Londra, Inghilterra, 12/12/2003

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Io e Oliver ci svegliamo la mattina seguente con il sole che filtrava dalle finestre. Ci guardiamo negli occhi e ci faciamo un sorriso.

<<Buongiorno, Oliver>>. Dico io.

<<Buongiorno, Munks>>. Mi dice Oliver.

Mi alzo dal letto e vado in bagno a lavarmi. Poi torno in camera e aiuto Oliver a vestirsi.

<<Che cosa facciamo oggi?>>. Mi chiede Oliver.

<<Oggi dobbiamo fare delle cose importanti>>. Gli dico io.

<<Che cosa?>> Chiede Oliver.

<<Prima di tutto, dobbiamo cercare un lavoro>>. Gli dico.

<<Un lavoro?>>. Ripete Oliver.

<<Sì, un lavoro. È una cosa che fanno le persone grandi per guadagnare dei soldi>>. Gli spiego.

<<Perché?>>. Mi chiede Oliver.

<<Perché abbiamo bisogno di soldi per vivere>>. Gli spiego.

<<Perché?>>. Chiede ancora Oliver.

<<Perché...>>. Mi fermo.

Come potevo dirgli che i soldi sono necessari per pagare l'affitto, le bollette, il cibo, le medicine? Che i soldi sono necessari per sopravvivere?

<<Perché è una lunga storia>>. Dico infine.

<<E come si fa a trovare un lavoro?>>. Mi chiede Oliver curioso.

<<Non lo so. Ma ci proveremo>>.

<<D'accordo>>.

<<Poi, dobbiamo iscriverti alla scuola materna>>. Gli dico.

<<La scuola materna?>>. Ripete Oliver.

<<Sì, la scuola materna. È una cosa che fanno i bambini piccoli per imparare delle cose>>. Gli spiego.

<<Che cosa?>>. Mi chiede Oliver.

<<Tante cose. Come leggere, scrivere, contare, disegnare, cantare...>>.

<<E anche giocare?>>. Mi chiede Oliver speranzoso.

<<E anche giocare>>. Confermo io.

<<E ci sono altri bambini?>>. Mi chiede Oliver entusiasta.

<<Sì, ci sono altri bambini>>. Gli rispondo.

<<E posso fare amicizia con loro?>>. Mi chiede Oliver felice.

<<Sì, puoi fare amicizia con loro>>. Rispondo io.

<<Bene!>>. Esclama Oliver.

Sorrido e lo abbraccio.

<<Allora, sei pronto?>>. Chiedo a Oliver.

<<Sì>>. Mi dice Oliver.

<<Allora, andiamo>>. Gli dico.

Prendo Oliver per mano e usciamo dall'appartamento. Scendiamo le scale fino al pianterreno, dove c'è la mia auto. Apro il baule e prendo una cartella con dentro il mio curriculum vitae. Poi apro il sedile posteriore e metto Oliver dentro. Chiudo la portiera e salgo al posto di guida. Accendo il motore e parto verso il centro della città.

Io e Oliver iniziamo la nostra giornata, sperando di trovare un lavoro e una scuola materna.

Io e Oliver arriviamo al centro della città e ci mettiamo alla ricerca di un lavoro. Mi fermavo davanti a ogni negozio, a ogni bar, a ogni ufficio che aveva un cartello con scritto "Cercasi personale". Entravo e chiedevo se c'era una posizione disponibile per me. Mostravo il mio curriculum vitae e mi presentavo con educazione. Oliver mi seguiva e mi aspettava con pazienza.

Un Fratello Come PadreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora