TONI'S POV:
In un attimo mi ritrovo catapultata nella realtà, e come prima sono faccia a faccia con la rossa. Stavolta fortunatamente le sedie ci permettono di trovarci alla stessa latitudine.
Mi accorgo immediatamente che non è più all'altro estremo del tavolo, bensì dinanzi a me, e quella vicinanza improvvisa mi provoca un senso di disagio e... inferiorità. Non mi sento degna di stare così vicina a lei, mi sento sporca e mediocre in confronto a lei anche se poco tempo prima ero esattamente come lei. La differenza di età poi non aiuta: sembro una bambina che lei ha il fastidioso compito di accudire, ma senza un reale compenso e motivo per farlo.
"Alzati la veste" dice con un sorriso incoraggiante.
Che imbarazzo, sento che il mio viso sta tornando rosso di nuovo...e anche più di prima. Abbasso il viso verso l'orlo della veste, che sto timidamente alzando fino a poco sopra l'ombelico.
Cheryl scruta la mia ferita sul fianco, e dopo averla studiata per bene, prende un fazzoletto imbevuto di acqua, e prova a metterla sulla ferita senza neanche avvertirmi.
"A- Aspetti" mormoro spaventata mentre vedo la sua mano avvicinarsi al mio fianco. Prima ancora di sentire il fazzoletto umido posarsi sulla mia delicata e martoriata pelle, posso immaginare la sensazione di bruciore, e la sola idea mi fa venire la pelle d'oca.
Cheryl nel processo aveva posato la sua mano sulla mia coscia non senza provocarmi un brivido che avevo cercato in tutti i modi di mascherare.
"Hai freddo?", dice premurosamente ma con il suo solito sguardo misterioso, accorgendosi dei miei peli ritti e accennando un dolce sorriso, massaggiando poi la mia coscia come per scaldarmi, anche se il suo gesto non fa che peggiorare la situazione e l'unica cosa che si sta infuocando ancora una volta è il mio viso.
Ma perché reagisco così?
"C-cosa deve f-fare con il fazzoletto?"
"Stavo solo togliendo il sangue secco intorno alla ferita...se ti spaventi già solo per questo non saprei come calmarti per il dopo" dice con il suo solito ghigno, con cui questa volta mi sta palesemente dando della fifona.
Nonostante mi stia mettendo in difficoltà e ne sia perfettamente cosciente, non voglio dargliela vinta del tutto. Decido quindi di stringere i denti, calmare i miei ormoni impazziti e dopo un bel respiro dico: "Vada, non la interromperò ancora. Inizi e finisca il suo lavoro, per favore".
Riprendendo il suo lavoro la sua mano lascia la mia coscia, facendola diventare incredibilmente fredda, e posando il fazzoletto vicino al fianco pulisce completamente la zona interessata. Il dolore non è eccessivo, nonostante ciò alcune volte per via di spasmi del mio corpo, Cheryl si è ripetutamente fermata per chiedermi se stesse premendo troppo.
Perché si preoccupa così tanto? Non è già strano che una principessa si stia curando di una serva? E con tutta questa premura e attenzione?
Dopo aver concluso il "preliminare" e aver buttato il fazzoletto sporco del mio sangue sul tavolo, mi guarda con sguardo scherzoso dicendo:
"Sei stata brava, ma adesso dovrò essere più cattiva e forse questo farà più male" e indica una ciotola con del liquido che deduco sia disinfettante.
Immerge un secondo fazzoletto nella ciotola, bagnandolo completamente, e lo strizza per evitare che l'eccesso di disinfettante bagni il pavimento e mi faccia troppo male.
"Pronta?" "Sì" "Sicura?" "S-sì" dico in modo non molto convincente... avvicina nuovamente la sua mano alla ferita, cercando di distendere la pelle in quella zona con l'altra mano per facilitarsi il lavoro; e poi improvvisamente passa all'azione.
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An Ancient Love // Choni
FanfictionSiamo nel 1627; Delle faide accumulate negli anni e mai risolte porteranno due potenti famiglie nobili inglesi espatriate in America, i Blossom e i Topaz, a combattere una sanguinosa guerra per ristabilire la supremazia di una delle due casate. I...