Capitolo 5- ᴀ ᴘᴇᴢᴢɪ

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Un'altra volta indietro
e ritrovarmi nudo
E ritrovar la voglia di riempire
ogni vuoto
E fare tutto di nuovo,
fare tutto di nuovo
(Spostato di un secondo,Marco Masini)

Finita la cena Manuel e Simone dovevano rientrare a casa con la moto, ma il secondo era molto triste e nervoso, perciò il primo si fermò davanti a una cornetteria e disse a Simone di aspettarlo e infatti così fece.

Quando Manuel uscì, si presentò con un sacchettino bianco e una bottiglina d'acqua.

<<Questo è pe' domattina, nun te abituà, o faccio perché stai troppo moscio e me ricordavo che  te piaceva>>

Simone aprì il sacchetto e vide un cornetto al cioccolato, il suo preferito. Il cuore si sciolse al gesto dolce e gentile del più grande.

<< Non ricordo di averti parlato del mio gusto di cornetto preferito>> affermò Simone sorridente.

<<Ao ma te devi sembre trovà una risposta a tutto, dici sempre che tu padre è uno che c'ha a' risposta pronta anche te eh>> 
Manuel rise e poi rimise il casco.

Dopo vari minuti di strada.

<<Grazie>>
sussurrò Simone mentre stringeva con una mano il giubbino di Manuel e con l'altro il sacchettino.

Non sentiva più tanto il bisogno di attaccarsi per tenersi, si fidava di lui, era al sicuro con Manuel.

<<De che?>>
chiese quest'ultimo con i capelli che uscivano dal casco e gli coprivano il viso.

<<Per il cornetto>>
Simone non ringraziava Manuel solo per quello, ma per tutto quello che ha fatto dal primo momento con lui, il vomito, il caffè, gli sguardi, i sorrisi, le battutine, i capelli, la schiuma sul naso, il modo delicato con cui l'ha aiutato a mettersi il casco, la prudenza come cui va sulla moto...

Manuel sorrise e rimase concentrato sulla strada.

Il più grande non era un tipo da parole dolci, però con Simone era il minimo che potesse fare dopo aver rischiato di perderlo, il coma di Simone durò due mesi e anche se ormai erano passati due anni da quel brutto momento, Manuel non riusciva a dimenticare il rumore di quei "Bip,bip,bip..." collegati a uno schermo.

Rimaneva in ospedale tutto il giorno, anche di notte dormiva lì.

Perciò cercava di dimostrare a Simone che eri lì per lui, a modo suo.

Arrivarono a casa e trovarono già tutti nelle proprie stanze.

<<Buonanotte>> disse Simone poggiando il cornetto sul microonde.

<<Notte Simò>> sorrise Manuel e salì in camera sua.

Simone sapeva bene che in camera sua ci fosse Vincent, perciò si tolse le scarpe e si buttò sul divano sfinito.

Ore 02:30

Simone si girava e si rigirava sul divano, con la tv accesa e una tisana sul tavolino, non riusciva a prendere sonno per tutti i dubbi che gli aveva fatto venire in mente il suo ragazzo.

"Anche Manuel ci ha provato con te possibile che non lo capisci"

Quelle parole continuavano a tornargli in mente, non riusciva a capire se fosse veramente così, che Manuel ci provasse con lui o è sempre Vincent ad esagerare.

Proprio mentre pensava a Manuel sentì dei passi dalle scale.

Il più grande, stava scendendo in cucina, convinto di esser solo, a petto nudo col pantaloncino del pigiama.

La nostra prossima vita ~ SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora