Simone si svegliò strofinandosi un occhio per capire dove si trovasse, era sul divano e aveva un peso sulla gamba, alzò lo sguardo e notò la testa riccioluta di Manuel.<<Manu>>
disse il ragazzo sveglio con voce assonnata e bassa, il più grande non si mosse neanche per sbaglio, quindi Simone si alzò con la schiena<<Manuel>>
ridesse scocciato ma allo stesso tempo divertito da quella situazione.Manuel, si girò semplicemente su un lato continuando a dormire, così il più piccolo con la mano spostò gentile la testa del ragazzo addormentato muovendo contemporaneamente la gamba.
<<Ao ma che cazzo, a' delicatezza pe te non esiste>>
si svegliò improvvisamente Manuel grazie all'altro.Simone, che si era finalmente alzato da qual divano lo guardò e pensò che era stupendo a prima mattina, adorava che i suoi occhi assonnati lo osservassero.
<<Ho provato a essere delicato, per due volte consecutive Manuel e ti informo che hai fatto finita di niente >>
Sorrise Simone, e Manuel trovandosi qual volto sorridente a prima mattina, gli venne l'impulso di baciarlo ma con le poche forze che aveva, resistette, ma non poteva farlo per molto quindi pensò a un modo per farlo andare lontano da lui.
<<Vai a fare il caffè Simo'>>
<<Cosa? Il signorino Manuel Ferro si é per caso offeso?>>
<<Ao, Simo' non me offendo mai, adesso vai>>Simone era stranito da qual suo comportamento così si sedette di nuovo
<<Manu, va tutto bene?>>Manuel si mise nella stessa posizione dell'altro ragazzo. Al più grande gli spuntò un sorriso sul volto perché sapere che Simone era preoccupato per lui gli riscaldava il cuore.
<<Si, Simo', la mia risposta era un po' strana, ma niente di cui preoccuparse, adesso vado a fa io el caffè, che te sei troppo lento>>
Manuel si alzò, lasciando l'altro ancora stranito, ma subito dopo lo seguì, offeso.
Entrambi i ragazzi erano in cucina, Manuel aveva preso la moka mentre Simone aveva il caffè macinato.
<<A Simo' me lo voi da?>>
disse Manuel con un sorriso indicando con una mano il caffè.<<Lasciala>>
disse Simone, nessuno gli aveva detto che era lento nemmeno Manuel Ferro si sarebbe permesso di farlo.<<No>>
a Manuel piaceva quella situazione e l'avrebbe fatta continuare il più possibile.<<No? Manuel appena la lasci giuro che te la do in testa>>
disse il più piccolo sorridente<<N'altro motivo per non dartela>>
lo riprese Manuel scoppiando in una grossa risata e Simone lo seguì fino a non avere più fiato.Dopo si osservarono, Manuel pensò di nuovo di baciarlo, provare quelle labbra ancora e ancora.
Simone non era da meno, voleva rimanere con lui ancora, guardare nei suoi occhi e sognare.Il più grande fu il primo a staccare lo sguardo, pensando che non poteva correre con lui, si era appena lasciato, e Manuel si stava ancora scoprendo e se avesse sbagliato qualcosa? E se il rapporto amoroso tra due ragazzi fosse diverso? E se lui non fosse abbastanza per un ragazzo come Simone?
Scacciò via quei pensieri rubando il caffè a Simone ancora incantato
<<Fanculo, ero distratto>>
disse il più piccolo con un sorriso mentre l'altro aveva deciso di ignorarlo, non poteva permettersi di lasciarsi coinvolgere.
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La nostra prossima vita ~ Simuel
Fanfiction"Si presentò davanti ai suoi occhi un ragazzo: con i capelli ricci, il fisico allenato, con diversi tatuaggi sulle braccia. Non riusciva a credere fosse Simone." Dopo l'incidente Simone si trasferì dalla madre, a Glasgow, passando due anni lì. Fece...