scoperte e ricordi pt2

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Leggete le "spiegazioni" sotto a tutto così che capirete meglio. Spero  che il capitolo vi piaccia. Ci vediamo al prossimo capitolo ciaooo

Scoperte

Erano ormai 3 anni che il mio dolce papà se ne era andato. Io nel frattempo ero cresciuta e avevo cambiato carattere. Ero diventata più cattiva, calcolatrice e spietata. Dario il mio ormai patrigno ci aveva fatto conoscere la famiglia ricci. Fingendosi mio padre e non patrigno. Andammo a mare con loro. Ci dissero anche di avere un terzo figlio che al momento non c'era.
Diventai amica stretta di rosa la terza ed ultima figlia.
Dopo un anno dalla conoscenza dei ricci ( che ormai erano diventati la mia  2 famiglia) andai da sola a casa ricci per stare con rosa. Però non avevo conosciuto ancora quello che dovrebbe essere ciro ricci.
Quando andai a casa ricci
Rosa mi portò nella sua camera per parlarmi.

Ros: e inutile che fingi con me
Mar:  che cosa stai insinuando?
Ros: ć è qualcosa che ti tormenta e da 1 anno che lo vedo ma non ho mai voluto approfondire perché ancora non eravamo in confidenza

Io cedetti subito.
Gli raccontai tutto. Della morte di mio padre, dei di salvo, del tradimento di mia madre verso mio padre e del fatto che dario non era assolutamente mio padre.
Che schifo chi avrebbe voluto avere un padre come lui oppure avere LUI stesso come padre. Sicuramente nessuno.

Rosa rimase pietrificata dal mio racconto mentre io ebbi un attacco di panico al solo ricordo del mio papà morto a terra in un parco giochi.

Lacrime calde e amare solcavano il mio volto. Scendevano copiose mentre il mio respiro si faceva sempre più corto.
Incominciai a singhiozzare forte molto forte e a non respirare bene. La vista mi si offuscava. Presa dal panico anche rosa corse giù a chiamare i suoi genitori che in 3 secondi mi abbracciavano confrontandomi.
Ľ attacco di panico finì. Le lacrime si seccarono la vista ritornò normale e il respiro si regolatilizava.
Francesca e Salvatore mi chiesero di raccontargli tutto e così feci.
Rimasero anche loro pietrificati sentendo il mio racconto.
Mi abbracciarono e giurarono di aiutarmi a vendicarmi. Lo so. Non avrei dovuto. Così facendo avrei infranto la promessa fatta a mio padre. Ma non potevo stare con le mani in mano.

Facemmo varie ricerche e riuscimmo a bloccare il conto corrente dove prendevano i soldi di mio padre.
Li avrei incastrati costi quel che costi.

Ritornai a casa. I mie "genitori" erano infuriati. Sapevano che in qualche modo c'entravo anche io in questa storia.
Così mi picchiarono fino a che non svenni. 
Ma prima di svenire sentì la porta di ingresso sbattere a terra e le voci di Francesca e Salvatore che dicevano ai mie "genitori" che ormai erano in trappola. La polizia entrò e li arrestò.
Mia madre per organizzazione di omicidio violenza sui minori e falsificazioni di documenti. A quanto pare i soldi erano intestati a noi figli e lei per averli aveva falsificato il testamento e alcuni documenti. Mentre il mio patrigno per violenza minorile, alleanza di tentato omicidio e anche lui falsificazioni di documenti.
Stavo per svenire quando due braccia mi circondarono e mi presero in braccio. Quando sentì la voce di un ragazzo che non avevo mai sentito.

Io e mio fratello passammo alla custodia dei ricci. Mentre i miei genitori furono arrestati.

E da quel giorno che non vidi più i mie "genitori"  venivano soltanto a trovarmi con dei permessi.

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Spiegazione:
I genitori di maria e Riccardo hanno finto per tutto ľ arco della storia. Non si sono mai interessati a maria ecco perché compaiono così poco. Dopo questo capitolo i genitori di maria e Riccardo non compariranno più in questa storia. Ma soltanto un'ultima volta in un capitolo che uscirà più avanti

MIA moglie\~ciro ricciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora