Un ordine disobbedito

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Dopo che il fumogeno Topaz colorò il cielo di un rosso intenso, le truppe della stessa famiglia, come quelle del nemico, riempirono il cielo di suoni e proiettili che spaventarono anche gli uccelli ignari.

In pochi secondi l'aria venne inquinata dai fumi tossici originati dalla polvere da sparo dei cannoni. Gli occhi dei soldati cominciarono a lacrimare talmente tanto da farli confondere su chi fosse loro alleato e chi loro nemico, nonostante i forti colori rosso e viola che li contraddistinguevano .

Nell'aria, oltre ai colpi di tosse di coloro che respiravano i fumi, si poteva udire lo stridente sibilo dei proiettili che fendevano l'aria. Una parte dei soldati si era già cimentati in un corpo a corpo, e si poteva perciò sentire il clangore metallico delle lame che si scontravano brutalmente.

Già dopo pochi minuti si udivano grida strozzate che potevano presagire gravi ferite o addirittura la morte. Oramai l'aria pulita e frizzantina era completamente avvelenata da una maleodorante e densa nebbia grigia, la quale rendeva la quotidiana e piacevole brezza mattutina invivibile.

Ogni tanto era possibile sentire in lontananza la vibrazione delle corde degli archi e delle numerose balestre che stavano scagliando frecce a non finire.

Questo scenario faceva da sottofondo al duello al quale stava prendendo parte Augustus, che non aveva ottenuto nemmeno un leggero graffio sin dall'inizio. Così, volontariamente, egli decise di sollecitare l'ira dei soldati Blossom : si batté singolarmente con ogni soldato Blossom, escluso Clifford, lontano dall'esercito.

Aveva ucciso coloro che avevano provato ad attentare alla vita della sua famiglia. E mentre combatteva pensava a che carneficina quello scontro stava provocando: l'esercito ufficiale e qualificato, che aveva di conseguenza più probabilità di sopravvivere, era stato affiancato da giovani inesperti, schiavi e prigionieri che non erano adatti a combattere e venivano sfruttati come vittime sacrificali di qualcosa più grande di loro.

Mentre Augustus e Charles (suo fratello), si proteggevano le spalle a vicenda, Clifford osservava la scena da lontano: era sinceramente colpito dalla coppia affiatata che i due creavano lavorando sinergicamente; e al contempo inorridito dal fatto che nonostante i due nobili avessero scaturito l'ira dei più immaturi ragazzini del suo esercito, questi ultimi avessero reagito, infrangendo il suo ordine di non ferire Augustus.

E mentre i due combattevano la fazione Blossom, un'importante componente di questa famiglia si trovava a combattere quella opposta: Jason Blossom, primogenito (di qualche minuto rispetto alla gemella), valoroso combattente, addestrato per questo momento da quando aveva solo 8 anni.

Il rosso si stava battendo contro una quindicina di soldati Topaz, e stava mostrando le sue abilità sviluppate nel corso di anni di addestramento. Il suo non era un semplice metodo di combattimento, era una vera e propria arte della spada: i suoi movimenti erano sinuosi, si muoveva con agilità e leggerezza, non si faceva mai cogliere impreparato e anche quando sembrava spacciato, riusciva a cavarsela, difendendosi o attaccando. Nonostante la giovane età, riusciva a tenere testa a uomini molto più grandi di lui: li uccise tutti in meno di 10 minuti, e non ebbe neanche bisogno di fermarsi e riprendere fiato.

Clifford, nonostante fosse stato lui ad addestrarlo per tanti anni, non avrebbe voluto far partecipare suo figlio ad una battaglia così tragicamente cruenta, ma la sua volontà non era nulla in confronto alla missione di guerra che veniva perpetrata da generazioni.

Per ora abbiamo solo descritto le emozioni degli uomini...ma come si stavano sentendo in quel momento le donne nel castello?

CHERYL'S POV:

Oggi, 4 luglio 1627, è il giorno della fatidica battaglia che scriverà il mio futuro, insieme a quello dei Topaz. Se Augustus Topaz dovesse sopprimere il nostro esercito e mio padre, io diventerei una loro vittima sacrificale... e se proprio deve accadere, spero di non essere messa al rogo come una strega. Mi trovo nella mia camera da letto, in piedi per la troppa adrenalina al pensiero di mio fratello in balia di quei mostri, mentre mia madre piange nella sua stanza. Ho provato ad andare a confortarla, ma mi ha respinta molto poco gentilmente come suo solito. Ho provato ad intrattenermi con i miei soliti passatempi, ma è stato tutto inutile. Avrei preferito andare a combattere con il mio cavallo bianco, il mio amato arco e le mie mortali frecce. Sicuramente sarei stata meglio delle mezze cartucce pescate dal villaggio che sono state spedite sul campo solo per morire al posto dei valorosi soldati Blossom.

An Ancient Love // ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora