sedici

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io: ci fai entrare o ci devi fissare ancora un po'? - domando in modo arrogante provocando un ghigno odioso sul suo viso.
mattia: stai calma santarellina - dice spostandoci per farci entrare
io: non chiamarmi più così
mattia: altrimenti? - domanda col suo solito sorriso
io: altrimenti niente, non farlo e basta - sbotto per poi andare verso il tavolo e prendermi il mio amato gin tonic.
bea: amo io vado da edoardo - dice per poi andarsene.
io: chi è? - domando invano perché lei ormai è già partita.
perfetto, sono sola.
mi avvicino ad un gruppo di persone seduta sul divano con la quale faccio quasi subito amicizia, se non fosse che l'atmosfera viene interrotta dall'arrivo di mattia e matteo.
matteo: come sei bella - dice sorridendo
io: come sei ridicolo - dico ricambiando il sorriso
mattia: si vede che sei una tipa del west
io: almeno sai a chi appartengo - dico facendogli l'occhiolino
mattia: e dov'è il red ranger adesso? - domanda sotto le risate degli altri
io: a fare un live, tu da quanto non li fai? - domando stuzzicandolo e lui in tutta risposta mi guarda male per poi andarsene.
meno uno.
prendo un'altro gin lemon e uno spritz, mi risiedo e decido di scrivere qualche messaggio ad andrea per rassicurarlo.

                                        amore con rondo tutto ok                                       non preoccuparti di niente                                                  spacca tutto, ti amo

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amore con rondo tutto ok
non preoccuparti di niente
spacca tutto, ti amo

sei ubriaca?

la serata prosegue tra risate, balli e alcol.
x: giochiamo a obbligo o verità? - domanda un ragazzo di cui non ricordo minimamente il nome
io: cazzo abbiamo, sei anni? - domando e gli altri ridono
mattia: cos'è? hai paura di tradire power rosso? - domanda ridendo
io: non ho paura di niente power blu - dico facendogli l'occhiolino, seguita da un coro
x: iniziamo allora - dice sorridendo
fanno partire la bottiglia che si ferma su bea
bea: verità
x: ti faresti edoardo?
bea: già fatto - dice e tutti scoppiano a ridere, me compresa
dopo qualche giro, purtroppo, è il mio turno
io: obbligo
x: limona mattia
io: neanche morta
mattia: te l'avevo detto che aveva paura - dice con un ghigno, rivolto al suo amico.
così mi alzo, mi metto a cavalconcini su di lui e inizio a limonarlo.
non so quanto sia durato il limone perché, da talmente avevo bevuto, non sentivo molto bene e mi sembrava di essere completamente in un'altro mondo.
a riaccendere i miei timpani è stato il rumore provocato dalla caduta di un bicchiere.
mi stacco e vedo lui.
andrea.
ha le lacrime agli occhi, la mandibola evidente e stringe le mani in un pugno.
dietro di lui ci sono una quindicina del suo team e ago che scuote la testa.
io: andre io- balbetto alzandomi da mattia
andrea: tu niente valentina - dice con la voce spezzata guardandomi negli occhi
mattia: l'ho sempre detto che le tipe del west sono puttane, non ti è bastato che ti ho portato via la tua ex, arrigoni? - domanda alzandosi e posizionatosi davanti ad andrea, il quale non risponde con le parole ma con un pugno.
che poi diventano due, tre, quattro.
salta addosso a mattia e iniziano a darsi innumerevoli pugni.
poi mattia riesce a posizionarsi sopra andrea e poi ancora andrea sopra mattia.
gli altri del team se la prendono con quelli di rondo, coi "blu".
e io?
beh, mi sono appoggiata ad un muro e ho iniziato a piangere, forte.
finché un rumore, il rumore che fa una pistola mi risveglia.
a dare il fuoco è stato uno del team di andrea, che ha sparato in aria, come per dire stop.
per fortuna direi.
ago simone e luca staccano andrea da mattia.
andrea ha le mani insanguinate, le labbra gonfie, il naso penso sia rotto o comunque messo molto male e respira faticosamente.
mattia invece ha un occhio viola, il setto nasale evidentemente rotto ed è steso a terra circondato da sangue, sia suo che di andrea.
cala un silenzio.
ma non è un silenzio qualsiasi, ci sono persone che commentano, che vanno in soccorso degli amici o che decidono di uscire.
andrea invece mi guarda continuando a piangere.
io: andrea veramente - dico alzandomi ma luca mi fa segno di stare ferma
luca: hai già fatto abbastanza sorellina - dice abbracciandomi
andrea: non cercarmi più - dice con un filo di voce e con gli occhi rossi, per poi uscire seguito dal suo team.
io: come ha fatto a venire? - mi sorge spontanea la domanda mentre mi siedo sul divano
luca: con l'aereo.. lui in realtà aveva finito il live da poco meno di un'ora - lancio lo sguardo sull'orologio.. le 4.00 di notte - e non vedeva l'ora di rivederti.. non sapeva che tu eri qui
io: e come l'ha saputo?
luca: ago - dice e io annuisco - perché hai baciato rondo? - domanda sedendosi accanto a me
io: stavamo giocando a obbligo o verità, io ho bevuto un sacco e non capisco niente - dico piangendo e luca mi abbraccia.
ha capito che non l'ho fatto apposta.
luca: tu non provi niente per lui? - domanda e io scuoto la testa continuando a singhiozzare - stai calma sorellina, si sistema tutto - dice dandomi un bacio sulla guancia
io: è la terza volta che andrea fa a botte per me
luca: andrea fa sempre a botte - dice ridacchiando - non devi sentirti in colpa - dice e io annuisco, stanca della discussione, stanca della serata.
chiedo a luca di portarmi a casa, assicurandosi che venisse anche bea con noi.
ci fa salire entrambe sulla macchina e guida fino a casa sua.
io: perché non da sofia?
luca: vale.. è meglio che stai lontana da ago per un po' - dice e io annuisco.
arriviamo a casa di luca, accompagna prima bea nella camera degli ospiti e poi accompagna me nella mia camera.
luca: hai ancora qualche vestito qui.. in caso domani vado a prenderteli, ora dormi serena - dice dandomi un bacio sulla fronte
io: ti voglio bene luca - dico stringendolo forte a me
luca; anche io, nonostante le tue cazzate - dice ridendo e io sorrido.
ci salutiamo e finalmente mi addormento.
|andrea pov's|
io: non cercarmi più - dico con un filo di voce e con gli occhi rossi, per poi uscire seguito dal mio team.
ago: fra mi dispiace - dice mettendomi un braccio intorno alla spalla.
saliamo sul van e tutti mi martellano di domande relative a cosa volessi fare con rondo.
io: non voglio fare niente per ora - dico e lancio uno sguardo ad ago, che capisce e chiede di smettere di parlare di quanto accaduto.
arriviamo a casa, mi butto sul letto e fisso il soffitto per un po'.
le lacrime non scendono più, ma questo già lo sapevo.. io sono fatto così, una cosa più mi ferisce e più non lo mostro.
era da tanto che non sentivo queste emozioni, i miei problemi ultimamente erano solo lavorativi ed economici.. ma problemi d'amore no.
e forse stavo meglio prima.
cerco di non pensarci più e riesco ad addormentarmi.
|la mattina dopo|
*suona la sveglia*
allungo il braccio, spengo la sveglia, mi strofino gli occhi e sbuffo.
sono le dieci del mattino.
prendo il telefono, scendo al piano di sotto e trovo alcuni del team a fare colazione.
team: ciao bello - dico quasi in contemporanea
io: ciao ragazzi - dico prendendo un pacchetto di cereali e del latte.
metto tutto nella tazza, rigorosamente prima cereali e poi latte, e inizio a mangiare.
sblocco il telefono e noto le notifiche di valentina:

Into your eyes - ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora