L'inizio

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Esattamente come aveva immaginato, il giorno dopo Ginny confermò la misteriosa identità dell'uomo che infestava i sogni di Hermione. A lezione di Pozioni aveva notato le occhiate non troppo furtive del professor Piton verso l'amica, le cui guance si coloravano di una tonalità via via più scura ogni volta che sentiva su di sè un paio d'occhi ossidiana. Non riusciva a capacitarsi di come non si fosse accorta tempo prima della nuova dinamica fra i due, forse si era concentrata troppo su Hermione e troppo poco su ciò che le circondava. Il professore nascondeva molto meglio il suo stato d'animo, ma era indubbiamente turbato, ora Ginny lo aveva percepito: il suo umore nero come la pece era diventato alquanto instabile, testimoni soprattutto le grandi perdite di punti da parte di tutte le case, compresa la sua amata Serpeverde. Ora che ci pensava, la settimana prima aveva persino rimproverato Draco per aver suggerito ad un compagno.
Tutto questo era troppo strano anche per Piton, perciò doveva essere necessariamente lui l'uomo di cui parlava e sognava Hermione.
Mentre uno alternava momenti di completa alienazione dalla realtà e scatti d'ira, esplodendo contro gli altri, l'altra sfogava con lievi tremori esterni, ma riversava tutto dentro se stessa, annullandosi lentamente.
Era decisamente una situazione insostenibile, e se l'orgoglio di entrambi avesse impedito loro di agire, ci avrebbe certamente pensato Ginny.

Dovette pensare ad una soluzione in breve tempo, e l'unico espediente che le venne in mente per farli restare da soli fu di farla mettere in punizione. Da quasi due ore la classe era impegnata a preparare una pozione, aveva ancora pochi minuti per elaborare un piano, perciò fece la cosa più semplice: lanciò nel calderone di Hermione un ingrediente sbagliato; non ci sarebbero state pericolose esplosioni, ma inserendo la coda di salamandra nel composto a quel punto della preparazione sicuramente ci sarebbe stata un'ebollizione sospetta che avrebbe fatto adirare Piton. Lei ed Hermione erano vicine di banco, come sempre, perciò fu piuttosto semplice incastrarla in uno dei momenti di distrazione, che in quel periodo erano ormai troppi.

Il professore, intento a correggere i saggi consegnati dai ragazzi del secondo anno, alzò di scatto il capo appena sentì uno strano gorgoglio provenire da uno dei calderoni dei primi banchi. Contemporaneamente, anche la proprietaria del calderone si ridestò dal suo momento di trance e fissò con timore le strane bolle che si stavano formando in quella poltiglia grigia.

"Ma che..."

"Granger!" tuonò Piton, alzatosi dalla sedia diretto verso il banco della ragazza "oltre a commettere errori da principianti pensi anche di poterti permettere di imprecare nella mia aula?"

"Non ho detto nulla!" ribattè nervosa.

"Come osi ragazzina, mi credi così ingenuo da non aver capito quale parola stavi per pronunciare? Punizione Granger, la tua insolenza è insopportabile" pronunciò con un tono pericolosamente basso, sbattendo le braccia sul banco della ragazza "la lezione è finita, andate fuori. Tu no Granger, stai ferma dove sei"

Mentre la classe radunò velocemente le sue cose per fuggire dall'aula, Ginny sperò con tutte le sue forze che il piano potesse andare a buon fine.
Quando l'ultimo studente fu uscito, Piton sbattè violentemente la porta per poi chiuderla a chiave con un incantesimo non verbale.
Hermione, ancora seduta al suo banco, teneva la testa china. Sentiva gli occhi cominciare ad inumidirsi, lo stress che aveva accumulato nelle ultime settimane stava cominciando a farla cedere completamente. Appena alzò gli occhi vide Piton ancora di fronte a lei, a braccia conserte, erto in tutta la sua fierezza che gli dava il suo status di superiore.

"Professore..." disse Hermione alzandosi, nel lieve ed infruttuoso tentativo di mettersi alla sua altezza. Era molto più bassa di lui, almeno di una trentina di centimetri, perciò anche stando in piedi dovette guardarlo dal basso verso l'alto.
Vedeva il petto dell'uomo alzarsi e abbassarsi con troppa enfasi, non era l'unica a sentire dentro quella pulsione.

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