Chapter 5: The lost hope's ideology

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Al termine della riunione era ormai calata la notte. La squadra decise quindi di ritirarsi nelle camere, che gli erano state messe a disposizione, per riposare un po' prima di tornare al lavoro. Era importante non esagerare se volevano rimanere lucidi e vigili in territorio ostile. Esausti cercavano di staccare la mente dalla missione e di ricaricare le energie per le sfide che si prospettavano nei giorni successivi.

<<Ragazzi, andate pure a fare una doccia>> disse Anya con un sorriso premuroso. <<Nel frattempo, io preparo qualcosa per cena.>>

I militari annuirono con gratitudine.
La stanza comune si svuotò lentamente mentre ognuno si dirigeva verso la propria camera per prendere una meritata doccia e un momento di riposo. Nel frattempo, Anya si mise all'opera in cucina, preparando con cura la cena per il gruppo.

Infondo lei era cresciuta da sola e aveva imparato a prendersi cura di sé stessa senza chiedere aiuto, le faceva bene poter essere utile in qualche modo.. sperava così di evitare che qualcun altro si sentisse come si era sentita lei allora.

Soap fu il primo a tornare nella sala comune, la sua figura rilassata si stagliava nell'ambiente tranquillo. Notò Anya intenta ai fornelli, impegnata a preparare una deliziosa cena per la squadra con quel poco che aveva a disposizione. Si avvicinò a lei con un sorriso affabile sbirciando con interesse le azioni che la vedeva compiere con estrema precisione.

<<Quindi, Maggiore Lysenko, come sei arrivata a diventare un Ufficiale delle Forze Armate Ucraine?>> chiese Soap, era curioso di sapere cosa avesse portato una così bella ragazza ad intraprendere un percorso come quello militare.

Anya, mentre mescolava gli ingredienti sulla pentola, rivolse a Soap uno sguardo serio ma gentile. <<Mio padre.. è il Generale Ivan Lysenko, un alto ufficiale di governo. Fin da piccola sono stata cresciuta con una formazione militare,>> fece una breve pausa per poi riprendere il discorso << lui.. aveva già scelto questa strada per me. E poi la Russia ha ufficializzato la dichiarazione di guerra.. "operazioni militare speciale" come la chiamano loro. Non è stato semplice, ho lavorato giorno e notte per guadagnarmi il mio grado e sono orgogliosa di servire il mio Paese.>> Man mano che la sua mente vagava nei ricordi riusciva a sentire le urla delle persone che scappavano dalle bombe e la devastazione alla quale aveva dovuto assistere impotente, erano vividi come non mai e le graffiavano il cuore con una violenza tale che faticava ad augurare la stessa sofferenza ai suoi peggiori nemici.

Il sergente annuì silenziosamente, le parole si affollavano nella sua mente ma sapeva che non era il momento adatto per condividerle. Prima che la conversazione potesse approfondirsi ulteriormente, Simon e König fecero il loro ingresso nella stanza, seguiti da Keegan. Anya tirò un sospiro di sollievo, sentendo un senso di protezione nel vedere gli altri membri della squadra riuniti intorno a loro. Non era il momento opportuno per affrontare i dolori del passato, soprattutto ora che aveva appena iniziato a trovare un po' di equilibrio nella sua vita.

La mattina successiva, Anya entrò nella sala pranzo per fare colazione e si trovò di fronte ai ragazzi della Task Force 141. Un leggero imbarazzo si diffuse nella stanza, non erano decisamente abituati a avere una donna nel loro gruppo.

Simon osservava la ragazza con uno sguardo sconvolto, i suoi occhi erano velati da una sottile scintilla che nemmeno lui comprendeva a pieno. Era affascinato dalla sua bellezza radiante e dal suo carisma magnetico ma non era ancora convinto di potersi fidare di lei. Ogni dettaglio del suo volto e del suo corpo sembrava catturare la luce in modo incantevole. Si sentiva attratto da lei in un modo totalmente inaspettato e intenso nonostante tentasse con tutte le sue forze di non pensarci. Ringraziò mentalmente di aver già indossato la sua maschera. Non poteva permettersi di fare trasparire anche il conflitto che aveva in testa, a maggior ragione in una situazione come quella in cui si trovavano. Non era né il momento né il luogo per lasciarsi distrarre. Nel disperato tentativo di allontanare di dosso quelle sensazioni prese il comando.

In the Line of Shadows: Operation Phoenix | Simon &quot;Ghost&quot; RileyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora