- 11 -

120 7 4
                                    

Pov Marinette:

[ Qualche giorno dopo ]

Finalmente ho dato uno degli esami che mi portavo dietro da un po' di tempo! Che sollievo quando dopo tutti gli sforzi riesci nei tuoi obiettivi superando anche le tue aspettative.

Scesi dall'autobus e sospirando camminai verso da casa.
Questa giornata sta andando davvero bene, non sono arrivata in ritardo, non ho dimenticato il pranzo e non c'è nulla di cui preoccuparsi—

??- *era davanti alla porta di casa di Marinette* —
Marinette- ma che—... *si avvicina con timore* —

Come sempre parlo sempre troppo presto.
Strizzai gli occhi sperando di essermi sbagliata mentre lentamente e con incertezza mi avvicino all'entrata di casa mia.
Ma purtroppo non mi sono sbagliata.

Marinette- ..papà...? —
Albert- oh.. sei qui, ciao tesoro... come sei cresciuta..—
Marinette- che-che ci fai qui? *stringe le spalle irrigidendosi* —
Albert- Ecco, io.. sono qui per parlarti.. —
Marinette- Tu... dopo sette anni di puro dolore... ti ripresenti a casa mia con "voglio parlarti"?! *si morde la guancia guardandolo impassibile* Faresti prima ad andartene di nuovo prima che torni Christian o peggio mia madre...—
Albert- Ti prego tesoro, so di aver sbagliato e voglio rimediare... —
Marinette- Questa frase già l'ho sentita da te e non mi fiderò di nuovo... Sono grande ormai e non mi lascerò più prendere in giro da uomini come te.. *si avvicina cercando di tenere ferma la voce* —
Albert- *sospira* Lo capisco che sei arrabbiata, ma se potessi ecco parlare con tua madre e tuo fratello magari potremmo sistemare le cose.. —
Marinette- No papà! Avresti potuto pensarci prima di ferire la mamma, che dopo vent'anni di matrimonio l'hai tradita senza pensarci due volte! *lo guarda deglutendo* Ci hai fatto troppo male, ci hai lasciati da soli, hai una minima idea di quello che abbiamo passato?
E dal nulla vieni qui strisciando proprio quando le cose stanno tornando a stabilizzarsi! Ma non ti vergogni! *con evidente frustrazione nel tono* —
Albert- Marinette, ti prego ho sbagliato lo so ma- —
Marinette- Ma niente! Sono stanca di vivere così! Vattene adesso... ti prego! *mentre una lacrima riga il suo viso* —
Albert- *sospirando guarda la figlia e poi il balcone dell'appartamento assorto prima di andarsene* —

Questa giornata da soleggiata com'era si è trasformata in una vera e propria tempesta.
Non posso crederci, come gli é venuto in mente...

Marinette- *piangendo silenziosamente entra in casa chiudendosi la porta alle spalle* non è giusto... —

Dissi ormai consumata dai leggeri singhiozzi mentre scivolai a terra contro la porta.
Quell'uomo non fa altro che ricordarmi del passato, il viso di mia madre quando scopri la verità, mio fratello che pianse dalla rabbia mentre quel viscido non fece altro che guardarci senza dire nulla. Accettando così la situazione, se ne andò lasciandoci da soli.
Ha distrutto una famiglia e non glielo perdonerò mai.
È per questo che non mi fido di nessuno, perché il giorno prima dicono di amarti e dal momento all'altro non conti più nulla ed è davvero una realtà orribile.

[ Qualche giorno dopo ]

È passata quasi una settimana da quello sgradevole incontro e ancora non ne ho parlato con Christian, ma se glielo dicessi andrebbe su tutte le furie perché so come è fatto. Soprattutto quando si parla di mio padre che non è la prima volta che prova a ricontattarci.
Forse dovrei dirglielo, ma non credo di farcela è meglio tenerlo nascosto non voglio che si esponga di nuovo a lui.

Christian- Buongiorno puffa! *sorride* Sei già sveglia? Incredibile! *ride* —
Marinette- *sorride leggermente guardando il caffè nella tazza* già, strano vero? —
Christian- Tutto bene? Come procedono le cose? *la guarda prendendo a farle una treccia con i capelli* —
Marinette- Normale, insomma tutto bene.. *senza guardarlo* —
Christian- Sicura? Lo sai che mi puoi dire tutto vero? *sussurra* —

Si, ma non questo. Spero che capirà...

Marinette- Si lo so e te lo ricordi anche tu? *lo guarda sorridendo* —
Christian- Certo, regola primaria dei fratelli... *ridacchia* oggi lavori? —
Marinette- Già anche se non ne ho proprio voglia... —
Christian- Ah chi lo dici... *sospira accarezzandola* sai che sono molto fiero di te? —
Marinette- Huh? Perché? *sbuffa una risatina guardandolo* —
Christian- Perché sei davvero forte nonostante tutto, riesci ancora a sorridere e tutti gli sforzi che stai facendo... *sorride dolcemente* sei diventata grande... —

Lo guardai e mi alzai per stringerlo forte. Meritiamo entrambi tanto e lui si fa il mazzo per me e la mamma...
Avvolte mi chiedo se pensa anche a se stesso.

Marinette- ti voglio bene fungo... *sussurra stretta a lui* —
Christian- anch'io puffetta... *sussurra accarezzandola e le da un bacio sulla fronte* —
Marinette- Che cosa vuoi per regalo? *sorride* —
Christian- Che? Cosa? No, non farmi niente! *ride* —
Marinette- Ma come, si sta avvicinando Natale fatti venire in mente qualcosa! Meriti anche tu qualcosa di speciale! *lo guarda serio* —
Christian- Mari, no a me basta che tu e la mamma stiate bene... davvero —
Marinette- Okay, carta bianca! *sorride alzando il mento* —
Christian- Marinette mi arrabbio! —
Marinette- Uh ciao devo andare! Sono in ritardo! *ridendo sfugge dalle braccia e se ne va* —

[ Più tardi a lavoro ]

Simòn- Mari, tavolo 8! —
Marinette- Vado! —

Il pensiero di mio padre continuava a rimbombare nella mia testa e questo non va bene.

Marinette- Ecco a voi signori... *poggia il vassoio* —
??- Uh, mi scusi signorina... credo ci sia un errore.. —
Marinette- Huh? *li guarda confusi* —
Simòn- Mari è il tavolo sbagliato quello! *ridacchia* —
Marinette- Oh! *ride nervosa* perdonatemi! —
??- Nessun problema signorina.. —

Ugh ma che mi sta succedendo? È stato davvero imbarazzante.
Dopo aver consegnato l'ordine al tavolo giusto andai sul retro, ho bisogno di una pausa.

Marinette- *sospira mettendo le spalle al muro* riprenditi Marinette... —
Simòn- Ehi? Tutto okay? *sussurra* —
Marinette- Ti mentirei se ti dicessi di sì... *sbuffa* sono proprio fuori di me ultimamente.. —
Simòn- *si avvicina* vuoi parlarne? Lo sai che ci sono per te no? —
Marinette- È complicato e non me la sento di parlarne.. scusami.. *sussurra* —
Simòn- *le prende la mano* d'accordo non ti obbligo, ma sta tranquilla. Qualsiasi cosa sia successa sono sicura che riuscirai a superarla...—

Alzai lo sguardo su di lui e sospirai. Apprezzo Simòn per il suo essere delicato, rispetta gli spazi degli altri nonostante ci tenga a starti vicino.

Marinette- Grazie Simòn, ti voglio bene.. *sorride abbracciandolo* —
Simòn- *sospira stringendola* —
Marinette- tutto okay? *sussurra* —
Simòn- Huh? Si, tutto okay... *sussurra* ora è meglio che torno a lavorare.. *la guarda* —
Marinette- d'accordo... *lo guarda circospetta* —

Simòn non me la conta giusta, io sono difficile ma ultimamente anche lui non scherza chissà che pensa.

|| TU ED IO ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora