cinquantatre

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|il giorno dopo|
valentina pov's
mi sveglio improvvisamente, strofino gli occhi per poi aprirli svogliatamente.
mi guardo attorno: sono nella stanza di andrea.
cazzo.
mi alzo velocemente, metto i pantaloncini della sera prima e scendo al piano di sotto.
in sala ci sono tutti gli amici di andrea che dormono, mentre in cucina, per fortuna, ci sono ago, sofia e gaia.
io: ciao - dico sedendomi - cosa c'è per colazione?
ago: sei a casa di andre, cosa vuoi che ci sia oltre a latte e cereali? - domanda ridendo
io: fammi un cappuccino e basta per favore - dico e lui annuisce, accendendo la macchinetta del caffè.
sofia: non ti sei molto goduta la festa di ago ieri
io: mhm no, ero già ubriaca prima di venire - dico rubando un biscotto da gaia
gaia: ei - dice dandomi una sberla sulla mano e io rido
sofia: potevi evitare di bere prima
io: vabbè era un aperitivo
sofia: appunto, un drink, non tre - puntualizza mentre ago mi porge la tazza con dentro il mio cappuccino
io: madonna che pressa sofia, non bevevo da nove mesi - dico sorseggiando il cappuccino
sofia: era un evento importante
gaia: non darle ascolto - mi dice all'orecchio, cercando di sussurrarlo, senza riuscirci
sofia: ti ho sentita - dice e noi ridiamo
dopo aver fatto colazione rimango seduta a guardare tik tok, finche sento dei passi da dietro, mi giro e vedo andrea con indosso soltanto un paio di pantaloni.
andrea: ciao sofi - dice dandole un bacio tra i capelli - gaia - dice facendole cenno con la mano
a me non rivolge neanche lo sguardo, manco per sbaglio.
riporto il mio sguardo sul telefono, esco da tik tok ed entro su instagram così da non fare rumore.
ago: vale comunque chloe ha dormito con luca - dice e io alzo lo sguardo
io: ah si? - domando sorridente posando il telefono.
andrea si siede nell'unica sedia libera, quella davanti a me, e inizia a fare colazione.
ago: si, penso che non abbiano solo dormito
sofia: io ho sentito qualcosa
gaia: qualcosa? sembrava di stare allo zoo - dice e io scoppio a ridere
andrea: ha preso dall'amica - dice lanciandomi uno sguardo, per poi ribassarlo sulla sua ciotola di cereali
io: cosa intendi? - domando guardandolo
andrea: che urli - dice scrollando le spalle, mentre sofia e gaia si trattengono dalle risate
io: con te? - domando e lui annuisce - dovresti sentirmi con gli altri allora, quello con te non è niente - dico e lui sorride scuotendo la testa, mentre sofia e gaia scoppiano a ridere.
noto che ago è silenzioso, più del solito.
mi alzo, prendo la mia iqos e vado fuori.
mi siedo sulla panchina e inserisco la heets.
ago: ei vale - dice uscendo di casa e sedendosi accanto a me
io: ago - dico per poi iniziare a fumare
ago: sai che io ti voglio bene vero? - domanda guardandomi negli occhi e io scoppio a ridere
io: si lo so, anche io te ne voglio - dico appoggiando la mia testa sulla sua spalla
ago: e che ne voglio davvero tanto pure ad andrea? - domanda ed io annuisco
io: perché mi dici cose ovvie? - domando accennando  un sorriso
ago: beh ecco.. vedi.. ieri tu e andrea l'avete fatto - dice velocemente e io alzo la testa di scatto, guardandolo
io: non mi ricordo niente
ago: eri ubriaca - dice ovvio
io: e lui.. - dico con un filo di voce mentre ago mi appoggia una mano sulla gamba, accarezzandola delicatamente
ago: ha detto che è il minimo che avresti potuto fare per lui - dice e una lacrima riga il mio volto, seguita velocemente da tante altre - non volevo dirtelo perché so che ti fa stare male, però è giusto che tu lo sappia.. voglio bene ad entrambi ma andrea ieri ha sbagliato - dice accarezzandomi la guancia, cercando di asciugare le mie numerose lacrime.
scuoto la testa avvicinandomi al suo petto, per poi crollare in un pianto profondo tra le sue braccia.
ago sospira e mi accarezza i capelli, lasciandomi ogni tanto dei baci delicati sulla testa.
dopo circa una decina di minuti arriva anche sofia che, senza pronunciare una parola, si siede e mi abbraccia.
io: lui - dico tra un singhiozzo e l'altro
sofia: lo so, so già tutto piccola - sussurra
dopo essermi calmata, rimango fuori con loro fin quando non ci raggiungono anche chloe e bea.
chloe: amo ti devo raccontare tante cose - dice sorridente ma, quando si avvicina e nota il mio stato d'animo, il suo sorriso svanisce
bea: che è successo vale? - domanda accarezzandomi la spalla
ago racconta tutto ciò che è successo ieri sera e, durante il racconto, entrambe portano una mano sulla bocca e scuotono la testa, per poi guardarmi e accennare un sorriso di conforto.
io: non dite niente - sbotto per poi alzarmi e tornare in casa.
appena entro vedo andrea seduto sulla sedia, la stessa di prima, intento a guardare tik tok.
alza lo sguardo, mi guarda dal basso verso l'alto e si riconcentra sul display.
non ci faccio caso, vado in sala, prendo ago dalla culla e lo porto nella sua stanzetta, al piano di sopra.
dopo averlo allattato e cullato, si addormenta.
decido di tornare a casa, prima però devo cambiarmi.
pertanto entro in camera di andrea, dove lo trovo disteso sul letto.
cazzo pensavo fosse ancora giù.
senza dire nulla mi chino, prendo il top di ieri sera sul pavimento, e vado in bagno, sotto lo sguardo attento di andrea.
mi cambio, butto la maglia di andrea sul letto e scendo al piano di sotto.
sofia: vale, hai bisogno di riposarti, ci penso io ad ago - dice accarezzandomi la spalla
io: mi sento così inutile- dico iniziando a piangere - è mio figlio dovrei stare tutto il tempo con lui
sofia: non è facile, dopo il parto si hanno periodi emotivi molto strani, in più tu hai già i tuoi problemi.. non preoccuparti piccola, per il latte gli do quello in polvere che sostituisce il tuo materno - dice e io accenno un sorriso.
bea e chloe decidono di venire con me, così che una di loro guidi.
torniamo a casa e mi butto sul divano.
mi guardo attorno e vedo le tutine di ago, mi manca già.
scrivo a sofi se quando si sveglia può portarlo qui a casa e lei mi risponde positivamente.
mentre penso a tutto quello che è successo ieri sera, entro su instagram per distrarmi.
scorro varie storie, tra cui ci sono quelle dei miei zii che sono andati con jacob in vacanza in sardegna, storie dei miei amici in america, storie di persone al mare, e poi arriva quella di andrea, la persona di cui meno vorrei sentire parlare:

Into your eyes - ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora