Buonasera Professore

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Leggere sulla riva del Lago Nero, sdraiata su un telo sotto all'ombra di uno dei grandi alberi, era sempre stata un'attività rilassante per Hermione. Solitamente restava immersa nella lettura per ore, deliziata dal lieve scroscio che provocavano le piccole increspature del lago, e in questo modo riusciva a staccare la mente da tutti i pensieri.
Quel pomeriggio era tornata a stendersi nel suo solito posto dopo settimane in cui rimandava la lettura del nuovo libro scritto da una delle sue zie. Non amava particolarmente il genere horror, aveva vissuto fin troppo terrore per doverlo anche leggere, ma in fondo era pur sempre una sua cara zia e ora, dopo l'incontro con il professore, avrebbe potuto leggerlo quasi a cuor leggero.

Fino ad un'ora prima era stata insieme a lui e ancora non riusciva a crederci. Ovviamente era dovuta sgattaiolare via in fretta perché un idiota del primo anno Serpeverde aveva bussato alla porta. Avevano avuto giusto il tempo di ricomporsi ma non avevano potuto scambiare neanche una parola.
Non sapeva se lui avesse voluto vederla di nuovo, non sapeva cosa ne pensasse di quella situazione, non sapeva nemmeno come lui si sentisse.
Zero.
Lei stava indubbiamente meglio, il peso che portava nel petto da tre settimane era ormai svanito, ma non si sentiva ancora completamente appagata. Al solo pensiero di poter avere quelle mani sul suo corpo si ritrovò umida...

"Hermione!"

"Ehi... ciao Draco" pronunciò imbarazzata e un poco arrossata dal principio di fantasia che le si era insinuata nella mente.

"Finalmente ti rivedo qui" disse sedendosi accanto a lei "sembri più serena rispetto al solito"

"In effetti lo sono, un pensiero mi ha tenuta in tensione per un po' di giorni, ma ora mi sento meglio"

"È tutto risolto quindi?"

"Non esattamente, non del tutto, però spero che lo sia tra poco"

"E ancora non mi vuoi dire cosa ti tormenta piccola Granger?" disse il ragazzo spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, carezzandole nel contempo anche la guancia.

"Tutti abbiamo dei segreti" e gli spostò la mano, prendendola con delicatezza e tenendola nella sua "e questo è il mio, non posso condividerlo con te"

"Non pensavo avessimo ancora dei segreti io e te" disse un po' amareggiato "eravamo molto vicini fino a qualche mese fa, cos'è cambiato?"

"Draco..."

"Non sto cercando di riprendere quel tipo di rapporto Herm, voglio solo starti vicino più che posso, ma ultimamente non me lo hai più permesso. Ho fatto per caso qualcosa che ti ha allontanata?" chiese il ragazzo con una punta di dispiacere nel tono della voce.

"Merlino, assolutamente no... il problema non sei tu Draco, tutt'altro, averti come amico mi rincuora. Avevo solo bisogno di stare sola per un po'"

"Scusami, sono solo preoccupato per te. Ad essere sincero mi manca vedere il tuo sorriso e vorrei davvero poterti aiutare"

"Ti ringrazio, ma ho solo bisogno di riflettere da sola su ciò che mi sta succedendo"

Hermione gli rispose voltando il viso e puntando lo sguardo nel lago. Il ragazzo la scrutò attentamente, imprimendo nella sua memoria, per l'ennesima volta, i lineamenti della ragazza che ancora gli faceva battere il cuore. Odiava vederla così e non poter fare nulla per alleviare le sue preoccupazioni, avrebbe solo voluto stringerla fra le braccia per tranquillizzarla, ma sapeva che non sarebbe stato d'aiuto.

Lontano da loro, Ginny li osservava con sospetto. Era l'unica al corrente della loro relazione passata, confessata dall'amica in un momento di confidenze reciproche ed ora, vedendola sul lago con Draco, temeva che il piano per farla avvicinare al professore non fosse andato a buon fine.
D'altro canto, i due erano rimasti molto amici, perciò potevano essersi visti solo per passare del tempo insieme.
Il dubbio però rimase, perché essendo a conoscenza del "piccolo" problema di Hermione, si insinuò in lei il sospetto che avesse potuto usare Draco per scaricare la sua tensione sessuale.
Povero ragazzo.
Si voltò e tornò verso la sala comune a passo spedito, con l'intenzione di chiedere al più presto spiegazioni.

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