Capitolo 1- ɢʟᴀꜱɢᴏᴡ

363 18 8
                                    

Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che non c'è niente di più vero
di un miraggio
E per quanta strada ancora c'è da fare
Amerai il finale
(Buon viaggio (Share The Love),
Cesare Cremonini)

01/06/21

<<Vincent dai svegliati, me ne devo andà>>
Simone si stava lavando la faccia nel bagno della sua stanza e si affacciò solo con il viso per poter dire una cosa al suo ragazzo che dormiva ancora.

<<Dai Simone devi andare per forza?>>
Vincent, appena svegliato dalla voce del suo ragazzo, pareva abbastanza contrariato mentre si alzava con la schiena rimandando seduto sul letto.

Il riccio, abbastanza arrabbiato, non rispose, uscì dal bagno senza asciugare le mani e andò in cucina per fare colazione, dove trovò sua madre fare del caffè.

<<Tesoro buongiorno>>
disse la donna versando il caffè appena fatto dalla moka nella tazzina e posandolo a tavola.

<<Vincent?>>
aggiunse prendendo un'altra tazzina per suo figlio.

<<Dopo un po' di richiami si sta finalmente alzando>>
Simone quella mattina sembrava particolarmente freddo, non capitava spesso che non rispondeva al buongiorno di Floriana e non ringraziava per il caffe.

Sua madre notò subito che nello sguardo del figlio, rivolto verso il caffè sul tavolo, ci fosse qualcosa di strano, ma loro due parlavano molto e quel comportamento non era di Simone.

<<Qualcosa non va?>>

Il ragazzo pensò a come sua madre riuscisse sempre a intuire il suo stato d'animo.

<<Niente mamma, sono stressato, la scuola, la palestra, la corsa, la squadra; stiamo perdendo un sacco di partite, non riusciamo a vincere, il capitano si è fatto male e... letteralmente é una merda questa situazione, non riesco a concentrarmi su nulla, neache sulla mia relazione, sta andando tutto male>>

Disse il ragazzo, arrabbiato perché il suo fidanzato non si vedeva uscire dalla sua stanza,  presumeva si fosse riaddormentato, e perché sua madre gli parlava di questioni così pesanti a prima mattina.

<<Simone, il linguaggio, sai che non mi piacciono le->>

<<Si, si scusami>>
la interruppe Simone scocciato di sentire altro.

Floriana, preoccupata per lui, dato che non lo vedeva così da quando era fuggito da Roma per i problemi con quel ragazzo...
Improvvisamente le venne un idea.

<<Senti perché non torniamo a Roma per l'estate? Eh? che dici? Sta papà, la nonna...>>

Simone ci pensò un attimo, mancavano pochissimi giorni alla fine della scuola, perciò pensò che una pausa da tutto e tutti gli facesse bene, e poi si era quasi dimenticato Roma, gli mancava tanto come sua nonna e suo padre.

<<Va bene mà, andiamoci>>
Disse Simone felice e convinto dopo averci pensato.

Così la donna annuì e sorrise.

<<Dove?>>
la voce Vincent si fece spazio nella cucina e si mise anche lui al tavolo vincino al suo ragazzo.

Cazzo, Simone si era quasi dimenticato di lui

<<A Roma>>
rispose Floriana sorridente
<<Vuoi venire?>>
continuò la donna

<<Oh, no ho un sacco di impegni non sarebbe facile>>
ripose Vincent imbarazzato, sbadigliando subito dopo

<<Che peccato>>
disse Simone con un piccolo sorriso anomalo sul viso, infatti dopo tutti stettero in un silenzio tombale.

<< Comunque buongiorno>>
disse Vincent per distruggere quel silenzio che si era creato.

<<Come stai?>>
chiese Floriana, prendendo un' altra tazzina versando anche a lui un po' di caffè.

<<Grazie, bene, lei?>>
il ragazzo sorrise e prese il caffè.

<<Sto bene, sto bene>> rispose prima di lavarsi le mani e prendere la borsa.

<<Ragazzi io allora vado eh, Simo quando esci non dimenticarti di chiudere a chiave>> aggiunse avvicinandosi alla porta.

<<Si mamma tranquilla, a dopo>> Simone la salutò e la donna lasciò la casa.

Dopo un po'di silenzio

<<Perché quel sorriso quando ho detto che non potevo?>>
chiese Vincent, incuriosito da quella strana reazione

Simone, capiva bene di cosa stesse parlando, ma fece il finto tonto

<<Quale sorriso? Ti immagini altre cose adesso?>>
cercò di giustificarsi il riccio dato che il suo fidanzato era molto geloso e di solito si inventava cosa che non esistevano.

<<Simone, per favore>>
disse Vincent stanco di litigare ogni mattina.

<<Cosa?>>
<<Amore, non voglio litigare a prima mattina ok?>>

<<Ok ma non accusarmi di cosa che non ho fatto>>
Simone non volava perdersi le colpe di un piccolo sorriso innocente fatto involontariamente.

<<Come vuoi>>
parlò di nuovo Vincent oramai abituato.

Vincent, lasciando la sua tazzina sul tavolo si alzò anche lui, diede un bacio sulla guancia al suo ragazzo che stava pulendo anche la sua tazzina e quella di Floriana, già pronto uscì di casa senza dire nient'altro.

Simone non né badò, concluse di lavare le tazzine e dopo averle risistemate a loro posto, si fece una doccia fredda veloce per schiarirsi i pensieri, si vestì e uscì di casa per andare a correre, lasciando l'aria pensate che respirava dentro quella casa.

Spazio Autrici
Speriamo che il primo capitolo vi piaccia,
se si potete mettere una stellina e commentare grazie per noi sarebbe importante :D.
Se trovate errori colpa del correttore automatico.
Alla prossima.

(Scusate il capitolo un po'più corto)

La nostra prossima vita ~ SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora