Jimin aveva il fiato corto, le gambe doloranti per tutto quel camminare ed era coperto di fango dalla testa ai piedi.
Ma ce l'aveva fatta.
Fortunatamente, dopo svariati mesi di solitudine, si era abituato a muoversi per conto proprio in mezzo agli alberi e, anche se aveva perso parecchio tempo per la scarsa visibilità notturna, finalmente era di nuovo nei pressi dello chalet.
Non poteva urlare per richiamare Yoongi in caso fosse stato nelle vicinanze, non quando gli rimanevano solo una manciata di proiettili per occuparsi degli zombie, e quindi decise di abbandonare la protezione del bosco.
Se era ancora vivo, sicuramente avrebbe cercato di tornare nell'unico riparo che conosceva nella zona, ovvero quella casa.
Entrò nella piccola radura attorno alla recinzione e strizzò gli occhi quando vide una sagoma scura vicino al cancello.
Strinse la presa sulla pistola, pronto a fare fuoco, e continuò ad avvicinarsi in punta di piedi.
Da quella distanza era impossibile capire cosa o chi fosse: le probabilità che fosse Yoongi non erano troppo alte, ma comunque il suo cuore batteva veloce.
Si avvicinò ancora un poco e trattenne il respiro per l'ansia del momento, perché magari si stava sbagliando, magari era solo un cervo, o addirittura uno zombie.
Ma quando fu abbastanza vicino gli occhi gli si riempirono di lacrime.
Quella giacca scura decorata da linee azzurre l'avrebbe riconosciuta ovunque.
"Yoongi..."
Si girò di scatto, accorgendosi della sua presenza soltanto ora che aveva detto con un filo di voce il suo nome, e senza aspettare nemmeno un secondo corse verso di lui.
Jimin aprì le braccia, i singhiozzi che gli scuotevano l'intero corpo e il cuore finalmente più leggero.
Lo sapeva che lo avrebbe ritrovato!
Yoongi gli saltò letteralmente addosso, facendo cadere entrambi per terra.
Un dolore lancinante alla spalla mozzò il fiato di Jimin, ma ignorò completamente la cosa andando a stringere con forza Yoongi fra le braccia, anch'egli che lo teneva ben saldo intorno ai fianchi.
La pioggia gli bagnava il viso e lo nascose contro il collo del maggiore.
"Dio, mi hai fatto preoccupare così tanto..."
Lacrime iniziarono a uscire dai suoi occhi ed il suo corpo iniziò a tremare come una foglia mentre Yoongi aumentava la propria stretta, arrivando quasi a piantare le unghie nella carne di Jimin che si era scoperta durante la caduta.
Un piacevole tepore iniziò ad espandersi dalla spalla al petto, ma anziché smettere di tremare per quella temperatura più accogliente i suoi brividi aumentavano sempre più e con essi la sensazione di avere il corpo sempre più pesante.
Iniziò ad essere difficile anche mantenere gli occhi aperti.
Si sentiva come sul punto di addormentarsi e con un ultimo sforzo andò a posare una mano cadaverica e tremante sulla sua guancia, perché l'altra, non sapeva come mai, non riusciva a muoverla.
Voleva vedere Yoongi, ammirare il suo viso dolcissimo, le sue labbra morbide, i suoi occhi da gatto...
E doveva assolutamente dichiararsi.
"Ti amo anch'io Yoongi. Avrei voluto dirtelo prima..."
Non si sa con che forza, riuscì a staccarlo dalla propria spalla e con le prime luci dell'alba che filtravano appena oltre i nuvoloni che ancora non accennavano a sparire, il castano lo poté vedere in faccia.
Gli occhi vuoti e la bocca aperta piena di sangue ancora caldo che lentamente gocciolava cadendogli sul petto.
Jimin sorrise, le pupille ancora piene d'amore, ma l'anima completamente distrutta dall'angoscia.
Nonostante il dolore alla spalla ormai completamente inesistente, nonostante la vista offuscata e il fiato corto per tutto il sangue perso, il male maggiore era il capire che Yoongi non aveva rispettato la sua promessa di amore eterno.
Perché non lo stava più amando, non con il cervello ridotto in budino, la coscia mangiucchiata e il desiderio animalesco di divorarlo vivo.
Ma aveva sempre saputo che per loro non ci sarebbe mai stato un lieto fine, aveva solo bisogno di vederlo di persona.
Andava bene così, l'importante era averlo vicino a sé in quegli ultimi istanti.
Chiuse gli occhi.
Andava bene così.
○○ the end ○○
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SPAZIO POLIPETTA🐙Ebbene sì cuties, End of Time è ufficialmente conclusa.
Probabilmente mi starete odiando in questo momento per questo finale tutt'altro che felice, ma diciamolo chiaramente: sarebbe stato davvero possibile un good ending per i nostri YoonMin, considerando il genere di storia?
Personalmente non lo credo.
Anche perché tutta questa storia è nata partendo proprio dall'immagine do quest'ultimo abbraccio, proprio dalla fine del tempo.
Un po' perfido da parte mia, lo accetto, ma amo questo finale.
Amo l'idea che si possa amare anche in situazioni disperate come un'apocalisse, amo l'idea che si possa anche morire col sorriso sulle labbra, amo l'idea che a volte la cosa giusta da fare sia soltanto accettare la realtà dei fatti e "seguire il flusso", perché contrastarlo può causare solo dolore e nessun guadagno, in certi casi.
Ovviamente questo per quanto riguarda questa specifica storia, non estrapolate queste mie parole!
Detto questo, vi faccio un'ultima domanda: cosa ne pensate di questa storia cuties? Vi è piaciuta? Spero tanto di sì, anche perché se mi conoscete sapete che è la prima di questo genere che scrivo!
Anzi, se siete nuov* sul mio profilo vi dico subito che potete trovare tante altre storie sui BTS con tante trame diverse, alcune più smut, altre più carine e coccolose, altre angst.
Se volete dare un'occhiata, sarebbe un enorme onore per me (vi consiglio di passare dal mio profilo Instagram @ francypolipetta02 dove ho dei post dedicati ad ogni mia storia con un accenno di trama, la ship protagonista e altre informazioni utili).
Io ora vi saluto, e vi ringrazio di cuore per essere arrivat* fino a questo punto con questa storia!
Love you all cuties 💜🐙
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End Of Time [YOONMIN]
FanfictionGli zombie vagano liberi in un mondo ormai collassato dove ognuno pensa a sé stesso. Jimin riesce a sfuggire a morte certa grazie all'arrivo di Yoongi che lo invita ad unirsi a lui e ad altri cinque ragazzi. Unendo le forze riusciranno a superare l'...