dove sono finita?

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Passai le mie giornate in preda alla paura che potesse succedermi la qualunque, leggendo il diario quando ormai lei l'altra me era ormai a letto e rimasi schioccata quando lessi che voleva eliminarmi, faceva incubo dove lei moriva per mano mia e io prendevo il suo porto, aveva intenzione di bruciare tutto, eppure anche se siamo solo riproduzioni abbiamo dei sentimenti pensieri nostri, e poi per quale ragione dovrei ucciderla? Posso anche vivere così, se lei mi promettesse di non farmi alcun male, la venererei come mia sola e unica dea, perché mi vorrebbe fare tutto questo? Dopotutto mi ha creato lei.
Rimasi sveglia tutta la notte a cercare un modo per fuggire, il giorno che seguì quella notte era sabbato perciò lei non aveva scuola ma i genitori lavoravano, quando si alzò dal letto io cominciai a tremare, feci finta di continuare a dormire quanco senti che il tetto si alzava, apri i occhi e vidi la sua enorme mano che si avvicinava sempre di più, mi alzai e cominciai a correre, ero preparata a questo, avevo già le scarpe da ginnastica messe e un coltello enorme tra le mani per cercare di difendermi, ovviamente per lei sarebbe stato come uno spillo ma speravo potesse servire a qualcosa, corsi in cucina dove la sua mano non poteva arrivare da lì così la senti che cominciava ad arrabbiarsi, apri la casa a metà e mi aveva 1uasi presa se non l'avessi infilzata con il coltello, per lo spavento ritiro la mano, non sapendo da dove scappare uscì dalla finestra e mi ritrovai sul pavimento della mia stanza solo più grande, li aveva presa, mi teneva nelle sue mani cicciotto se ma qualcosa non andava, cominciai ad ingrandirmi dopo essere uscita dalla casa, mi sentivo strana, vedendomi identica a lei in tutto e per tutto persino in altezza lei rimase in pietrita, corse via alla ricerca di un nascondiglio ma io la segui, volevo spiegargli che non gli avrei mai fatto del male che se mi avrebbe lasciato vivere non l'avrei mai minacciata in alcun modo, appena sono arrivata da lei scopri che ero in trappola, mi mise le mani alla gola e comincio a stringere, stavo soffocando così in preda alla paura lo pugnalata allo stomaco, solo che mi ero scordata che ciò che avevo ormai era un coltello a tutti i effetti anche per lei e non più uno spillo, mi lascio andare e finalmente sono tornata a respirare, lei barcolava e comincio a gridarmi contro dopo di che cadde a terra e non vidi più nessun segno di vita nei suoi occhi, c'era sangue ovunque persino su di me, stavo andando nel panico più totale, io non volevo questo perché mai è successo? Al che senti la mamma entrare in casa
-teaoro mi sono scordata di prendere il portafoglio-
Con lei c'era anche papà che aveva ormai finito il turno di notte e mi videro in quello stato, ora mi avrebbero ucciso per aver fatto questo alla loro bambina, almeno pensavo guasto invece.
-teaoro ma che hai combinato? Ti avevamo detto di lasciar perdere era una tua opera d'arte quella-
La mamma non sembrava per nulla spaventata da quella vista
-be dopotutto la nostra bambina vuole essere unica e sola dovevi aspetqrtelo-
Contrabatte il padre, ma qui sono tutti matti? Si complimentarono con me per la riuscita nel aver ucciso il mio clone ma ero io il clone, mamma si mise a pulire mentre papà si occupava di seppellire il corpo, ma sembrava tutto troppo inreale, mangiammo tutti insieme come una vera famiglia felice e poi mi diressi in camera, era tutto troppo strano.

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