37.

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Chris Pov:

Fisso la parete bianca davanti a me come se questo mi potesse dare le risposte che cerco.

Emma è ancora in sala operatoria, non so cosa sia successo hanno provato a spiegarmi ma il mio cervello non ha recepito e non intende recepire ancora informazioni.
Non voglio vedere nessuno, non voglio sentire nessuno, nessuno mi deve toccare e nemmeno pesare.

Vorrei solo veder uscir da questa fottuta sala operatoria la mia futura moglie con mia figlia.

Sane e salve.

Sapevo, io lo sapevo che Emma avrebbe fatto di tutto per non mettere noi, la sua famiglia,  in un possibile pericolo, sapevo che avrebbe voluto cavarsela da sola.
E adesso ringrazio ancora Jeff che era entrato nell'account di Emma così da vedere i suoi spostamenti.
E fortunatamente eravamo arrivati in tempo.

Sono qui da solo, Josh e papà sono andati al nascondiglio degli Unknown, a quanto pare scomparsi nel nulla, si vede che la voce che Atena sia stata arrestata e corsa più veloce di un fulmine facendoli volatilizzare.

So che non sono scomparsi ma adesso senza un capo, potrei scommettere i miei coglioni che verranno a chiedere protezione da noi.
Ma fortunatamente questo non sarà più un problema per noi, si spera.

<< Vai a prenderti un caffè, hai la faccia di uno che sta per svenire da un momento all'altro>>
Con voce pacata e preoccupata Jeff si fa spazio tra i miei pensieri.

Avrei bisogno di un caffè e qualcosa da mettere sotto i denti, ma ho lo stomaco chiuso, sia dalla rabbia ma sopratutto dalla preoccupazione.

Come potrebbe essere la mia vita senza Emma?!
Dio mio non riesco nemmeno a pensare ad una vita senza di lei.
Lei è stata nella mia vita da sempre.
Lei era la ragazzina che mi portava la merenda quando eravamo piccoli.
Era la sedicenne che nascondeva la faccia nell' armadietto quando passavo affianco a lei perché si vergognava.
È la donna che ho visto tenere testa a tante teste di cazzo dentro il nostro club.

Potrei dire una frase molto solita " lei è la mia donna" ma non sarebbe realmente così.
Perché non sei tu che scegli lei, e lei che sceglile te.
Se io adesso sono a questo punto della mia vita con lei e perché proprio lei lo ha voluto.
E sinceramente non me né capacito ancora.

Lei ha aspettato me.

Quindi lei non è la mia donna, lei è la donna.
La donna che amo e rispetto.
Darei tutto per renderla felice.
E se santo cielo non si muove ad uscire da quella cazzo di sala operatoria mi incazzero cosi tanto con lei da non riconoscermi.

Butto il bicchierino di plastica nel cestino e torno ciondolando al mio posto dove ormai ha la forma del mio culo visto che sono qui da otto fottute ore.

Nemmeno il tempo di sedermi.

<<Signor Williams è atteso in sala parto>>
Un infermiere fa capolino dalla porta chiusa da ormai troppo tempo e la terra mi tema sotto i piedi.

Io dovrei andare dove?!

<<Su,si sbrighi>> in incita ancora mentre io sicuramente la sto guardando con uno sguardo da ebete misto ad uno sguardo di terrore.

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