Prologue: Countdown to Chaos

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17 Luglio 2024

📍Bruxelles, Belgio.





"Okay, dovrebbero esserci tutti ora, possiamo iniziare." disse la giovane donna con tono affannato, destreggiandosi tra gli innumerevoli documenti. L'intera commissione NATO era stata convocata in fretta e furia su ordine del Segretario Generale Jens Stoltenberg, un impresa degna dei migliori libri di storia osò pensare lei. L'atmosfera nel fin troppo ampio ufficio era crollata rapidamente in un estenuante tensione surreale mentre i leader dei vari paesi membri, che per i gusti dell'uomo si trovavano decisamente troppo vicini alla sua porta, si incaponivano immersi in accesi dibattiti. Erano tutti consapevoli del motivo per cui si trovavano lì quel giorno, tuttavia ognuno di loro aveva opinioni contrastanti su come reagire.

Nessun Presidente sano di mente avrebbe voluto che la propria nazione si trovasse coinvolta in una guerra, specialmente con una potenza nucleare come la Russia. Era un vero disastro e ora toccava proprio a lui rassicurare gli alleati e risolvere la questione.

Stoltenberg annuì grevemente, il suo volto era segnato dal peso delle informazioni che doveva comunicare. Non gli era mai piaciuta quella parte del suo lavoro ma, nonostante non fosse una situazione piacevole, sapeva che era suo dovere farlo. Si prese un breve momento per studiarsi i visi dei colleghi che notando la sua entrata calarono in un solenne silenzio, prese un profondo respiro e posò alcuni fogli sulla scrivania, era finalmente pronto ad iniziare il suo discorso... o almeno lo sembrava.

"Distinti leader e membri della commissione NATO, vi rivolgo le mie parole in un momento di grande preoccupazione per la sicurezza internazionale. È emerso che l'organizzazione terroristica russa nota come 'Phoenix' ha scatenato una serie di attacchi devastanti nelle città ucraine ai confini con Polonia e Romania. Rispettivamente nelle città di Leopoli, Cernivci e Mukacheve. In particolare queste ultime due non sono ritenuti punti di interesse strategico-militare. " Si fermò un secondo per riprendere fiato e abbassò gli occhi quasi in una tacita scusa per la tragedia che non erano riusciti ad evitare mentre un leggero brusio si alzava dalla platea. "Tali attacchi sono pertanto da intendere come una chiara minaccia alla libertà e alla sicurezza dei nostri cittadini. " Continuò con fermezza. Il silenzio calò nella sala, interrotto solo dal fruscio dei fogli e da sussurri preoccupati.

"Come rappresentanti dei nostri rispettivi paesi abbiamo il dovere di difendere i principi fondamentali su cui si basa la nostra alleanza. L'aggressione di Phoenix richiede una risposta ferma, decisa e coordinata da parte di tutti noi. Non possiamo cedere al terrore della guerra."

"Siamo venuti a conoscenza, da fonti attendibili, che il presidente Volodimir Zelenskyy è diventato un bersaglio primario di Phoenix. Inoltre, le informazioni confermano che stanno pianificando un attacco missilistico su larga scala alle principali città europee, un attacco diretto alla vita di milioni di persone e alle fondamenta stesse della nostra sicurezza collettiva. Il tempo a nostra disposizione per agire è limitato, e la situazione richiede un'azione rapida e risoluta." Sospiro, non convinto di essere riuscito a trasmettere davvero quanto terribile e spaventosa fosse la situazione.

"Come alleanza NATO non possiamo intervenire apertamente in quanto non sarebbe più possibile scongiurare l'entrata in guerra dei nostri territori. È una decisione difficile quella che oggi siamo tenuti a prendere ma la soluzione migliore è: riunire una squadra d'elite addestrata per affrontare situazioni ad alto rischio e agire nell'ombra. I migliori tra i migliori. Il loro coraggio, le abilità tattiche e la loro professionalità sono considerati la scelta ideale per affrontare questa missione cruciale. Loro saranno la Task Force 141. Si occuperanno sia della protezione del presidente Zelenskyy sia di sventare l'attacco missilistico. Per motivi di sicurezza le loro identità rimarranno top-secret. Miliardi di vite saranno nelle loro mani."

"Oggi quindi, chiedo a ciascuno di voi di unire le forze, di mettere da parte le divergenze e di lavorare insieme per contrastare questa minaccia senza precedenti. Siamo la NATO, non ci arrenderemo a coloro che cercano di minare la nostra stabilità e libertà."

  

Fu così che la decisione di affidare la missione di protezione del mondo alla neocostituita Task Force 141, una squadra senza pari composta dai membri più abili e coraggiosi dei paesi NATO, venne presa all'unanimità.





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FILE N. 561
[Missile Strike: July 16, 2024]

 561 [Missile Strike: July 16, 2024]

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In the Line of Shadows: Operation Phoenix | Simon "Ghost" RileyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora