Capitolo 3: una giornata scolastica diversa...

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Pov Liam 

Quella maledetta sveglia... mi chiedo ancora perché non la butti fuori dalla finestra. A spengerla è Theo che si trova vicino a me, ovviamente! 

<<Dai Liam, non mi va di trascinarti fuori dal letto questa mattina. E' solo lunedì>>. 

<<Qualche minuto e ci sono>>. 

<<Va bene, provo a fidarmi>>. E si gira verso di me, lasciandomi un delicato bacio sulle labbra.

<<Buongiorno>>. 

<Giorno amore>>. 

<<Vado a preparare la colazione, muoviti>>. E dopo un altro bacio veloce esce dalla camera diretto in cucina. Ma io prima come facevo a svegliarmi senza i suoi baci?! 

Decido di alzarmi e andare in bagno a lavarmi e vestirmi per poi lasciarlo a lui; però il tempo di uscire dalla camera tutto vestito che sento il suono del campanello e Theo che apre la porta e poi subito lui chiamarmi. Mi sbrigo a scendere le scale e mi trovo davanti sia Stile che Malia, ma perfetto no?! Niente Lidia?? 

<<Allora è vero che vivi da lui>>. 

<<Perché non doveva essere vero?>>. Risponde il mio ragazzo prima di tornare in cucina a finire di cucinare. 

<<Bravo Liam, almeno fallo rendere utile>>. Dice Malia. 

<<Siete venuti qui perchè esattamente?>>. Chiedo già irritato, la mattinata era cominciata così bene... 

<<Sia per controllare la situazione che per portarti a scuola>>. Risponde Stile sedendosi sul divano. 

<<Non dovete controllare nessuna situazione e un passaggio per andare a scuola ce l'ho da inizio anno, grazie...>>. Rispondo cercando di mantenere la calma. 

<<Dai Liam, ti portiamo noi>>. Insiste Malia. 

<<Fatemi capire, siete venuti qui di mattina presto solo per rompere?? Perché in questo caso potete anche andare via>>. Dico seriamente. 

<<Liam è pronto, vieni che si raffredda>>. Dice Theo dalla cucina e vado verso quella stanza, senza degnarli di un altro sguardo. Chiudo la porta della stanza, consapevole che questo non gli impedirà di origliare. 

<<Ne abbiamo già parlato Liam>>. 

<<Lo so, ma non è giusto. Loro piombano in casa nostra e sono convinti di fare quello che vogliono. Pretendono di portarmi loro a scuola, ma a questo punto vado a piedi pur di non salire in macchina con loro>>. 

<<Ora ti calmi, mangi perché altrimenti non reggi fino al pranzo e poi ci prepariamo per andare a scuola. Poi decidi te con chi andare>>. 

<<Dovrei decidere? Vengo con te e basta, non dovevano neanche permettersi di venire qui adesso>>. 

Finiamo in silenzio la colazione e questa cosa mi da ancora più fastidio. Neanche a casa mia posso stare in pace con il mio ragazzo; usciamo dalla cucina e li troviamo seduti in salone.

<<Avete finito e potere lasciarci andare a scuola?>>. 

<<Abbiamo sentito quello che hai detto Liam>>. 

<<Non avevo dubbi, quindi?!>>. 

<<Senti andiamo, ma lo sai che non ci fidiamo>>. Dice Stiles. 

<<Questo lo so, ma non gli date neanche la possibilità di ottenerla>>. Rispondo seriamente per poi salire in camera con Theo che si deve ancora cambiare, e dopo aver sentito la porta chiudersi lascio un lungo sospiro. 

Una relazione complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora