Schizophrenic [h.s] (Italian Translation)

Capitolo 7.

Premetto che in questo capitolo, il PDV di Chloe è ambientato in un sogno. Buona lettura (:

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P.D.V. di Harry

"Starai bene qui da sola?" chiesi a Chloe con simpatia mentre lei si rannicchiava sotto le coperte. Onestamente, ho sperato che mi chiedesse di restare con lei ancora.

Chloe semplicemente annuì mentre con la testa si appoggiò contro il cuscino. Sentii una piccola fitta di tristezza nel mio stomaco, finsi un debole sorriso mentre andavo a spegnere le luci. "No," Chloe disse duramente, poi addolcì la voce. "Intendo, per favore lasciale accese."

Mi accigliai. "Chloe, non puoi dormire con le luci accese, amore. Che ne dici se accendo la luce notturna del bagno?"

Chloe mostrò un sorriso in concordanza.

Dopo aver staccato la spina della luce notturna dalla parete del bagno, tornai indietro nella stanza degli ospiti dov'era Chloe. Agganciai la luce adiacente al suo letto così sarebbe stata in grado di vedere perfettamente. Mi sorrise nuovamente in segno di ringraziamento mentre ritornavo in camera prima di chiudere silenziosamente la porta.

Dalle mie labbra trapelò un forte sospiro mentre viaggiavo nella mia camera. Lasciai la porta aperta in caso che Chloe avesse avuto bisogno di me.

Tolsi la mia t-shirt nera, poi i jeans e scivolai sotto le coperte. Ero così dannatamente esausto. Elizabeth da sola era in grado di provocare un mal di testa a qualcuno. Ma lo shopping con Chloe era stato molto più difficile di quanto immaginassi. Apparte il suo batter ciglio quando gli altoparlanti si accesero, o il suo piangere quando qualcuno maledì il corridoio successivo, lei era davvero come una ragazza qualunque. Mi aveva drogato di ogni dannato negozio, aveva voluto provare tutti i dannati vestiti, e anche passato attraverso il reparto scarpe per trenta minuti buoni.

Questo non vuol dire che io non mi fossi divertito: l'avevo fatto. Avevo amato vedere il suo brillante sorriso sulle sue labbra. Avevo amato guardare il suo volto illuminarsi mentre trovava una camicia attraente o un paio di scarpe carine. Guardare Chloe mi aveva fatto realizzare che non era lei il mostro ma che le persone l'avevano fatta diventare tale. In realtà giunsi a questa conclusione il giorno in cui l'avevo incontrata (cioè solo il giorno prima). Lei forse non parlava molto o sorrideva spesso, ma aveva una personalità di una persona sana. Rideva occasionalmente a delle battute, alzava gli occhi incredibilmente ad ogni stupida cosa, e strillava come una ragazzina carina quando diventava emozionata. Ma guardare mentre Chloe faceva ccompere, non mi aveva fatto vedere nessun genere di insanità in lei. Infatti, nessuno aveva notato qualcosa di sbagliato in lei. Era solo una ragazza che faceva shopping e questo era come tutti l'avevano vista. Incluso me.

Non sapevo perché questa ragazza stava per commettere un suicidio la scorsa notte ( questo era un altro motivo per il quale volevo restare con lei ancora). Non sapevo perché questa ragazza copriva le sue orecchie mentre si discutva o si alzava la voce. Non sapevo perché questa ragazza si tirava indietro ad ogni mio minimo tocco. Non sapevo perché controllava la sua spalla costantemente come se fosse inseguita. Ma sapevo una cosa: Chloe non era pazza. Qualunque sia stata la ragione che abbiano avuto per rinchiuderla, ero piuttosto sicuro che non fosse stata una buona ragione. Questa ragazza poteva essere spaventata o nervosa ma non pazza o non stabile psicologicamente. Lei era solo diversa, come le avevo detto prima. Lei vedeva le cose da una diversa prospettiva che tutti gli altri non potevano capire.

Ero ben abituato alle persone 'insane'. Preferirei non parlarne.

Una debole voce fece aprire lentamente i miei occhi. Ero ancora seduto, pronto per sentirla ancora, ma nulla. Sospirai. Chiusi i miei occhi ancora. Poco dopo il suono del mio nome scivolò attraverso le mie orecchie. Mi alzai appoggiandomi sui gomiti, i miei occhi strizzarono nel buio fino a quando non vidi una piccola figura vicino la porta.