fatto sicuramente colpo!" disse Neville.
"Bho, speriamo...Sapete io non sono proprio la tipa alla quale piace attirare l'attenzione e oggi ho avuto tutti gli occhi puntati addosso. Penso di stare apposto per almeno tutto quest'anno!"
"Non puoi di certo dargli torto però! Quando sei stata smistata in Serpeverde è stato così... così scocciante! Da te mi aspettavo di tutto ma mai e poi mai Serpeverde." disse la McGonagall.
"Mi sa che non è stata l'unica a pensarlo! Eravate tutti così stupiti." dissi nascondendomi il viso rosso dalla vergogna nelle mani.
"Ma dai, non dire così. Sì, eravamo tutti stupiti ma in fondo la casa non ti dice chi sei, no?" mi consolò Neville.
"La penso esattamente come te. Essere serpeverde non vuol dire che sei cattivo. Inoltre, esistono Serpeverde buoni."
"Ma certo, non significa nulla." disse Hermione e tutti sembravano d'accordo. "Ma ora torniamo a noi. Ti abbiamo fatta venire qui per darti la tua giratempo. È una giratempo un po' particolare: l'abbiamo modificata proprio per te visto che puoi anche cambiare luogo. Mi raccomando usala saggiamente: solo per il fine per il quale te la stiamo affidando. Ti ricordo che è una grandissima responsabilità. Potresti alternare il presente e il future anche cambiando una piccolissima virgola!"
"Certo! Starò molto attenta. Conosco bene cosa potremo rischiare."
"Bene, allora, ecco a te!" Prese la collanina con i due fini anelli collegati alla delicata clessidra lavorata attentamente con oro come i rami intrecciati di un albero dalla tasca del mantello e me la infilò al collo.
"Ogni giro corrisponde a circa 2 ore. È molto importante che nessuno sappia di questo nemmeno gli studenti o gli insegnanti qui a scuola. Inoltre nessuno ti deve vedere per due volte nello stesso posto, nemmeno tu. Ricorda che ogni viaggio deve essere sempre pensato in anticipo, non puoi decidere all'ultimo di viaggiare nel tempo perché potresti essere vista più facilmente se non ti ricordi cosa hai fatto prima. Per oggi provvederemo a cancellare la memoria a tutti quelli che si sono accorti della tua assenza. Per..."
"Noo. Per favore non cancellate la memoria a tutti! Non voglio che poi le persone che amo non si ricordino più nulla di me!" la interruppi.
"Oh ma non ti preoccupare. La magia si è evoluta negli ultimi 20 anni: possiamo cancellare la memoria di una sola giornata però devi essere brava a mentire inventandosi una giornata piuttosto veritiera da raccontare quando penseranno che sia l'1 settembre. Comunque dicevo che per
usare la giratempo ti consiglio la notte così quando finisci una tua giornata puoi farne una qui da zero e così via. Dovrebbe essere tutto..."
"Grazie dell'opportunità. Prometto che non vi deluderò."
"Per qualunque cosa chiedi pure..." disse la professoressa McGonagall.
"Assolutamente, siamo sempre disponibili per te." disse Harry e tutti i presenti annuirono.
"Grazie a tutti per la vostra fiducia!" dissi sorridendo.
Dopo poco tutti dovettero tornare a casa perché si era fatto molto tardi e rimanemmo solo io e la McGonagall.
"Ah, quasi dimenticavo! Per le lezioni private direi di trovarci tutti i sabati. Magari dalle 9 alle 12 la mattina e dalle 16 alle 18 il pomeriggio. Gli argomenti arretrati solo tanti considerando tutte le materie però ce la faremo. Ho saputo che ti è già riuscito il tuo primo incantesimo addirittura al primo tentativo. Complimenti!"
"Grazie. In realtà non ci ho non sapevo nemmeno cosa stessi facendo." risposi arrosendo e nascondendo la giratempo nel mio mantello.
In quel momento la porta alle nostre spalle si spalancò.
Entrarono due ragazzi con l'uniforme di serpeverde: uno alto, biondo con gli occhi azzurri che indossava la spielletta del prefetto e l'altro di media statura, moro e con gli occhi verdi.Ciaoo👋
come state? Spero tutto bene.
Vi stata piacendo la mia storia? Che ne pensate del fatto che Martha è serpeverde?😅 Ve lo aspettavate?
E voi, invece, di quale casa siete? Fatemelo sapere nei commenti...🤔
Ci vediamo, spero, settimana prossima con un nuovo capitolo 😘
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Il mistero della magia
AléatoireAlla fantasia perché è l'unico posto dove ognuno di noi può fare ed essere ciò che vuole completamente e può rifugiarsi dai problemi. La fantasia è l'unico luogo in cui tutti possiamo sentirci noi stessi!