La Lettera

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CLIFFORD'S POV

Rincorro mia moglie mentre si allontana velocemente da me e Cheryl per tornare in camera sua e prolungare ancora questo sciopero del silenzio a volte interrotto da sfuriate come quella appena avvenuta, ma ormai sono stanco, stanco di non essere trattato come un re quale sono né da mia moglie, né dal mio esercito.

Questo gioco è durato fin troppo e nonostante mia moglie non voglia sottostare alle mie regole, sarà costretta a farlo. E se non vuole dare ascolto alle mie parole, solamente delle prove concrete potranno convincerla.

Decido quindi di dirigermi nella stanza privata. La porta dinanzi a me è serrata da una piccola chiave che custodisco sempre nel comodino della mia stanza matrimoniale, perciò dopo essermi recato a prenderla davanti allo sguardo gelido di mia moglie immobile che non capiva cosa volessi cercare in quella stanza, apro la porta. Questa stanza è off-limits a chiunque tranne che a me, mia moglie, e chiunque altro si rechi in questo posto con il mio consenso, ovvero un numero estremamente limitato di persone particolarmente fidate.

All'entrata trovo appese sulle pareti carte geografiche di smisurato valore le quali sono state trovate dal sottoscritto in diversi luoghi del mondo e nei posti più abbandonati, e per questo uniche. Oltre ad essere appese e conservate in teche realizzate in pregiato legno di ciliegio, nel resto della stanza ci sono altre credenze della stessa varietà di legname su cui ne sono riposte altrettante.

Mentre sto camminando, passo delicatamente il mio dito sulla superficie legnosa, notando con disgusto che dei granellini di polvere sono rimasti a contatto con la mia chiara pelle, creando un fastidioso contrasto.

Supero una fila di orologi di inestimabile valore, collane, pietre preziose ricavate dagli scavi compiuti nelle diverse zone, e mucchi di lingotti d'oro, alcuni fuori in bella vista, altri in credenze apposite, per poi giungere apparentemente alla fine della stanza. Comincio quindi a tastare il muro ricoperto di pregiata carta da parati, fino ad avvertire la sottile discrepanza tra la parete e un minuscolo sportellino incassato in essa. Con l'aiuto delle mie corte unghie riesco a sbloccare il piccolo meccanismo applicando pressione, e un flebile suono meccanico conferma la riuscita della mia azione. In poche frazioni di secondo lo sportello si apre del tutto rivelando un involucro di un colore porpora brillante, recante lo stemma della famiglia Topaz. Con mani tremanti afferro la lettera e me la rigiro tra le mani, pronto a portarla da mia moglie.

Mentre ripercorro con passo deciso le file di copricapi provenienti dalle più svariate parti del mondo mi fermo di colpo, proprio mentre mi stavo accingendo a spingere la porta di legno dell'uscio per tornare da mia moglie.

Cerco di fare il minor rumore possibile mentre mi giro leggermente alla mia destra, giusto in tempo per udire un flebile respiro proveniente dalle pile di cappotti per le giornate più fredde, simile a quello che mi aveva fatto bloccare poco prima.

Con la mano sposto la prima veste, ma vengo interrotto da un urlo adirato di mia moglie, che avevo lasciato in camera ad aspettare il mio ritorno.

Insospettito ma allarmato dalle urla della mia consorte mi allontano, ripromettendomi di tornare più tardi per una seconda ispezione.

PENELOPE'S POV

"CLIFFORD" urlo per la terza volta, sperando di veder comparire una testa rossa dalla porta in mogano dinanzi a me. Non ho interesse per ciò che ha da mostrare, visto che non cambierà la mia idea sulla quella famiglia di sciagurati né tantomeno sulla loro pidocchiosa figlia, quindi preferirei impiegare il mio tempo in attività più piacevoli come la consumazione di un profumato tè assieme alle compagne del mio club di lettura.

Mentre sono persa in questi pensieri, sento la voce di mio marito che si è degnato di tornare dopo avermi lasciata ad aspettare, e che annuncia il suo ritorno. Con sguardo fulmineo lo guardo negli occhi, prima di accorgermi dell'involucro color porpora che tiene con delicatezza tra le dita. Una vampata di rabbia mi fa scattare in piedi e avvicinare a Clifford, cercando di impormi nonostante sia notevolmente più alto di me.

An Ancient Love // ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora